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L’obiettivo principale di questa ricerca è di verificare la relazione tra la trasformazione dei welfare states Europei, il subentro di nuove pressioni economiche, l’introduzione di politiche attive del lavoro, o ‘active labour market policies’ e la partecipazione dei genitori soli al mercato del lavoro. L’ipotesi da verificare è l’esistenza, o meno, di un processo di ‘americanizzazione’ in corso degli stati sociali Europei verso un modello di stato sociale di tipo residuale. In alternativa, l’altra spiegazione dei fenomeni in atto potrebbe essere l’importanza della spinta verso la convergenza a livello europeo tra gli assetti dei vari paesi, rendendo possibile la riforma dello stato sociale dall’interno, senza radicali riforme o sconvolgimenti, ma con un lento e costante adattamento alle pressioni a cui è sottoposto lo stato sociale contemporaneo.
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Il gruppo di controllo per comprovare questa ipotesi è stato individuato nei genitori soli, in quanto essi sono uno dei gruppi sociali più soggetti a fare le spese della ristrutturazione dello stato sociale.
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Dopo avere tracciato una panoramica sugli schemi di formazione professionale ed inserimento lavorativo attuati in un campione rappresentativo delle diverse categorie di welfare state Europeo, con un occhio di riguardo per quelle politiche di attivazione rivolte espressamente ai genitori soli, verrà fatto un tentativo di individuare eventuali esempi di successo e possibilità di esportazione verso paesi terzi.
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In conclusione, al termine del lavoro viene avanzata l’ipotesi che la supposta ‘americanizzazione’, occorsa ai welfare states Europei è stata considerevolmente esagerata. Al contrario, viene avanzata l’ipotesi di una sostanziale differenza ancora attuale, tra lo stato sociale ‘continentale’ e quello anglosassone. L’approccio dell’investimento nel capitale umano, principio fondante del primo dei due, sarebbe tutt’altro che soppiantato dal modello work-farista di stampo americano, basato sull’inserimento lavorativo a tutti i costi.
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[English version]
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This research will explore the relationship between European welfare state transformation, activation policy-implementation and lone parent participation to the labour market. It will verify whether a process of Americanisation towards a residual welfare is taking place, or if pressures of Europeanisation are playing a stronger role so that the encompassing, universal welfare state is simply reforming from within.
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Lone parents will be taken as main control group to test the hypothesis, as they are amongst the most affected by labour market restructuring from supposedly ‘passive’ to ‘active’ policies.
After having drawn a review of the ALMPs enacted in a sample of European welfare states, with some particular regard for those focusing explicitely on LPs, an attempt will be made to highlight possible intra-European scenarios of policy-learning.
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The thesis proposed is that the degree of americanisation of European welfare states supposedly occurred during the last two decades has been consistently exaggerated. Indeed, it emerges that the definition of a distinct European Social Model based on human capital investment is still highly important, as it is strongly differentiated from the US-based ‘work first’-approach.