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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05072020-164336


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COMUNE COMPAGNONI, LAURA ANNA SETTIMIA
URN
etd-05072020-164336
Titolo
Perché parlare del Piano Funk? Un contributo alla ricostruzione storica e alla riflessione critica
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Cini, Marco
Parole chiave
  • Piano Funk
Data inizio appello
29/06/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La tesi si propone di offrire un quadro riassuntivo dei problemi economici e monetari affrontati dalla dirigenza nazista nell'arco di tempo compreso tra la fine degli anni ’30 e il 1942, e delle soluzioni che essa adottò per far fronte alle difficoltà del proprio sistema economico e alla riorganizzazione economica e monetaria del continente, una volta che ne ebbe realizzata la conquista. Delle modalità di tale governo del paese e dell’Europa si torna infatti a parlare oggi o per criticare le dinamiche autoritarie e egemoniche che l’hanno contraddistinto o per prendere a modello determinati strumenti finanziari.
Mettendo a fuoco i nessi tra le scelte economiche e quelle politiche del regime nazista, si delineano le principali questioni che caratterizzarono quel contesto storico, i presupposti teorici che, a grandi linee, ispirarono le politiche delle autorità economiche del Reich, il dibattito interno tra i diversi centri di ricerca e gli organismi creati ad hoc o tradizionali, incaricati dal regime di definire la programmazione economica e monetaria.
Si passa quindi ad analizzare il Piano Funk del luglio 1940, in cui il Ministro dell’Economia e Presidente della Reichsbank, illustra al pubblico interno e internazionale la strategia di massima che il regime intende seguire per dare un Nuovo Ordine economico al Grande Spazio europeo, che stava rapidamente prendendo forma a seguito degli eventi bellici.
Si esaminano poi gli eventi e il dibattito relativo alla realizzazione dei contenuti del Piano, quindi si descrivono le difficoltà inerenti alla situazione che si viene a creare con la trasformazione della guerra in guerra totale. La scelta di concludere l’analisi con l’aggressione alla Russia e gli avvenimenti immediatamente successivi scaturisce dalla valutazione che le questioni della fase seguente ineriscono a un contesto definito da logiche diverse, in cui la sfida della riorganizzazione del «Groβraum» diventa meno importante rispetto alle esigenze del conflitto, che ha ormai assunto dimensione mondiale.
Infine si riassumono le scelte di politica economica e monetaria a cui oggi si fa talora riferimento, esaminandole alla luce delle condizioni che le hanno rese possibili e delle conseguenze che hanno contribuito a provocare. In particolare si sottolinea l’esistenza in quel contesto storico di un governo autoritario, che operava all’interno di uno «Stato precario», capace di far funzionare in modo complessivamente efficiente il sistema produttivo, svincolandolo tuttavia, per quanto possibile, dagli obblighi internazionali, ma contribuendo ad aggravare le tensioni mondiali, fino a rimanere irretito nei gangli di un conflitto che ne ha decretato la fine.
Allo scopo di offrire una puntuale documentazione si accludono in appendice tre discorsi di Walther Funk, con la relativa traduzione in italiano: oltre al discorso «Wirtschaftliche Neuordnung Europas» [Il Nuovo Ordine europeo] del 25 luglio 1940, in cui è contenuto il Piano, un estratto del discorso del 11 agosto 1940, tenuto a Kӧnisberg, in occasione della Ostmesse [Fiera d’Oriente] e l’intero discorso «Wirtschaftsordnung im Neuen Europa» [L’Ordine economico nella Nuova Europa], tenuto a Vienna, presso la «Südosteuropa – Gesellschaft» [Società dell’Europa Sudorientale], il 12 giugno 1941.
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