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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05082006-124501


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Volpini, Federico
Indirizzo email
volpini.federico@libero.it
URN
etd-05082006-124501
Titolo
Identificazione di segnali di cambiamenti climatici in serie pluviometriche locali storiche ad alta risoluzione temporale
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Meneguzzo, Francesco
Parole chiave
  • percentili
  • serie pluviometriche orarie
  • Vallombrosa
  • Viareggio
Data inizio appello
26/05/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro di tesi trae origine dal progetto di ricerca “Rianalisi e previsione del clima sul bacino del fiume Arno”, promosso dalla Autorità di Bacino del Fiume Arno e da questa condotto in collaborazione con la Fondazione per la Meteorologia Applicata – CNR Istituto di Biometeorologia di Firenze, afferente all’analisi quantitativa della variabilità e delle tendenze delle precipitazioni intense ed estreme, e dei periodi di siccità, nel passato e nel futuro, sul Bacino dell’Arno e aree circostanti. In quel progetto, le basi di dati consistevano nelle serie storiche di dati pluviometrici giornalieri e di dati pluviometrici estremali a livello annuale e a durate sub-giornaliere.
Con il presente lavoro si è inteso compiere un passo in avanti, che ne costituisce anche l’elemento più innovativo, attraverso l’acquisizione e l’analisi di dati di base a frequenza molto più alta, afferenti a periodi storici molto lunghi. Tale innovazione consente di elaborare statistiche più robuste e significative rispetto a quelle precedenti e generalmente disponibili nel settore.
Sono state considerate le serie pluviometriche storiche di Viareggio (LU) e Vallombrosa (FI), ambedue alla risoluzione temporale oraria, afferenti ai periodi 1945-2002 e 1930-2005, rispettivamente.
Le basi di dati necessarie per l’analisi sono state acquisite a partire dalla digitalizzazione diretta dei pluviogrammi originali, seguita da controlli di qualità e di omogeneità dei dati attraverso vari test statistici, tra cui il run-test, e la verifica della concordanza delle misure attraverso confronti diretti con stazioni prossime a quelle oggetto del lavoro.
Sono stati quindi considerati i superamenti di particolari valori soglia, calcolati nel trentennio di riferimento 1961-1990, da cui emerge non solo un aumento significativo del numero dei superamenti di elevate soglie pluviometriche orarie negli ultimi quindici anni rispetto al periodo precedente, ma anche una maggiore “stagionalità” di questi superamenti, che appaiono concentrarsi, presso ambo le stazioni, nel trimestre autunnale Settembre-Novembre.
Una ulteriore analisi ha messo in evidenza, limitatamente al sito di Vallombrosa, oltre ad un notevole calo del numero di ore di pioggia, per altro comune anche al sito di Viareggio, un sensibile aumento dell’intensità media, su base annuale, delle precipitazioni orarie.
Il calo del numero di ore di pioggia presso ambo le stazioni è imputabile principalmente alla diminuzione delle stesse nel trimestre invernale Gennaio-Marzo, associandosi a una generale diminuzione, nello stesso trimestre, del volume complessivo della pioggia. L’analisi degli andamenti dei percentili pluviometrici orari di riferimento, 99°, 99,5° e 99,9°, ha evidenziato un trend positivo di quasi tutti i valori, calcolati su periodi consecutivi sia decennali che trentennali, legati al regime eccezionale degli anni ’90 del secolo scorso.
Per quanto riguarda gli eventi pluviometrici di durata pluri-oraria, specificamente 3, 6, 12 e 24 ore, gli andamenti dei relativi percentili di riferimento, hanno mostrato nuovamente tendenze generalmente crescenti, talvolta particolarmente evidenti, in particolare nel quadro dell’analisi su decenni successivi.
Di particolare evidenza è l’anno 1992 per Vallombrosa, con 1797,6 mm di pioggia totale di cui 650 mm solamente nel mese di ottobre e un’intensità media annua record di 2,77 mm/h, e lo stesso anno per Viareggio con 930 mm totali, 350 mm solo in ottobre e una intensità annua pari a 2,78 mm/h.
L’analisi delle relazioni tra le tendenze dei fenomeni pluviometrici intensi ed estremi e l’evoluzione nel tempo della temperatura superficiale del mare, SST, ha mostrato risultati talvolta evidenti e significativi, segnalando la probabile esistenza di un meccanismo di intensificazione delle precipitazioni con il riscaldamento della superficie marina; è tuttavia palese la necessità di un notevole approfondimento della ricerca in questo ambito specifico.
I risultati del lavoro sono suscettibili, in particolare se opportunamente estesi ad altre serie pluviometriche di sufficiente qualità e lunghezza, di portare un contributo non soltanto al miglioramento del quadro conoscitivo in ambito climatologico e delle relative trasformazioni, ma anche alla determinazione dei parametri quantitativi delle opere di difesa dai rischi di natura idrologica (in particolare a livello urbano e dei piccoli corsi d’acqua) e idrogeologica (in particolare a livello dei dissesti di versante di tipo superficiale).
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