Tesi etd-05092021-194528 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI GIACOMO, NOEMI
URN
etd-05092021-194528
Titolo
Gestione dello stato nutrizionale del paziente con diabete di tipo 2
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Piano, Ilaria
correlatore Gargini, Maria Claudia
correlatore Gargini, Maria Claudia
Parole chiave
- alcol
- chirurgia bariatrica
- classificazione del diabete
- complicanze
- criteri diagnostici
- diabete di tipo 2
- dieta
- dimagrimento
- epidemiologia
- farmaci
- fumo
- obesità
- prediabete
- prevenzione
- sedentarietà
- sovrappeso
- terapia medica nutrizionale
Data inizio appello
26/05/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/05/2027
Riassunto
Il diabete una patologia caratterizzata da iperglicemia cronica è una delle emergenze sanitarie in più rapida crescita del XXI° secolo tanto da definirne una natura epidemica pur non essendo secondaria ad agenti infettivi. Le due forme più comuni dia diabete sono il diabete di tipo 1, la cui causa si identifica in una distruzione delle cellule beta pancreatiche e il diabete di tipo 2 derivante da una combinazione di insulino resistenza e alterata secrezione insulinica. In particolare in quest’ultima forma di diabete diversi fattori comportamentali strettamente legati allo stile di vita contribuiscono all’insorgenza della malattia.
Dalla forte associazione tra obesità e diabete è stato introdotto il termine diabesità in cui si riconoscono meccanismi fisiopatologici comuni. Il sovrappeso e l’obesità rappresentano, insieme alla sedentarietà i principali fattori di rischio del diabete di tipo 2 aumentando notevolmente la probabilità di incidenza. La sedentarietà è divenuta ormai parte integrante della quotidianità di una società sempre più urbanizzata. In particolare è stato dimostrato come un maggior tempo trascorso a guardare la TV si associ positivamente con il diabete.
Tra gli altri fattori di rischio emergono anche il fumo attivo di sigaretta, contribuendo potenzialmente in modo dose-dipendente alla patogenesi del diabete di tipo 2 e l'assunzione di soft drink e bevande alcoliche. L’elevato apporto di zuccheri derivante dalle bevande zuccherate si traduce in un incremento ponderale che si ripercuote negativamente nella progressione verso la malattia mentre il consumo di alcol a basso rischio sembrerebbe avere un effetto protettivo sul diabete. Beneficio non confermato dalla modalità di consumo definita binge drinking originario dei paesi del nord Europa.
È stato dimostrato che modificando il proprio stile di vita, attraverso una dieta equilibrata e un incremento dell’attività fisica la prevenzione primaria del diabete di tipo 2 è ampiamente possibile.
Particolare attenzione è stata posta al trattamento del paziente con diabete di tipo 2 attraverso la terapia nutrizionale medica eseguita da un nutrizionista e/o dietista enfatizzando il ruolo del dimagrimento, raggiungibile mediante l’aderenza ad una dieta personalizzata, alla farmacoterapia, alla chirurgia bariatrica o da una combinazione di questi 3 fattori, nella remissione del diabete.
Si è cercato di evidenziare l’inesistenza di una dieta universale per tutti i pazienti diabetici e la fattibilità invece di una dieta a base vegetale, parzialmente o completamente priva di alimenti di origine animale, nel migliorare il profilo cardiometabolico del paziento affetto dal diabete di tipo 2.
Dalla forte associazione tra obesità e diabete è stato introdotto il termine diabesità in cui si riconoscono meccanismi fisiopatologici comuni. Il sovrappeso e l’obesità rappresentano, insieme alla sedentarietà i principali fattori di rischio del diabete di tipo 2 aumentando notevolmente la probabilità di incidenza. La sedentarietà è divenuta ormai parte integrante della quotidianità di una società sempre più urbanizzata. In particolare è stato dimostrato come un maggior tempo trascorso a guardare la TV si associ positivamente con il diabete.
Tra gli altri fattori di rischio emergono anche il fumo attivo di sigaretta, contribuendo potenzialmente in modo dose-dipendente alla patogenesi del diabete di tipo 2 e l'assunzione di soft drink e bevande alcoliche. L’elevato apporto di zuccheri derivante dalle bevande zuccherate si traduce in un incremento ponderale che si ripercuote negativamente nella progressione verso la malattia mentre il consumo di alcol a basso rischio sembrerebbe avere un effetto protettivo sul diabete. Beneficio non confermato dalla modalità di consumo definita binge drinking originario dei paesi del nord Europa.
È stato dimostrato che modificando il proprio stile di vita, attraverso una dieta equilibrata e un incremento dell’attività fisica la prevenzione primaria del diabete di tipo 2 è ampiamente possibile.
Particolare attenzione è stata posta al trattamento del paziente con diabete di tipo 2 attraverso la terapia nutrizionale medica eseguita da un nutrizionista e/o dietista enfatizzando il ruolo del dimagrimento, raggiungibile mediante l’aderenza ad una dieta personalizzata, alla farmacoterapia, alla chirurgia bariatrica o da una combinazione di questi 3 fattori, nella remissione del diabete.
Si è cercato di evidenziare l’inesistenza di una dieta universale per tutti i pazienti diabetici e la fattibilità invece di una dieta a base vegetale, parzialmente o completamente priva di alimenti di origine animale, nel migliorare il profilo cardiometabolico del paziento affetto dal diabete di tipo 2.
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