Tesi etd-05072024-095508 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DI DIONISIO, ALESSIA BIANCA
URN
etd-05072024-095508
Titolo
ALLESTIMENTO DEL FARMACO BEVACIZUMAB PER USO INTRAVITREALE PRESSO LA FARMACIA OSPEDALIERA DELL'AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA PISANA:
STUDIO DELLA STABILITÀ CHIMICO-FISICA IN SIRINGA DEL BIOSIMILARE VEGZELMA™ (CELLTRION HEALTHCARE)
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Martelli, Alma
relatore Dott.ssa Ciuti, Stefania
relatore Dott.ssa Ciuti, Stefania
Parole chiave
- bevacizumab
- off-label consolidato
- olio di silicone
- preparazione galenica magistrale
- siringhe intravitreali
- stabilità chimico-fisica
Data inizio appello
22/05/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/05/2094
Riassunto
Riassunto
Oggetto di questa tesi è lo studio della stabilità chimico-fisica in siringa di Vegzelma™ (Celltrion Healthcare), uno dei più recenti farmaci biosimilari di bevacizumab usciti in commercio, costituito da un anticorpo monoclonale ad azione anti-VEGF approvato per la terapia antitumorale, ma che può essere prescritto dal medico oculista anche come uso off-label e a carico del SSN secondo la Legge 648/96, per la terapia della degenerazione maculare correlata all’età (AMD) e dell’edema maculare diabetico (DME).
Premessa: AMD e DME sono malattie che compromettono la vista e sono correlate alla senescenza e al diabete mellito. Da quasi vent’anni vengono trattate con anti-VEGF attraverso iniezioni all’interno del corpo vitreo oculare. Le siringhe intravitreali di bevacizumab non sono attualmente commercializzate in forma pre-riempita, ma devono essere allestite come preparazione galenica magistrale a partire dai flaconi per uso endovenoso presso i laboratori di Galenica delle Farmacie Ospedaliere, nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione dei Farmaci dell’edizione vigente della Farmacopea e secondo la Nota AIFA n. 98. Il processo di allestimento avviene sotto la supervisione del farmacista che è responsabile della qualità della preparazione farmaceutica che deve essere stabile nel tempo e priva di contaminazioni.
Obiettivo: Per le Aziende Sanitarie della Regione Toscana è disponibile un nuovo biosimilare di bevacizumab: Vegzelma™. Per questo si è reso necessario studiare la stabilità chimico-fisica nel tempo della preparazione del farmaco in siringa, al fine di validare il processo di allestimento presso il Polo di Galenica Clinica dell'U.O. Farmacia Ospedaliera dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) e quindi poter garantire ai pazienti afferenti all'U.O. Oculistica Universitaria e alla S.O.D. Chirurgia Oftalmica dell'AOUP, qualità e sicurezza della preparazione intravitreale di bevacizumab.
Negli anni sono stati segnalati dei casi di reazioni avverse in seguito al trattamento con l'anti-VEGF bevacizumab ripartito in siringhe. In particolare, in letteratura sono riportati degli effetti oculari, quali endoftalmiti ed emorragie, che secondo alcuni autori potrebbero essere correlati alla presenza di goccioline di olio di silicone rilasciate dalle siringhe stesse. Per questo motivo questo studio intende anche confrontare le eventuali differenze di stabilità chimico-fisica della molecola di bevacizumab conservata sia in siringhe contenenti silicone che in siringhe con una bassissima quantità di olio di silicone all'interno.
Materiali e metodi: sono state studiate dal Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa, 7 siringhe Becton Dickinson™ contenenti 0,6 ml di Vegzelma™ e 14 siringhe Zero Residual™ (con minimo spazio morto e Low-silicone) contenenti 0,3 ml di Vegzelma™, per analizzare la degradazione del principio attivo e dei suoi eccipienti nel tempo, quando conservati al riparo dalla luce e a temperatura refrigerata. Per questo studio è stata utilizzata la tecnica della Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR).
