Tesi etd-05092018-104325 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CONTU, SARA
URN
etd-05092018-104325
Titolo
Problemi di diacronia nella Dolonia iliadica
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Taddei, Andrea
controrelatore Prof. Medda, Enrico
controrelatore Prof. Medda, Enrico
Parole chiave
- diacronia
- Dolonia
- Iliade
- lokhos
- polivalenze
- travestimento
Data inizio appello
28/05/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/05/2088
Riassunto
Il progetto si basa sull'applicazione del metodo della diacronia al testo della Dolonia iliadica. Sebbene a livello formale, il canto sia stato collocato cronologicamente nel VI sec. ac., in certi momenti della narrazione è possibile verificare l'esistenza di una stratificazione di forme di civiltà più antiche, sostenute da forme espressive più arcaiche. Nel contenuto di Iliade, X è possibile verificare l'esistenza di una stratificazione, all'interno della quale confluiscono forme di civiltà differenti, distese sul lungo arco temporale entro il quale l'epica omerica è stata elaborata.
Nello studio del mito della Dolonia, ho scelto di utilizzare le due immagini mitiche del lokhos e del travestimento.Grazie al metodo della polivalenza delle immagini elaborato da L. Gernet, è possibile creare delle connessioni tra il mito contenuto nella Dolonia iliadica e quello presente nel Reso.
In questo modo, ad esempio, il travestimento di Dolone è comprensibile alla luce di una continuità, creatasi a partire dal momento dell'elaborazione dell'immagine mitica, alla percezione che i fruitori di età arcaica avevano del mito in cui essa si trova inserita.
L'utilizzo del travestimento da lupo è probabilmente antico perché è inserito in una pratica guerriera alternativa a quella iterata dagli aristeis iliadici; perché nell'ottica di un'evoluzione natura/cultura, il riferimento ad oggetti quali la pelle animale e l'arco, presuppongono una certa antichità. L'immagine del travestimento si carica di significati diversi, perché essi vengono acquisiti lungo un ipotetico asse temporale.
Dallo studio del testo omerico si evince che la sequenza del lokhos è irriducibile all'orizzonte dei valori aristocratici e si comprende, piuttosto, alla luce di rituali protostorici funzionali all'iniziazione giovanile. Entro la medesima sequenza è possibile, inoltre, isolare momenti iperepici, nel quale si rispecchia un'ideologia più antica di quella del lokhos. Altrove invece, chi ha composto il canto elabora forme narrative, il contenuto delle quali è sincronico rispetto all'uditorio di età tardo-arcaica al quale il canto X sarebbe stato indirizzato.
Dallo studio delle sequenze descrittive della coppia, si comprende che questa collaborazione tra Diomede e Odisseo durante l'agguato si sviluppa attraverso differenti forme espressive, che corrispondono puntualmente a diverse forme della realtà e coincidono temporalmente con il periodo arcaico e tardo-arcaico. Per l'immagine del doppio eroico, inoltre, si può ipotizzare una polivalenza: l'azione della cavalcatura rispecchia una forma di civiltà compatibile con la prima fase delle Età Oscure.
Nello studio del mito della Dolonia, ho scelto di utilizzare le due immagini mitiche del lokhos e del travestimento.Grazie al metodo della polivalenza delle immagini elaborato da L. Gernet, è possibile creare delle connessioni tra il mito contenuto nella Dolonia iliadica e quello presente nel Reso.
In questo modo, ad esempio, il travestimento di Dolone è comprensibile alla luce di una continuità, creatasi a partire dal momento dell'elaborazione dell'immagine mitica, alla percezione che i fruitori di età arcaica avevano del mito in cui essa si trova inserita.
L'utilizzo del travestimento da lupo è probabilmente antico perché è inserito in una pratica guerriera alternativa a quella iterata dagli aristeis iliadici; perché nell'ottica di un'evoluzione natura/cultura, il riferimento ad oggetti quali la pelle animale e l'arco, presuppongono una certa antichità. L'immagine del travestimento si carica di significati diversi, perché essi vengono acquisiti lungo un ipotetico asse temporale.
Dallo studio del testo omerico si evince che la sequenza del lokhos è irriducibile all'orizzonte dei valori aristocratici e si comprende, piuttosto, alla luce di rituali protostorici funzionali all'iniziazione giovanile. Entro la medesima sequenza è possibile, inoltre, isolare momenti iperepici, nel quale si rispecchia un'ideologia più antica di quella del lokhos. Altrove invece, chi ha composto il canto elabora forme narrative, il contenuto delle quali è sincronico rispetto all'uditorio di età tardo-arcaica al quale il canto X sarebbe stato indirizzato.
Dallo studio delle sequenze descrittive della coppia, si comprende che questa collaborazione tra Diomede e Odisseo durante l'agguato si sviluppa attraverso differenti forme espressive, che corrispondono puntualmente a diverse forme della realtà e coincidono temporalmente con il periodo arcaico e tardo-arcaico. Per l'immagine del doppio eroico, inoltre, si può ipotizzare una polivalenza: l'azione della cavalcatura rispecchia una forma di civiltà compatibile con la prima fase delle Età Oscure.
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