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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05092008-122819


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
PORTELA, DIEGO ANGEL
URN
etd-05092008-122819
Titolo
Ottimizzazione dell’impiego degli anestetici locali nel blocco nervoso loco-regionale nel cane con l’aiuto del neurostimolatore
Settore scientifico disciplinare
VET/09
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
Relatore Dott. Melanie, Pierre
Relatore Prof.ssa Breghi, Gloria
Parole chiave
  • Anestesia locoregionale
  • Anestesia Parasacrale
  • Anestesia Paravertebrale
  • Blocchi nervosi periferici
  • Cane
  • Dog
  • Nervestimulator
  • Neurostimolatore
  • Parasacral anaesthesia
  • Paravertebral anaesthesia
  • Peripheral nerve block
  • Regional Anaesthesia
Data inizio appello
18/06/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/06/2048
Riassunto
L’obbiettivo di questo lavoro è stato quello di studiare i diversi tipi di blocchi periferici nell’arto posteriore del cane, valutarne la loro applicabilità e la possibilità di incorporare nuove tecniche per bloccare l’intero arto posteriore.
Il lavoro comprende una fase di apprendimento, una clinica ed una sperimentale. Sono stati realizzati due studi clinici in cani sottoposti ad interventi chirurgici a carico dell’arto posteriore per valutare l’effetto analgesico della bupivacaina nel blocco selettivo del nervo sciatico, safeno, femorale cutaneo laterale e cutaneo caudale della coscia (blocchi periferici prossimali), successivamente confrontato l’effetto analgesico della bupivacaina nel blocco paravertebrale del plesso lombare (L4, L5, L6 ed L7) con un analgesico oppiodi (metadone) somministrato per via sistemica. Il blocco paravertebrale del plesso lombare (BPL) è stato dopo valutato in sede sperimentale con l’obiettivo di determinare le aree di desensibilizzazione ed il grado di blocco sensitivo e motorio. Successivamente è stato confrontato il BPL con un ulteriore gruppo sperimentale il quale è stato trattato con il blocco paravertebrale lombare di L4, L5 ed L6 combinato al blocco del plesso sacrale con un approccio parasacrale (BPL-S). Per ultimo è stato valutato l’effetto di due volumi e due concentrazioni diverse di bupivacaina in cani che avevano ricevuto il BPL-S.
Dai risultati possiamo dire che il blocco periferico prossimale dei principali tronchi nervosi dell’arto posteriore è una tecnica di semplice applicazione, che apporta un’analgesia di discreta qualità in interventi dell’arto posteriore distalmente al terzo distale della coscia. Il blocco paravertebrale del plesso lombare ha dimostrato avere un potere analgesico di qualità simile o superiore all’utilizzo del metadone, poiché è stato possibile mantenere un piano di anestesia generale più superficiale nel gruppo che ha ricevuto il blocco regionale. Tuttavia, questa tecnica ha dimostrato in sede sperimentale di produrre un blocco sensitivo di discreta qualità nella regione innervata dal nervo femorale ma non in quella innervata dallo sciatico. Realizzando il blocco paravertebrale di L4, L5 ed L6 combinato al blocco parasacrale invece si produce la desensibilizzazione dell’intero arto posteriore, inoltre quando vengono impiegate concentrazioni più elevate di bupivacaina, in presenza dell’utilizzo del neurostimolatore, si ha un aumento della qualità dei blocchi.
Concludendo, possiamo affermare che le tecniche di anestesia locoregionale studiate in questo triennio trovano una grande applicabilità per apportare l’analgesia nel periodo peri-operatorio. Inoltre possono integrare l’analgesia riducendo la quantità di farmaci analgesici ed anestetici al fine di ridurre gli effetti collaterali che questi possono indurre.
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