Risultati e Discussione: I profili spettrali NMR del contenuto delle siringhe sono risultati inalterati, quando confrontati ai giorni 0, 7, 14, 21, 28, 35, 42 e 49, dimostrando che la stabilità chimica di Vegzelma™ si mantiene nel tempo ed è identica per le due tipologie di siringhe utilizzate per l'allestimento (BD™ o Zero Residual™), purché conservate a temperatura refrigerata e al riparo dalla luce.
Conclusioni: Dai risultati di questo studio, si può affermare che il farmaco biosimilare Vegzelma™, ripartito in siringhe secondo il processo validato dall'U.O. Farmacia Ospedaliera dell'AOUP, è stabile per 49 giorni conservato a temperatura refrigerata, ciò permette di poter attendere gli esiti dei test microbiologici necessari, prima della somministrazione al paziente.
Inoltre, poiché risulta stabile la preparazione in siringa Zero Residual™, che ha il duplice vantaggio di minimizzare lo spreco di farmaco, grazie al ridotto spazio morto e di contenere pochissimo olio di silicone, si può concludere che questa tipologia di siringa è da preferire per la preparazione e somministrazione del bevacizumab Vegzelma™ per via intravitreale.
Abstract
The subject of this thesis is the study of the chemical-physical stability of intravitreal syringes containing Vegzelma™ (Celltrion Healthcare), one of the newest bevacizumab biosimilar drugs to come out on the market, consisting of a monoclonal anti-VEGF-acting antibody approved for cancer therapy, but which can also be prescribed by ophthalmologists as an off-label use and paid for by the NHS according to Law 648/96, for the therapy of age-related macular degeneration (AMD) and diabetic macular edema (DME).
Background: AMD and DME are diseases that impair vision and are related to senescence and diabetes mellitus. For nearly two decades, they have been treated with anti-VEGF through injections within the ocular vitreous body. Intravitreal syringes of bevacizumab are not currently marketed in pre-filled form, but must be set up as a magistral galenic preparation from vials for intravenous use at the Galenic Laboratories of Hospital Pharmacies, in compliance with the Good Manufacturing Practices of the current edition of the Italian Pharmacopoeia and according to “Nota AIFA No. 98”. The preparation process takes place under the supervision of the pharmacist who is responsible for the quality of the pharmaceutical preparation, which must be stable over time and free of contamination.
Aim: A new biosimilar of bevacizumab, Vegzelma™, is available for the Health Authorities of the Tuscany Region. Therefore, it was necessary to study the chemical and physical stability over time of the preparation of the drug in syringe, in order to validate the preparation process at the Clinical Galenics Pole of the U.O. Hospital Pharmacy of the Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) and thus be able to guarantee to patients afferent to the U.O. University Ophthalmology and the S.O.D. Ophthalmic Surgery of the AOUP, quality and safety of the intravitreal preparation of bevacizumab.
Over the years, cases of adverse reactions have been reported following treatment with the anti-VEGF bevacizumab apportioned in syringes. In particular, ocular effects, such as endophthalmitis and hemorrhage, have been reported in the literature, which some authors believe could be related to the presence of silicone oil droplets released from the syringes themselves. For this reason, this study also aims to compare any differences in the chemical and physical stability of the bevacizumab molecule stored both in syringes containing silicone and in syringes with a very low amount of silicone oil inside.
Materials and Methods: Seven Becton Dickinson™ syringes containing 0.6 ml of Vegzelma™ and 14 Zero Residual™ syringes (with minimal dead space and low-quantity silicone) containing 0.3 ml of Vegzelma™, were studied by the Department of Chemistry and Industrial Chemistry, University of Pisa, to analyze the degradation of the active ingredient and its excipients over time when stored away from light and at refrigerated temperature. Nuclear Magnetic Resonance (NMR) spectroscopy technique was used for this study.
Results and Discussion: The NMR spectral profiles of the syringe contents were unaltered when compared at days 0, 7, 14, 21, 28, 35, 42 and 49, demonstrating that the chemical stability of Vegzelma™ is maintained over time and is identical for the two types of syringes used for set-up ( BD™ or Zero Residual™), as long as they are stored at refrigerated temperature and protected from light.
