Il Linfoma è una malattia neoplastica che deriva dai linfociti, che si trovano in vari stadi di sviluppo, e le caratteristiche del sottotipo di linfoma riflettono quelle della cellula da cui hanno avuto origine. Le cellule tumorali si replicano e si accumulano senza alcuna regolazione, ne consegue quindi una propagazione anomala dei segnali di proliferazione e differenziazione cellulare, principale causa dell’insorgenza del tumore. All’interno delle alterazioni genetiche di queste cellule tumorali è stato possibile ricercare specifici target farmacologici. A tal proposito, i protagonisti più studiati per la cura contro il linfoma sono la proteina T-cell leukemia/lymphoma 1 (TCL1) e la proteina Bruton’s tyrosine kinase (BTK). TCL1 e BKT sono implicati nell’attivazione di diverse vie di segnalazione per la crescita, la differenziazione e la sopravvivenza delle cellule B, in quanto funzionano da co-attivatori di molte chinasi coinvolte nel processo di trasduzione del segnale del recettore delle cellule B (BCR). L’inibizione di tali proteine è alla base delle nuove strategie terapeutiche. BTK è il principale target di Ibrutinib, inibitore covalente di prima generazione. Sulla scia dell’Ibrutinib, sono stati studiati e sintetizzati i composti finali oggetto di questa tesi di laurea.