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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05092018-210351


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
STRENNA, ERICA
URN
etd-05092018-210351
Titolo
Nuove strategie terapeutiche nel trattamento dell'artrite reumatoide
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
  • glucocorticoidi
  • farmaci biologici
  • FANS
  • DMARDS
  • artrite reumatoide
  • sarilumab
  • tocilizumab
  • trattamento farmacologico standard
Data inizio appello
30/05/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha avuto come obiettivo cardine quello di studiare strategie farmacologiche innovative per il trattamento dell’artrite reumatoide focalizzando l’attenzione sui farmaci “biologici” ed in particolare sul Sarilumab, approvato in UE nel giugno 2017, di cui sono stati approfonditi gli aspetti farmacocinetici e farmacodinamici, l’efficacia terapeutica ed i possibili effetti avversi in seguito alla somministrazione durante gli studi clinici. È stato altresì interessante, realizzare un confronto con il primo anticorpo monoclonale umanizzato bloccante l’IL-6, nonché il Tocilizumab, approvato in UE nel gennaio 2009.
Nel primo capitolo, sono state delineate le peculiarità dell’artrite reumatoide, una malattia infiammatoria autoimmunitaria, caratterizzata dal coinvolgimento poliarticolare simmetrico e talvolta da manifestazioni sistemiche, la cui patogenesi vede il coinvolgimento di numerosi fattori: ambientali, genetici, ormonali e virali, e la cui diagnosi viene effettuata utilizzando dei criteri proposti dall’American College of Rheumatology e tramite esami di laboratorio che permettono di valutare il grado di attività della malattia. Prima di far luce sui nuovi approcci terapeutici, ho illustrato la terapia farmacologica standard che prevede la somministrazione di antiinfiammatori, glucocorticoidi e antireumatici, ovvero DMARDs (Disease Modifying Anti Rheumatic Drug: farmaci antireumatici che modificano la malattia). Essa rappresenta il primo “step” di trattamento della malattia ed ha come scopo primario quello di massimizzare a lungo termine la qualità della vita attraverso il controllo dei sintomi, la prevenzione del danno strutturale, la normalizzazione della funzione e della partecipazione sociale. Nonostante un adeguato trattamento con un DMARD, alcuni pazienti hanno mostrato un’artrite reumatoide persistentemente attiva, rendendo quindi necessario lo sviluppo di farmaci “biologici” ottenuti mediante biotecnologie mirati ai meccanismi patogenetici della malattia e che hanno rivelato notevole e rapida efficacia, superiore ai trattamenti convenzionali, sia in monoterapia che in combinazione con un DMARD, anche se il loro uso è gravato da costi elevati e da possibile tossicità.
Infine, è stato visto come la dieta e l’integrazione alimentare (intese come trattamento alternativo a quello farmacologico) possano contribuire a migliorare i sintomi della malattia. Sono stati, perciò, analizzati gli effetti di una supplementazione probiotica, prebiotica e simbiotica, tramite la consultazione di pubblicazioni scientifiche e dei relativi studi clinici.
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