Conclusions: From the results of this study, it can be stated that the biosimilar drug Vegzelma™, broken down in syringes according to the process validated by the AOUP Hospital Pharmacy Unit, is stable for 49 days stored at refrigerated temperature, and this allows us to be able to wait for the outcomes of the necessary microbiological tests, before administration to the patient.
In addition, since the Zero Residual™ syringe preparation turns out to be stable, because those have the dual advantages of minimizing drug waste due to the reduced dead space and containing very little silicone oil, it can be concluded that this type of syringe is preferred for the preparation of bevacizumab Vegzelma™ intravitreal syringes.
Oggetto di questa tesi è lo studio della stabilità chimico-fisica in siringa di Vegzelma™ (Celltrion Healthcare), uno dei più recenti farmaci biosimilari di bevacizumab usciti in commercio, costituito da un anticorpo monoclonale ad azione anti-VEGF approvato per la terapia antitumorale, ma che può essere prescritto dal medico oculista anche come uso off-label e a carico del SSN secondo la Legge 648/96, per la terapia della degenerazione maculare correlata all’età (AMD) e dell’edema maculare diabetico (DME).
Premessa: AMD e DME sono malattie che compromettono la vista e sono correlate alla senescenza e al diabete mellito. Da quasi vent’anni vengono trattate con anti-VEGF attraverso iniezioni all’interno del corpo vitreo oculare. Le siringhe intravitreali di bevacizumab non sono attualmente commercializzate in forma pre-riempita, ma devono essere allestite come preparazione galenica magistrale a partire dai flaconi per uso endovenoso presso i laboratori di Galenica delle Farmacie Ospedaliere, nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione dei Farmaci dell’edizione vigente della Farmacopea e secondo la Nota AIFA n. 98. Il processo di allestimento avviene sotto la supervisione del farmacista che è responsabile della qualità della preparazione farmaceutica che deve essere stabile nel tempo e priva di contaminazioni.
Obiettivo: Per le Aziende Sanitarie della Regione Toscana è disponibile un nuovo biosimilare di bevacizumab: Vegzelma™. Per questo si è reso necessario studiare la stabilità chimico-fisica nel tempo della preparazione del farmaco in siringa, al fine di validare il processo di allestimento presso il Polo di Galenica Clinica dell'U.O. Farmacia Ospedaliera dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) e quindi poter garantire ai pazienti afferenti all'U.O. Oculistica Universitaria e alla S.O.D. Chirurgia Oftalmica dell'AOUP, qualità e sicurezza della preparazione intravitreale di bevacizumab.
Negli anni sono stati segnalati dei casi di reazioni avverse in seguito al trattamento con l'anti-VEGF bevacizumab ripartito in siringhe. In particolare, in letteratura sono riportati degli effetti oculari, quali endoftalmiti ed emorragie, che secondo alcuni autori potrebbero essere correlati alla presenza di goccioline di olio di silicone rilasciate dalle siringhe stesse. Per questo motivo questo studio intende anche confrontare le eventuali differenze di stabilità chimico-fisica della molecola di bevacizumab conservata sia in siringhe contenenti silicone che in siringhe con una bassissima quantità di olio di silicone all'interno.
Materiali e metodi: sono state studiate dal Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa, 7 siringhe Becton Dickinson™ contenenti 0,6 ml di Vegzelma™ e 14 siringhe Zero Residual™ (con minimo spazio morto e Low-silicone) contenenti 0,3 ml di Vegzelma™, per analizzare la degradazione del principio attivo e dei suoi eccipienti nel tempo, quando conservati al riparo dalla luce e a temperatura refrigerata. Per questo studio è stata utilizzata la tecnica della Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR).
Risultati e Discussione: I profili spettrali NMR del contenuto delle siringhe sono risultati inalterati, quando confrontati ai giorni 0, 7, 14, 21, 28, 35, 42 e 49, dimostrando che la stabilità chimica di Vegzelma™ si mantiene nel tempo ed è identica per le due tipologie di siringhe utilizzate per l'allestimento (BD™ o Zero Residual™), purché conservate a temperatura refrigerata e al riparo dalla luce.
