Tesi etd-05092012-182349 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
PERONACE, GIUSEPPINA
URN
etd-05092012-182349
Titolo
Indicazioni alla tiroidectomia nei pazienti pediatrici.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Miccoli, Paolo
Parole chiave
- Basedow
- carcinomi tiroide
- Graves
- noduli tiroide
- pazienti pediatrici
- tiroidectomia
Data inizio appello
29/05/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le patologie tiroidee in età pediatrica ad indicazione chirurgica sono rare ed associate ad un maggior rischio di complicanze rispetto agli adulti. Ad oggi, la ricerca sulla tiroidectomia pediatrica non è sufficiente e risulta meno completa rispetto a quella della popolazione adulta. Tramite la nostra serie di pazienti pediatrici abbiamo analizzato a posteriori le indicazioni alla tiroidectomia per questa fascia di età.
PAZIENTI E METODI - Da Gennaio 2002 a Dicembre 2010, 253 pazienti pediatrici (fino a 18 anni) con malattie della tiroide sono stati sottoposti a intervento chirurgico presso il Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Pisa. I dati sono stati raccolti dalle cartelle cliniche dei pazienti ed introdotti in un database da cui abbiamo estratto ed analizzato i seguenti parametri: sesso, età, tipo di intervento chirurgico, diagnosi istologica, infiltrazione della capsula tumorale, infiltrazione della capsula tiroidea, multifocalità, bilateralità, metastasi linfonodali e stadio TNM.
RISULTATI - In caso di carcinoma è stata effettuata tiroidectomia totale senza dissezione linfonodale in 75 casi mentre l’intervento è stato completato con la dissezione linfonodale in 72 casi con evidenza preoperatoria di linfadenopatia. 45 pazienti con nodulo a citologia indeterminata sono stati sottoposti a tiroidectomia totale o quasi totale; i 33 pazienti con morbo di Graves hanno subìto l’intervento di tiroidectomia totale o quasi totale. Sono state effettuate le lobectomie nei 28 pazienti con gozzo nodulare. Le complicanze post-intervento si sono presentate in percentuale sovrapponibile a quelle registrate per la popolazione adulta: 5 casi (2%) di paralisi del nervo laringeo (bilaterale in 1 solo caso) e 52 casi (20.6%) di ipocalcemia trattati con calcio per via orale.
L’esame istologico definitivo ha confermato la diagnosi preoperatoria in tutti i pazienti tranne in 1 caso di iperplasia a cellule C (che si è quindi rivelato l’unico caso di tiroidectomia profilattica “vera” per sospetto CMT); sono stati rilevati 6 sottotipi di PTC.
Per ognuna delle patologie tiroidee esaminate si è evidenziata una netta predominanza nel sesso femminile, anche suddividendo i pazienti in due gruppi di età (0-12 anni e 13-18 anni).
Si è osservato inoltre un progressivo aumento dell’incidenza di tutte le patologie all’aumentare dell’età; ciò è particolarmente evidente per i DTC il che suggerisce un progressivo aumento della necessità dell’intervento chirurgico per patologie della tiroide all’aumentare dell’età dei pazienti.
Le dimensioni medie dei carcinomi sono di 2.2 cm per PTC, 3.3 cm per FTC e 0.8 cm per CTM. La capsula tumorale è infiltrata nel 78.6% dei PTC, 100% dei FTC e 66.7% dei CMT, mentre l’infiltrazione della capsula tiroidea si è trovata solo nel 45% dei PTC. Le metastasi linfonodali sono state trovate nel 42.0% dei PTC, 0% dei FTC e 16.7% dei CMT. Tra le varianti del PTC, CV è quella col maggior numero di casi in stadio T3 o T4; DSV ha la più alta proporzione di caratteristiche di aggressività locali mentre FV quella più bassa.
PTC ha la più alta percentuale di metastasi linfonodali rispetto a FTC e CMT (42.0%, 0% e 16.7% rispettivamente). Di tutti i casi N+, il 98.2% sono da PTC. Le metastasi hanno prevalentemente interessato i linfonodi laterocervicali (0.75%) piuttosto che il compartimento centrale(25%). Tra le varianti di PTC, CV è quella col maggior numero di casi N+, DSV ed FV presentano rispettivamente la maggiore e la minore tendenza alle metastasi linfonodali.
CONCLUSIONI - Le principali indicazioni alla tiroidectomia nel paziente pediatrico (<18 anni) sono rappresentate dalla patologia neoplastica maligna (CTD 58.1%), dal MG (17.8%) e dalla patologia nodulare tiroidea (14.1%), in ordine di frequenza. Nell’ambito della popolazione pediatrica, i soggetti di sesso femminile ed in età puberale sono quelli più colpiti da patologia tiroidea suscettibile di intervento chirurgico. Non è essenziale un chirurgo pediatrico; è invece importante una datata esperienza nell’ambito della chirurgia della tiroide al fine di limitare il rischio di complicanze post-intervento. Da un punto di vista oncologico, questo studio conferma che il PTC nei bambini è più aggressivo, con maggiori caratteristiche di invasione locale e metastasi linfonodali alla diagnosi, sia rispetto a FTC e CMT che confrontato con la popolazione adulta. In particolare la variante DSV è quella con maggiore tendenza alla diffusione mentre FV è quella meno aggressiva.
