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• fenomenologia
• Hegel
• Husserl
• intersoggettività
• Merleau-Ponty
• relazione
• soggettività

L’intento della tesi è quello di creare un percorso tematico che si concentri sul rapporto che intercorre tra un corpo vivo e l’altro da sé attraverso il pensiero di Hegel, Husserl e Merleau-Ponty. Per fare ciò nel primo capitolo mi occuperò di analizzare il concetto filosofico di corpo, mostrandone l’ambiguità per soffermarmi successivamente sul concetto di corpo vivo affrontato nel pensiero di Husserl e di Merleau-Ponty. Dato che l’intento della tesi è quello di mostrare le modalità di relazione che intercorrono tra il corpo vivo e un altro da sé, dovrò non solo porre, ma vedere anche come si costituisca la relazione tra il corpo e il suo ambiente. Questo sarà l’argomento del secondo capitolo che avrà come tema l’abitudine in cui vedremo proprio il formarsi della dicotomia corpo-mondo. Una volta posta questa dicotomia, avremo un corpo vivo in relazione al suo ambiente circostante. Inserito, quindi, il corpo vivo nel mondo, potrò soffermarmi sulle molteplici relazioni che intercorrono e sussistono tra dei corpi vivi e varie forme di alterità.
In questo contesto affronteremo varie questioni tra cui: la modalità inconsapevole di relazione negli animali attraverso il processo di assimilazione in Hegel, il tema del desiderio e del riconoscimento nell’autocoscienza hegeliana in cui per la prima volta si configura l’esperienza di un soggetto-altro. Attraverso l’esperienza dell’Altro mostrerò come in Hegel non si possa parlare di relazione intersoggettiva almeno a livello dell’autocoscienza e mostrerò anche come la relazione con l’alterità nella fenomenologia husserliana sia un tema controverso. Infatti Husserl da un lato sembra mostrare quanto l’intersoggettività sia costitutiva del mondo interpersonale fatto di intrecci e di relazioni, ma dall’altro mostra quanto sia complesso cogliere un altro corpo vivo. Attraverso Merleau-Ponty mostrerò come il ripensamento del concetto di corpo vivo, grazie alla fenomenologia husserliana, abbia creato una potente “arma” contro il pensiero dicotomico che caratterizza la filosofia occidentale. Il corpo in quanto concetto ambiguo contiene in sé delle dicotomie che la fenomenologia di Merleau-Ponty è riuscita ad affrontare ed a superare: essere contemporaneamente mente e corpo, soggetto ed oggetto etc... Attraverso il superamento di questa contraddizione, si vedrà come ripartire dal corpo permetta non solo di acquisire nuovamente un contatto con esso, scoprendoci dunque come soggetti incarnati, ma che ci consenta anche di acquisire un nuovo sguardo sul mondo che ci apparirà nella sua profondità. Attraverso il corpo un soggetto incarnato scopre una realtà fatta da corpi che si relazionano e si mescolano continuamente, così da creare prospettive mutevoli. Ecco perché partire dal corpo: attraverso di esso si mostra l’inconsistenza della dicotomia. Il corpo diviene quell’elemento di superficie che evidenzia la profondità dell’Essere. Se in esso le contraddizioni e le dicotomie possono coesistere, allora di riflesso tutte le altre dicotomie si dissolvono: L’essere contiene in sé il suo negativo. Non c’è più un’opposizione tra parti, ma piuttosto una coesistenza degli opposti; non sussiste più un pensiero che divide, ma un pensiero che unisce pur mantenendo le differenze. Le dicotomie poste in precedenza corpo-mondo, Io-altro ect... si dissolvono in una realtà fatta di corpi che contengono in sé il loro opposto.