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Thesis etd-05092023-232107


Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
FERRARI, ELISA
URN
etd-05092023-232107
Thesis title
Valutazione e capacità predittiva del rischio di morte nelle fratture peri-protesiche di anca: proposta di un nuovo score e confronto con la letteratura
Department
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Supervisors
relatore Prof. Parchi, Paolo Domenico
Keywords
  • anca
  • fratture peri-protesiche
  • hip
  • mortalità
  • mortality risk
  • score (periprosthetic fracture
  • score)
Graduation session start date
31/05/2023
Availability
Withheld
Release date
31/05/2093
Summary
Attualmente si stima che in Italia, secondo i dati della S.i.o.t, vengono impiantate ogni anno oltre 200.000 protesi, di cui circa 100.000 sono d'anca. Questo dato, sommato all’aumento dell’aspettativa di vita, alle patologie croniche e all’osteoporosi, ha fatto che si nell’ultimo decennio abbiamo registrato anche un aumento delle fratture periprotesiche. In particolare, le fratture periprotesiche su protesi d’anca sono la maggior parte dei casi, arrivando a interessare fino ad arrivare a l’1% dei casi nei primi impianti e circa al 6% dei casi nella chirurgia di revisione. I trattamenti chirurgici di riduzione e sintesi di tali fratture sono spesso complessi, con tempi di sala operatoria lunghi e aumentato rischio di perdite ematiche. Associando la complessità e le complicanze degli interventi necessari al fatto che i pazienti sottoposti a questi interventi sono nella maggior parte dei casi pazienti anziani e che presentano numerose comorbidità, è facile comprendere che nelle stime di sopravvivenza le fratture periprotesiche dell’anca hanno tassi di mortalità a un anno che vanno dall’11 al 24%. Negli anni sono stati sviluppati diversi tipi di score per la stratificazione del rischio di morte nelle fratture periprotesiche: il Charlson Comorbidity Index e il Nottingham Hip Fracture Score sono due tra gli score più utilizzati nella letteratura scientifica. Il principale obiettivo di questa tesi è proporre un nuovo score chiamato ASAgeCoGeCC per calcolare il rischio di morte post-operatorio nelle fratture peri-protesiche e valutarne la sua funzionalità rispetto ai due sistemi utilizzati attualmente nella letteratura scientifica.

(Currently it is estimated that in Italy, according to data from the S.i.o.t, over 200,000 prostheses are implanted every year, of which about 100,000 are hip replacements. This data, added to the increase in life expectancy, chronic pathologies and osteoporosis, means that in the last decade we have also recorded an increase in periprosthetic fractures.
In particular, periprosthetic fractures on hip prostheses are the majority of cases, reaching up to 1% of cases in first implants and about 6% of cases in revision surgery. Surgical treatments for the reduction and synthesis of these fractures are often complex, with long operating room times and an increased risk of blood loss. By associating the complexity and complications of the necessary interventions with the fact that the patients undergoing these interventions are in most cases elderly patients with numerous comorbidities, it is easy to understand that in survival estimates periprosthetic hip fractures have mortality rates at one year ranging from 11 to 24%.
Over the years, different types of scores have been developed for risk stratification of death in periprosthetic fractures: the Charlson Comorbidity Index and the Nottingham Hip Fracture Score are two of the most used scores in the scientific literature. The main objective of this thesis is to propose a new score called ASAgeCoGeCC to calculate the risk of post-operative death in periprosthetic fractures and evaluate its functionality compared to the two systems currently used in the scientific literature).
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