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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05072022-113028


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ZECCHINI, ANDREA
URN
etd-05072022-113028
Titolo
Disturbi del sonno nei bambini prescolari con Disturbo dello Spettro Autistico: studio sperimentale.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Calderoni, Sara
Parole chiave
  • asd
  • disturbi del sonno
  • bambini prescolari
  • problemi comportamentali
Data inizio appello
24/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/05/2092
Riassunto
Background: I problemi del sonno sono molto comuni nei bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD), ed hanno un grande impatto sulla loro vita.
Nonostante ciò, la letteratura attualmente disponibile sugli effetti di questi disturbi nei bambini più piccoli è limitata.
Obbiettivo: La seguente trattazione si pone l’obbiettivo di analizzare eventuali correlazioni tra disturbi del sonno, gravità dei sintomi e problemi comportamentali nei bambini prescolari affetti da ASD. Per cui, dopo i capitoli introduttivi in cui saranno descritte le caratteristiche principali dell’ASD, dei disturbi del sonno, e delle comorbilità tra queste due entità cliniche, verranno presentati i risultati dello studio da noi condotto su bambini prescolari afferiti all’Unità Operativa 3 dell’IRCCS Stella Maris.
Metodo: Per lo studio in questione è stato raccolto un campione di 163 bambini con ASD di età compresa tra 1 e 5 anni e mezzo, i quali sono stati divisi in good sleepers (buoni dormitori) e poor sleepers (cattivi dormitori) in base al punteggio totalizzato al CSHQ, compilato dai rispettivi genitori. Confrontando i due gruppi, abbiamo cercato possibili correlazioni tra disturbi del sonno e sintomi core dell’ASD, funzioni adattive e cognitive, e problemi comportamentali, valutati attraverso diversi tool e questionari standardizzati.
Risultati e conclusioni: Dal confronto tra i due gruppi emerge che i poor sleepers hanno effettivamente più problemi comportamentali rispetto ai good sleepers. Inoltre, punteggi elevati al CSHQ correlano con un aumento dei problemi d’ansia, di attenzione/iperattività, problemi affettivi e oppositivo-provocatori.
I poor sleepers hanno inoltre una probabilità 4 volte superiore ai good sleepers di avere un disturbo aggiuntivo all’ASD. Va infine sottolineato che non si sono osservate correlazioni tra i punteggi al CSHQ ed età, QI e severità dei sintomi di ASD.
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