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Per poter pensare ad un possibile progresso umano è necessario agire sull’Educazione. I giovani sono il motore della società, pertanto lo Stato deve investire in primis sulla scuola, se intende progredire. Questa tesi individua alcuni principi necessari allo sviluppo umano osservando innanzitutto la pedagogia di educatori emblematici quali Milani, Montessori e Makiguchi. Analizzando poi il pensiero di alcuni filosofi postmoderni, fra cui Bauman e Sen, su problemi della cultura e dell'educazione, si scopre che per sanare la frattura tra progresso tecnologico e regressione civile occorre costruire una nuova consapevolezza sociale. Su questo fondo è analizzata la legislatura scolastica degli ultimi anni, passando in rassegna le riforme più recenti con un focus sulla legge 107/2015 (Buona Scuola). Viene criticata l’idea di scuola che riflette il cosiddetto modello del "capitale umano", ispirato alle dinamiche aziendali, immaginando una scuola strutturata come una palestra di crescita umana e democrazia.