• abitudine viziata
• apparecchio funzionale
• compliance
• elastodonzia
• malocclusione
• ortodonzia intercettiva
• overbite
• overjet

Lo scopo di questa tesi è la valutazione di un caso di un trattamento ortodontico di un anno con elastomero customizzato in un paziente pediatrico. Materiali e metodi: Si descrive il caso di un paziente in dentizione mista con una malocclusione di II classe scheletrica, overjet e overbite aumentati, incisivi superiori e inferiori inclinati vestibolarmente. Il paziente è stato trattato con elastomero customizzato dall’azienda Leone S.p.A. Adòk. La fase attiva della terapia è durata circa 12 mesi. Il paziente doveva indossare il dispositivo tutta la notte e due ore nella giornata. Sono stati eseguiti gli studi cefalometrici, utilizzando il software “ZeroBase” di Tecnologie Informatiche Mediche (TIM srl), sulle due teleradiografie (prima e dopo il trattamento) secondo gli autori: Tweed, Steiner, Ricketts, Giannì. È stata eseguita ulteriormente un’analisi cefalometrica respiratoria secondo Ricketts e sono stati analizzati i corpi vertebrali per verificare lo stadio di crescita. Risultati: Sono stati corretti overjet e overbite. Si è assistito ad un’estrusione degli elementi dentali posteriori. Si è registrata una cessazione dell’abitudine viziata. A livello extraorale, il profilo del paziente risulta nettamente migliorato dalla correzione della protrusione degli incisivi superiori. Gli angoli SNA e SNB non risultano corretti a fine trattamento. Le vie aeree hanno subito un miglioramento nel parametro di distanza tra PTV e tessuto adenoideo, mentre le restanti misure sono rimaste inalterate. Conclusioni: l’elastomero customizzato rappresenta una valida alternativa nell’ortodonzia pediatrica. Può trattare efficacemente overjet e overbite; cessare le abitudini viziate. Tutto ciò richiede la collaborazione del paziente e questo aspetto deve essere tenuto a mente dall’odontoiatra quando decide di intraprendere un trattamento con questo tipo di dispositivo. Non è stato possibile analizzare un cambiamento di misure sul piano sagittale per una scorretta esecuzione della teleradiografia finale e questo non ha permesso una completa valutazione del caso. Ulteriori studi, con un campione più ampio di persone e di malocclusioni, dovranno essere effettuati per poter giungere a conclusioni solide.