PAZIENTI E METODI - Da Gennaio 2002 a Dicembre 2010, 253 pazienti pediatrici (fino a 18 anni) con malattie della tiroide sono stati sottoposti a intervento chirurgico presso il Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Pisa. I dati sono stati raccolti dalle cartelle cliniche dei pazienti ed introdotti in un database da cui abbiamo estratto ed analizzato i seguenti parametri: sesso, età, tipo di intervento chirurgico, diagnosi istologica, infiltrazione della capsula tumorale, infiltrazione della capsula tiroidea, multifocalità, bilateralità, metastasi linfonodali e stadio TNM.
RISULTATI - In caso di carcinoma è stata effettuata tiroidectomia totale senza dissezione linfonodale in 75 casi mentre l’intervento è stato completato con la dissezione linfonodale in 72 casi con evidenza preoperatoria di linfadenopatia. 45 pazienti con nodulo a citologia indeterminata sono stati sottoposti a tiroidectomia totale o quasi totale; i 33 pazienti con morbo di Graves hanno subìto l’intervento di tiroidectomia totale o quasi totale. Sono state effettuate le lobectomie nei 28 pazienti con gozzo nodulare. Le complicanze post-intervento si sono presentate in percentuale sovrapponibile a quelle registrate per la popolazione adulta: 5 casi (2%) di paralisi del nervo laringeo (bilaterale in 1 solo caso) e 52 casi (20.6%) di ipocalcemia trattati con calcio per via orale.
L’esame istologico definitivo ha confermato la diagnosi preoperatoria in tutti i pazienti tranne in 1 caso di iperplasia a cellule C (che si è quindi rivelato l’unico caso di tiroidectomia profilattica “vera” per sospetto CMT); sono stati rilevati 6 sottotipi di PTC.
Per ognuna delle patologie tiroidee esaminate si è evidenziata una netta predominanza nel sesso femminile, anche suddividendo i pazienti in due gruppi di età (0-12 anni e 13-18 anni).
Si è osservato inoltre un progressivo aumento dell’incidenza di tutte le patologie all’aumentare dell’età; ciò è particolarmente evidente per i DTC il che suggerisce un progressivo aumento della necessità dell’intervento chirurgico per patologie della tiroide all’aumentare dell’età dei pazienti.
Le dimensioni medie dei carcinomi sono di 2.2 cm per PTC, 3.3 cm per FTC e 0.8 cm per CTM. La capsula tumorale è infiltrata nel 78.6% dei PTC, 100% dei FTC e 66.7% dei CMT, mentre l’infiltrazione della capsula tiroidea si è trovata solo nel 45% dei PTC. Le metastasi linfonodali sono state trovate nel 42.0% dei PTC, 0% dei FTC e 16.7% dei CMT. Tra le varianti del PTC, CV è quella col maggior numero di casi in stadio T3 o T4; DSV ha la più alta proporzione di caratteristiche di aggressività locali mentre FV quella più bassa.
PTC ha la più alta percentuale di metastasi linfonodali rispetto a FTC e CMT (42.0%, 0% e 16.7% rispettivamente). Di tutti i casi N+, il 98.2% sono da PTC. Le metastasi hanno prevalentemente interessato i linfonodi laterocervicali (0.75%) piuttosto che il compartimento centrale(25%). Tra le varianti di PTC, CV è quella col maggior numero di casi N+, DSV ed FV presentano rispettivamente la maggiore e la minore tendenza alle metastasi linfonodali.
CONCLUSIONI - Le principali indicazioni alla tiroidectomia nel paziente pediatrico (<18 anni) sono rappresentate dalla patologia neoplastica maligna (CTD 58.1%), dal MG (17.8%) e dalla patologia nodulare tiroidea (14.1%), in ordine di frequenza. Nell’ambito della popolazione pediatrica, i soggetti di sesso femminile ed in età puberale sono quelli più colpiti da patologia tiroidea suscettibile di intervento chirurgico. Non è essenziale un chirurgo pediatrico; è invece importante una datata esperienza nell’ambito della chirurgia della tiroide al fine di limitare il rischio di complicanze post-intervento. Da un punto di vista oncologico, questo studio conferma che il PTC nei bambini è più aggressivo, con maggiori caratteristiche di invasione locale e metastasi linfonodali alla diagnosi, sia rispetto a FTC e CMT che confrontato con la popolazione adulta. In particolare la variante DSV è quella con maggiore tendenza alla diffusione mentre FV è quella meno aggressiva.
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