Tesi etd-05072018-230225 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CARNEGLIA, CECILIA
URN
etd-05072018-230225
Titolo
La regolamentazione dell'offerta nel nuovo Codice dei contratti pubblici. Tra disciplina del mercato e diritto di impresa
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Passalacqua, Michela
Parole chiave
- appalti pubblici
- criteri di aggiudicazione
- offerte anomale
- operatori economici
- Stazioni Appaltanti
Data inizio appello
06/06/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente trattazione si propone di analizzare i punti salienti della disciplina attualmente vigente in materia di offerta nelle gare pubbliche di appalto.
A seguito della recente riforma – che ha preso le mosse dalle Direttive europee del 2014 ed ha condotto, a livello nazionale, all'adozione del nuovo Codice appalti – sono state introdotte, a fianco dei tradizionali obiettivi di corretta regolamentazione dei rapporti tra Pubbliche Amministrazioni e private imprese fornitrici, nuove ed ulteriori finalità, di carattere ambientale e sociale, in un’inedita logica di inclusione ed eco-sostenibilità.
Il fattore “offerta”, in quanto punto di raccordo tra ciò che le Stazioni Appaltanti richiedono e le soluzioni che gli operatori economici sono in grado di proporre, si rivela strumento fondamentale per il perseguimento di queste ultime, nonché per cogliere appieno i tratti innovativi delle disposizioni da ultimo elaborate.
Al centro della disamina sono pertanto collocate le principali novità che hanno interessato l'istituto dell'offerta. Il riferimento è rivolto, segnatamente, al rinnovato significato riconosciuto al criterio dell’“offerta economicamente più vantaggiosa”, nelle sue sfaccettature di rapporto qualità/prezzo e costo del ciclo vita; alle disposizioni, strettamente tecniche, inerenti i criteri di valutazione e la loro relativa ponderazione; infine, alla neo-introdotta non predeterminabilità delle modalità di individuazione dell’anomalia e alla tutela del principio del contraddittorio nel procedimento di verifica, con il correlato divieto di esclusione automatica.
A seguito della recente riforma – che ha preso le mosse dalle Direttive europee del 2014 ed ha condotto, a livello nazionale, all'adozione del nuovo Codice appalti – sono state introdotte, a fianco dei tradizionali obiettivi di corretta regolamentazione dei rapporti tra Pubbliche Amministrazioni e private imprese fornitrici, nuove ed ulteriori finalità, di carattere ambientale e sociale, in un’inedita logica di inclusione ed eco-sostenibilità.
Il fattore “offerta”, in quanto punto di raccordo tra ciò che le Stazioni Appaltanti richiedono e le soluzioni che gli operatori economici sono in grado di proporre, si rivela strumento fondamentale per il perseguimento di queste ultime, nonché per cogliere appieno i tratti innovativi delle disposizioni da ultimo elaborate.
Al centro della disamina sono pertanto collocate le principali novità che hanno interessato l'istituto dell'offerta. Il riferimento è rivolto, segnatamente, al rinnovato significato riconosciuto al criterio dell’“offerta economicamente più vantaggiosa”, nelle sue sfaccettature di rapporto qualità/prezzo e costo del ciclo vita; alle disposizioni, strettamente tecniche, inerenti i criteri di valutazione e la loro relativa ponderazione; infine, alla neo-introdotta non predeterminabilità delle modalità di individuazione dell’anomalia e alla tutela del principio del contraddittorio nel procedimento di verifica, con il correlato divieto di esclusione automatica.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi_definitivo.pdf | 2.41 Mb |
Contatta l’autore |