Conclusioni: Dai risultati di questo studio, si può affermare che il farmaco biosimilare Vegzelma™, ripartito in siringhe secondo il processo validato dall'U.O. Farmacia Ospedaliera dell'AOUP, è stabile per 49 giorni conservato a temperatura refrigerata, ciò permette di poter attendere gli esiti dei test microbiologici necessari, prima della somministrazione al paziente.
Inoltre, poiché risulta stabile la preparazione in siringa Zero Residual™, che ha il duplice vantaggio di minimizzare lo spreco di farmaco, grazie al ridotto spazio morto e di contenere pochissimo olio di silicone, si può concludere che questa tipologia di siringa è da preferire per la preparazione e somministrazione del bevacizumab Vegzelma™ per via intravitreale.
Abstract
The subject of this thesis is the study of the chemical-physical stability of intravitreal syringes containing Vegzelma™ (Celltrion Healthcare), one of the newest bevacizumab biosimilar drugs to come out on the market, consisting of a monoclonal anti-VEGF-acting antibody approved for cancer therapy, but which can also be prescribed by ophthalmologists as an off-label use and paid for by the NHS according to Law 648/96, for the therapy of age-related macular degeneration (AMD) and diabetic macular edema (DME).
Background: AMD and DME are diseases that impair vision and are related to senescence and diabetes mellitus. For nearly two decades, they have been treated with anti-VEGF through injections within the ocular vitreous body. Intravitreal syringes of bevacizumab are not currently marketed in pre-filled form, but must be set up as a magistral galenic preparation from vials for intravenous use at the Galenic Laboratories of Hospital Pharmacies, in compliance with the Good Manufacturing Practices of the current edition of the Italian Pharmacopoeia and according to “Nota AIFA No. 98”. The preparation process takes place under the supervision of the pharmacist who is responsible for the quality of the pharmaceutical preparation, which must be stable over time and free of contamination.
Aim: A new biosimilar of bevacizumab, Vegzelma™, is available for the Health Authorities of the Tuscany Region. Therefore, it was necessary to study the chemical and physical stability over time of the preparation of the drug in syringe, in order to validate the preparation process at the Clinical Galenics Pole of the U.O. Hospital Pharmacy of the Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) and thus be able to guarantee to patients afferent to the U.O. University Ophthalmology and the S.O.D. Ophthalmic Surgery of the AOUP, quality and safety of the intravitreal preparation of bevacizumab.
Over the years, cases of adverse reactions have been reported following treatment with the anti-VEGF bevacizumab apportioned in syringes. In particular, ocular effects, such as endophthalmitis and hemorrhage, have been reported in the literature, which some authors believe could be related to the presence of silicone oil droplets released from the syringes themselves. For this reason, this study also aims to compare any differences in the chemical and physical stability of the bevacizumab molecule stored both in syringes containing silicone and in syringes with a very low amount of silicone oil inside.
Materials and Methods: Seven Becton Dickinson™ syringes containing 0.6 ml of Vegzelma™ and 14 Zero Residual™ syringes (with minimal dead space and low-quantity silicone) containing 0.3 ml of Vegzelma™, were studied by the Department of Chemistry and Industrial Chemistry, University of Pisa, to analyze the degradation of the active ingredient and its excipients over time when stored away from light and at refrigerated temperature. Nuclear Magnetic Resonance (NMR) spectroscopy technique was used for this study.
Results and Discussion: The NMR spectral profiles of the syringe contents were unaltered when compared at days 0, 7, 14, 21, 28, 35, 42 and 49, demonstrating that the chemical stability of Vegzelma™ is maintained over time and is identical for the two types of syringes used for set-up ( BD™ or Zero Residual™), as long as they are stored at refrigerated temperature and protected from light.
Conclusions: From the results of this study, it can be stated that the biosimilar drug Vegzelma™, broken down in syringes according to the process validated by the AOUP Hospital Pharmacy Unit, is stable for 49 days stored at refrigerated temperature, and this allows us to be able to wait for the outcomes of the necessary microbiological tests, before administration to the patient.
In addition, since the Zero Residual™ syringe preparation turns out to be stable, because those have the dual advantages of minimizing drug waste due to the reduced dead space and containing very little silicone oil, it can be concluded that this type of syringe is preferred for the preparation of bevacizumab Vegzelma™ intravitreal syringes.
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