Thesis etd-05072015-123247 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
NASINI, FRANCESCO
URN
etd-05072015-123247
Thesis title
TECNICHE "BLEB LESS" NELLA CHIRURGIA DEL GLAUCOMA. EFFICACIA E SICUREZZA DI HYDRUS MICROSTENT
Department
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Course of study
OFTALMOLOGIA
Supervisors
relatore Prof. Nardi, Marco
Keywords
- chirurgia angolare
- chirurgia del glaucoma
- glaucoma
- hydrus
- migs
Graduation session start date
28/05/2015
Availability
Withheld
Release date
28/05/2085
Summary
La chirurgia del glaucoma per decenni è rimasta confinata essenzialmente agli interventi filtranti classici e alle loro varianti. Questi, pur rappresentando tuttora il gold standard nel trattamento chirurgico di questa patologia sono soggetti ad una quota non trascurabile di complicanze e fallimenti, legati principalmente alla fibrosi ed alla chiusura della bozza congiuntivale dalla cui formazione dipende il successo di questi interventi.
Ciò ha portato alla ricerca ed allo sviluppo di nuove tecniche chirurgiche “bleb less”, meno invasive, che non prevedono la formazione di una bozza filtrante.
Nell’ambito di queste procedure, Hydrus microstent, il dispositivo oggetto di questo studio, aumenta il deflusso dell’umor acqueo bypassando il trabecolato corneo-sclerale, dilatando il canale di Schlemm e permettendo un migliore accesso dell’acqueo ai canali collettori.
I risultati dello studio oggetto di questa tesi hanno dimostrato una buona efficacia in termini di riduzione della pressione intraoculare ed hanno evidenziato una notevole diminuzione del numero dei farmaci antiglaucomatosi utilizzati dai pazienti.
In questo studio 41 occhi affetti da glaucoma ad angolo aperto e cataratta sono stati sottoposti a facoemulsificazione con impianto di lente intraoculare ed inserimento di Hydrus microstent nella stessa sessione chirurgica. Al termine dei 12 mesi di follow up la percentuale di successo, inteso come riduzione della pressione intraoculare (IOP) sotto i 21 mmHg con o senza aggiunta di farmaci, è dell’ 85.37 % (35 occhi).
Dopo l’operazione la IOP è passata dai valori medi preoperatori di 18.68±3.44 (alla visita di screening) e di 27.33±4.32 (dopo wash-out) al valore medio di 15.9±3.24 ottenuto a 12 mesi dall’intervento.
Il numero medio di farmaci ipotonizzanti è sceso di 1.58 passando dal valore preoperatorio di 2.32±1.08 al valore postoperatorio di 0.74±0.87 a distanza di 1 anno. La BCVA è passata da 6/10±1.40 ( range 2-10 ) a 9,06±1,88 a 1 anno. I dati in nostro possesso sui campi visivi di questi pazienti hanno mostrato una riduzione della progressione della malattia. Le complicanze registrate sia nel gruppo andato incontro a successo che in quello andato incontro a fallimento non sono risultate di grave entità e solo in un occhio è stato necessario ricorrere ad intervento di chirurgia filtrante tradizionale.
I risultati ottenuti in termini di efficacia e sicurezza in questo studio sono pertanto molto incoraggianti ma ulteriori studi futuri saranno necessari per convalidare quanto riscontrato.
Ciò ha portato alla ricerca ed allo sviluppo di nuove tecniche chirurgiche “bleb less”, meno invasive, che non prevedono la formazione di una bozza filtrante.
Nell’ambito di queste procedure, Hydrus microstent, il dispositivo oggetto di questo studio, aumenta il deflusso dell’umor acqueo bypassando il trabecolato corneo-sclerale, dilatando il canale di Schlemm e permettendo un migliore accesso dell’acqueo ai canali collettori.
I risultati dello studio oggetto di questa tesi hanno dimostrato una buona efficacia in termini di riduzione della pressione intraoculare ed hanno evidenziato una notevole diminuzione del numero dei farmaci antiglaucomatosi utilizzati dai pazienti.
In questo studio 41 occhi affetti da glaucoma ad angolo aperto e cataratta sono stati sottoposti a facoemulsificazione con impianto di lente intraoculare ed inserimento di Hydrus microstent nella stessa sessione chirurgica. Al termine dei 12 mesi di follow up la percentuale di successo, inteso come riduzione della pressione intraoculare (IOP) sotto i 21 mmHg con o senza aggiunta di farmaci, è dell’ 85.37 % (35 occhi).
Dopo l’operazione la IOP è passata dai valori medi preoperatori di 18.68±3.44 (alla visita di screening) e di 27.33±4.32 (dopo wash-out) al valore medio di 15.9±3.24 ottenuto a 12 mesi dall’intervento.
Il numero medio di farmaci ipotonizzanti è sceso di 1.58 passando dal valore preoperatorio di 2.32±1.08 al valore postoperatorio di 0.74±0.87 a distanza di 1 anno. La BCVA è passata da 6/10±1.40 ( range 2-10 ) a 9,06±1,88 a 1 anno. I dati in nostro possesso sui campi visivi di questi pazienti hanno mostrato una riduzione della progressione della malattia. Le complicanze registrate sia nel gruppo andato incontro a successo che in quello andato incontro a fallimento non sono risultate di grave entità e solo in un occhio è stato necessario ricorrere ad intervento di chirurgia filtrante tradizionale.
I risultati ottenuti in termini di efficacia e sicurezza in questo studio sono pertanto molto incoraggianti ma ulteriori studi futuri saranno necessari per convalidare quanto riscontrato.
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