Tesi etd-05102015-144051 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BINI, BELINDA
URN
etd-05102015-144051
Titolo
Le protesi impiantabili di orecchio medio. Esperienza clinica con protesi Carina.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
OTORINOLARINGOIATRIA
Relatori
relatore Prof. Bruschini, Luca
relatore Prof. Berrettini, Stefano
relatore Prof. Berrettini, Stefano
Parole chiave
- orecchio medio
- protesizzazione
- sordità
Data inizio appello
03/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il numero di persone affette da deficit uditivo sia in costante aumento, determinando una notevole riduzione della qualità di vita.
Una piccola percentuale di ipoacusie possono essere trattate e risolte chirurgicamente, mentre la gran parte trae beneficio dalle protesi acustiche. Queste sono dei dispositivi esterni la cui funzione è amplificare e/o modificare il suono ai fini della correzione qualitativa e quantitativa del deficit uditivo. L’apparecchio acustico è costituito da un microfono, che capta l’onda sonora e la trasforma in segnale elettrico, una batteria, un amplificatore che elabora il segnale e un altoparlante che trasforma il segnale elettrico in un’onda pressoria tale da sollecitare la membrana timpanica.
Le protesi impiantabili ad oggi in commercio sono molteplici, grazie allo sviluppo tecnologico.
La protesizzazione acustica, sia essa con protesi tradizionali o con protesi impiantabili, deve essere preceduta da un’accurata valutazione audiologica al fine di selezionare per ogni paziente la migliore protesi utilizzabile.
Obiettivo di questa tesi è fornire una descrizione analitica e uno “stato dell’arte” di tali impianti, illustrando in particolare i risultati dell’esperienza clinica e chirurgica di una casistica di pazienti con impianto Carina operati presso l’Unità Operativa ORL Audiologia e Foniatria Universitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e presso la UO Otorinolaringoiatria dell’Ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza.
Una piccola percentuale di ipoacusie possono essere trattate e risolte chirurgicamente, mentre la gran parte trae beneficio dalle protesi acustiche. Queste sono dei dispositivi esterni la cui funzione è amplificare e/o modificare il suono ai fini della correzione qualitativa e quantitativa del deficit uditivo. L’apparecchio acustico è costituito da un microfono, che capta l’onda sonora e la trasforma in segnale elettrico, una batteria, un amplificatore che elabora il segnale e un altoparlante che trasforma il segnale elettrico in un’onda pressoria tale da sollecitare la membrana timpanica.
Le protesi impiantabili ad oggi in commercio sono molteplici, grazie allo sviluppo tecnologico.
La protesizzazione acustica, sia essa con protesi tradizionali o con protesi impiantabili, deve essere preceduta da un’accurata valutazione audiologica al fine di selezionare per ogni paziente la migliore protesi utilizzabile.
Obiettivo di questa tesi è fornire una descrizione analitica e uno “stato dell’arte” di tali impianti, illustrando in particolare i risultati dell’esperienza clinica e chirurgica di una casistica di pazienti con impianto Carina operati presso l’Unità Operativa ORL Audiologia e Foniatria Universitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e presso la UO Otorinolaringoiatria dell’Ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza.
File
Nome file | Dimensione |
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19_5_tesi.doc_3.pdf | 2.41 Mb |
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