Tesi etd-05092019-144837 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CAMMARATA, SILVIA
URN
etd-05092019-144837
Titolo
VALUTAZIONE DELL'ATTIVITÀ ANTIBATTERICA DI ESTRATTI ETANOLICI DA PIANTE DI INTERESSE FITOTERAPICO
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Fratini, Filippo
correlatore Dott. Cilia, Giovanni
controrelatore Forzan, Mario
correlatore Dott. Cilia, Giovanni
controrelatore Forzan, Mario
Parole chiave
- estratti vegetali
- lapacho
- MBC
- MIC
- yerba mate
Data inizio appello
31/05/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
31/05/2089
Riassunto
La fitoterapia può rappresentare oggi una concreta alternativa all’impiego degli antibiotici sia in medicina umana che in medicina veterinaria, consentendo di fare ricorso anche alle eventuali azioni sinergiche tra le molecole presenti nei fitocomplessi. Diverse sono le piante storicamente impiegate per le più disparate affezioni dell’uomo e degli animali nel corso dei secoli. Alla luce del sempre più preoccupante fenomeno dell’antibiotico-resistenza, il ricorso alla fitoterapia ha negli ultimi anni conosciuto una grossa diffusione.
In questo lavoro di tesi è stata valutata l’attività antibatterica di alcuni estratti vegetali ottenuti da piante tradizionalmente impiegate in fitoterapia grazie alle loro diverse proprietà curative. Di alcune si hanno testimonianze scientifiche certe, di molte altre, pochi sono invece i riscontri in letteratura. Nel dettaglio sono stati analizzati, mediante la tecnica della Minima Concentra-zione Inibente (MIC) e della Minima Concentrazione Battericida (MBC), gli estratti etanolici di yerba mate (Ilex paraguariensis), di lapacho (Tabebuia impetiginosa), di agnocasto (Vitex agnus castus), di equiseto o coda cavallina (Equisetum arvense), di canapa acquatica (Eupato-rium cannabinum), di bardana (Arctium lappa) e di canapa (Cannabis sativa) contro ceppi bat-terici ATCC: Staphylococcus aureus, Listeria monocytogenes, Enterococcus faecalis, Escheri-chia coli, Pseudomonas aeruginosa, Salmonella enterica serovar Typhimurium. Dai risultati ot-tenuti appare chiaro come le migliori attività inibenti e battericide siano state fatte riscontrare dagli estratti di yerba mate e lapacho e, in misura minore, anche dagli estratti di agnocasto, prevalentemente nei confronti di batteri Gram positivi, ma anche contro Pseudomonas aerugi-nosa. La ricerca è senza dubbio preliminare e molte considerazioni sono solo parziali dal mo-mento che non si dispone ancora dell’analisi chimica quanti-qualitativa delle molecole costi-tuenti i diversi estratti, ma rappresenta tuttavia un ulteriore prova delle potenzialità espresse dai fitoterapici che possono trovare applicazione anche in medicina veterinaria oltre che in me-dicina umana.
In questo lavoro di tesi è stata valutata l’attività antibatterica di alcuni estratti vegetali ottenuti da piante tradizionalmente impiegate in fitoterapia grazie alle loro diverse proprietà curative. Di alcune si hanno testimonianze scientifiche certe, di molte altre, pochi sono invece i riscontri in letteratura. Nel dettaglio sono stati analizzati, mediante la tecnica della Minima Concentra-zione Inibente (MIC) e della Minima Concentrazione Battericida (MBC), gli estratti etanolici di yerba mate (Ilex paraguariensis), di lapacho (Tabebuia impetiginosa), di agnocasto (Vitex agnus castus), di equiseto o coda cavallina (Equisetum arvense), di canapa acquatica (Eupato-rium cannabinum), di bardana (Arctium lappa) e di canapa (Cannabis sativa) contro ceppi bat-terici ATCC: Staphylococcus aureus, Listeria monocytogenes, Enterococcus faecalis, Escheri-chia coli, Pseudomonas aeruginosa, Salmonella enterica serovar Typhimurium. Dai risultati ot-tenuti appare chiaro come le migliori attività inibenti e battericide siano state fatte riscontrare dagli estratti di yerba mate e lapacho e, in misura minore, anche dagli estratti di agnocasto, prevalentemente nei confronti di batteri Gram positivi, ma anche contro Pseudomonas aerugi-nosa. La ricerca è senza dubbio preliminare e molte considerazioni sono solo parziali dal mo-mento che non si dispone ancora dell’analisi chimica quanti-qualitativa delle molecole costi-tuenti i diversi estratti, ma rappresenta tuttavia un ulteriore prova delle potenzialità espresse dai fitoterapici che possono trovare applicazione anche in medicina veterinaria oltre che in me-dicina umana.
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