Tesi etd-05082019-172853 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MARINAI, MILENA
URN
etd-05082019-172853
Titolo
LE DUE CHIMERE PROCESSUALI: LA MUTATIO E L'EMENDATIO LIBELLI
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Cecchella, Claudio
Parole chiave
- allegazione
- appello
- art. 345 c.p.c
- art. 420 c.p.c.
- art. 437 c.p.c.
- causa petendi
- domanda giudiziale
- domanda nuova
- domanda riconvenzionale
- emendatio libelli
- impugnative negoziali
- ius novorum
- mutatio libelli
- nuove eccezioni
- nuove prove
- oggetto del giudizio
- petitum
- preclusioni
- primo grado
- reconventio reconventionis.
- res in iudicium deducta
- rito del lavoro
- thema decidendum
- thema probandum
- udienza ex art. 183 c.p.c.
Data inizio appello
30/05/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/05/2089
Riassunto
Il presente elaborato si propone di tentare di delineare un confine tra due fattispecie processuali di non agevole lettura ed individuazione: la mutatio e l'emendatio libelli.
In altri termini il tentativo è quello di tracciare un limes tra l'ammissibilità e l'inammissibilità nel mutamento della domanda, ripercorrendo i diversi e contrastanti orientamenti giurisprudenziali sul punto, nonché le varie posizioni assunte da autorevoli voci dottrinali.
Partendo da una ricognizione della tradizionale teoria identificatrice della novità inammissibile, incentrata sugli elementi oggettivi del petitum e della causa petendi, la tesi si propone di rileggere le certezze cui nel tempo si è pervenuti alla luce dei più recenti interventi giurisprudenziali della Corte di Cassazione sul punto, declinando tale inammissibilità nell'ambito della domanda, ma anche nel diverso ambito dell'eccezione e della prova, sia nel processo ordinario di cognizione che nel peculiare rito del lavoro, nei rispettivi primo e secondo grado del giudizio stesso.
In altri termini il tentativo è quello di tracciare un limes tra l'ammissibilità e l'inammissibilità nel mutamento della domanda, ripercorrendo i diversi e contrastanti orientamenti giurisprudenziali sul punto, nonché le varie posizioni assunte da autorevoli voci dottrinali.
Partendo da una ricognizione della tradizionale teoria identificatrice della novità inammissibile, incentrata sugli elementi oggettivi del petitum e della causa petendi, la tesi si propone di rileggere le certezze cui nel tempo si è pervenuti alla luce dei più recenti interventi giurisprudenziali della Corte di Cassazione sul punto, declinando tale inammissibilità nell'ambito della domanda, ma anche nel diverso ambito dell'eccezione e della prova, sia nel processo ordinario di cognizione che nel peculiare rito del lavoro, nei rispettivi primo e secondo grado del giudizio stesso.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |