Tesi etd-05092021-211255 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CONTI, GIADA
URN
etd-05092021-211255
Titolo
Il supporto nutrizione per il paziente con carcinoma mammario
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Ferrari, Silvia Martina
Parole chiave
- breast cancer
- carcinoma mammario
- nutrition
- nutrizione
- prevention
- prevenzione
Data inizio appello
26/05/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/05/2061
Riassunto
Il carcinoma mammario è il tumore con maggiore incidenza nelle donne ed è la causa più comune di mortalità cancro-correlata nel sesso femminile, soprattutto nelle donne in post-menopausa di età superiore ai 50 anni.
La frequente presenza di malnutrizione e disturbi metabolici nei pazienti oncologici potrebbero ostacolare o precludere i trattamenti per il cancro. Si stima che circa il 10-20 % dei decessi nei pazienti oncologici possa essere attribuito alla malnutrizione piuttosto che alla malattia. Nonostante ciò, solo il 30-60 % dei pazienti oncologici a rischio malnutrizione riceve il supporto nutrizionale adeguato.
È fondamentale intervenire sui fattori di prevenzione primaria modificabili, quali astensione da alcol e fumo, una dieta sana ed equilibrata e un moderato esercizio fisico. Inoltre, hanno molta importanza gli esami di screening per una diagnosi precoce, la quale è un indice prognostico favorevole sul decorso della malattia.
Dato che una sana alimentazione è un fattore di prevenzione primaria, si può capire l’importanza della figura del nutrizionista. Inoltre, questo professionista è in grado di aiutare il malato, una volta ricevuta la diagnosi, svolgendo uno screening nutrizionale per verificare se è presente uno stato di malnutrizione e di quale entità esso sia.
Un appropriato intervento nutrizionale in campo oncologico, quindi, permette al paziente di mantenersi in uno stato di salute idoneo a sostenere le cure di cui ha bisogno e allo stesso tempo di ridurre gli effetti collaterali dovuti a radioterapia e chemioterapia.
La frequente presenza di malnutrizione e disturbi metabolici nei pazienti oncologici potrebbero ostacolare o precludere i trattamenti per il cancro. Si stima che circa il 10-20 % dei decessi nei pazienti oncologici possa essere attribuito alla malnutrizione piuttosto che alla malattia. Nonostante ciò, solo il 30-60 % dei pazienti oncologici a rischio malnutrizione riceve il supporto nutrizionale adeguato.
È fondamentale intervenire sui fattori di prevenzione primaria modificabili, quali astensione da alcol e fumo, una dieta sana ed equilibrata e un moderato esercizio fisico. Inoltre, hanno molta importanza gli esami di screening per una diagnosi precoce, la quale è un indice prognostico favorevole sul decorso della malattia.
Dato che una sana alimentazione è un fattore di prevenzione primaria, si può capire l’importanza della figura del nutrizionista. Inoltre, questo professionista è in grado di aiutare il malato, una volta ricevuta la diagnosi, svolgendo uno screening nutrizionale per verificare se è presente uno stato di malnutrizione e di quale entità esso sia.
Un appropriato intervento nutrizionale in campo oncologico, quindi, permette al paziente di mantenersi in uno stato di salute idoneo a sostenere le cure di cui ha bisogno e allo stesso tempo di ridurre gli effetti collaterali dovuti a radioterapia e chemioterapia.
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