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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05092021-175411


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VIVALDI, CLAUDIA
URN
etd-05092021-175411
Titolo
Conformità delle attività di manutenzione preventiva degli asset ai requisiti di legge presso gli stabilimenti Nuovo Pignone di Firenze e Massa: analisi in ambito HSE e provvedimenti adottati.
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA MECCANICA
Relatori
relatore Prof. Lanzetta, Michele
relatore Ing. Beggi, Luca
Parole chiave
  • FMEA
  • HSE mandatory maintenance
  • manutenzione preventiva
  • testo unico 81/2008
Data inizio appello
09/06/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/06/2091
Riassunto
La vitale importanza della funzione manutentiva in relazione alle performance di sicurezza all’interno degli impianti di produzione è stata oggetto di molteplici studi dagli anni 2000 fino ad oggi, tanto che la nuova frontiera della teoria della manutenzione si prospetta ad oggi come gestione integrata di HSE e CBM.
Il presente elaborato è stato sviluppato durante un periodo di tirocinio presso lo stabilimento Baker Hughes di Firenze nell’ambito di un progetto che si è posto come obiettivo la verifica della completa conformità dei piani di manutenzione dei componenti di sicurezza degli asset ai requisiti normativi vigenti.
I primi due capitoli forniscono una breve panoramica del percorso normativo italiano ed europeo in materia di salute e sicurezza sul lavoro ed un richiamo dei concetti basilari in ambito manutentivo.
I capitoli successivi descrivono invece nel dettaglio le varie fasi del progetto, qui riportate in sintesi.
L’analisi della documentazione delle macchine, confrontata con estrazioni dei piani di lavoro di manutenzione preventiva dal software gestionale d’azienda ha permesso l’identificazione di alcuni disallineamenti inerenti gli intervalli tra le ispezioni, che sono stati trattati con approcci differenti a seconda della tipologia di ispezione, di impianto e di costruttore.
Del parco macchine preso in considerazione fanno parte gli impianti di Firenze e quelli dello stabilimento Baker Hughes di Massa; a novembre 2020 circa la metà di questi impianti risultava aderente alle prescrizioni del costruttore in termini contenutistici ma non perfettamente allineata per quanto riguarda le tempistiche.
Nei casi per i quali ciò non costituiva perdite ecessive in termini di budget e soprattutto di fermo macchina la completa conformità è stata raggiunta tramite l’implementazione di nuovi cicli di manutenzione preventiva settimanale, mensile, annuale, e pluriannuale. I nuovi piani di lavoro presenti in tali cicli sono stati inseriti nel sistema gestionale e per lo svolgimento delle verifiche sono state compilate procedure operative per manutentori specializzati.
Per quanto riguarda gli asset per i quali l’applicazione delle ispezioni come da manuale non era immediatamente applicabile in quanto non chiara, eccessivamente limitante la produzione, o anche in taluni casi ritenuta tecnicamente inopportuna, l’approccio seguito è stato quello di organizzare delle sedute di confronto tecnico con il fabbricante in merito alle specifiche ispezioni di sicurezza. Questa attività ha permesso in primo luogo di definire un modus operandi collaborativo in merito alla revisione e all’aggiornamento dei manuali di uso e manutenzione, in taluni casi eccessivamente datati, e in secondo luogo di definire una ottimizzazione degli intervalli manutentivi efficace sia dal punto di vista della garanzia di sicurezza sia da quello dell’applicabilità negli specifici stabilimenti Nuovo Pignone.
In questa fase l’integrazione della conoscenza approfondita della progettazione della macchina da parte del costruttore e di quella altrettanto valida del personale di manutenzione in merito alle condizioni di utilizzo specifiche e alle particolari problematiche riscontrate negli anni è stata sicuramente un grande apporto di valore aggiunto al progetto.
Una quota parte significativa del disallineamento con le prescrizioni era dovuta poi alla mancata formalizzazione in stabilimento dei controlli pre utilizzo delle macchine, ossia quelle semplici e frequenti ispezioni visive e check dei componenti principali di sicurezza che sono indicate nelle prescrizioni come attività da svolgere quotidianamente, settimanalmente o mensilmente da parte dell’operatore della macchina.
Al fine di radicare questi tipi di controlli come buona prassi in officina sono state preparate delle schede specifiche per ogni macchina riportanti una indicazione visuale e chiara dei check da eseguire per mantenere sempre elevato il livello di sicurezza, e sono state organizzate delle safety talk collettive per discutere il tema.
Il capitolo finale riporta la descrizione dello sviluppo di analisi FMEA che sono state impostate in primo luogo per quelle macchine che essendo antecedenti al 2006 non sempre sono dotate di un manuale di uso e manutenzione contenente indicazioni di manutenzione preventiva, per poi essere estese anche agli altri asset. Tali documenti potranno in seguito essere validati da organismi esterni o costituire la base per approfondimenti successivi, come analisi RAM.
Il lavoro ha permesso di ridurre le non conformità ad un numero molto ridotto di asset specifici sia per numero che per complessità, per i quali sono stati concordati con il costruttore degli interventi diretti di manutenzione preventiva in grado di garantire adeguata affidabilità e sicurezza ai lavoratori.
In chiusura sono riportati alcuni possibili sviluppi futuri del lavoro, soprattutto in ottica di una possibile sempre crescente implementazione di una strategia manutentiva CBM.
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