Tesi etd-05062020-200755 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MANAI, STEFANO
URN
etd-05062020-200755
Titolo
Sindrome degli spasmi infantili: differenze di diagnosi, management e trattamento tra Italia e Turchia.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
correlatore Dott. Orsini, Alessandro
correlatore Dott. Orsini, Alessandro
Parole chiave
- ipsaritmia
- sindrome degli spasmi infantili
- sindrome di west
- spasmi
Data inizio appello
09/06/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/06/2090
Riassunto
Riassunto analitico
Introduzione
La Sindrome degli Spasmi Infantili,è un rara e severa forma di epilessia che colpisce selettivamente bambini di età compresa tra 3 e 12 mesi e che è caratterizzata dalla triade, spasmi, tracciato elettroencefalografico ipsaritmico e ritardo di sviluppo psicomotorio.
L’eziologia nella sindrome degli spasmi infantili nella maggior parte dei casi (circa il 70%-80%), è data da malformazioni a livello cerebrale , anomalie genetiche (trisomia 21 o ad esempio mutazioni dei geni ARX o CDKL5), disturbi metabolici o una sofferenza ipossico ischemica pre-perinatale.
Circa il 10% può essere di origine idiopatica, con uno sviluppo normale fino all’apparizione dei primi spasmi e di solito da parte di questi soggetti c’è una buona risposta alla terapia.
Infine, il restante 10% è di origine criptogenica.
Si sottolinea inoltre che le recenti tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (NGS, Next Generation Sequencing), hanno consentito di analizzare contemporaneamente, con tempi e costi contenuti, ampi pannelli di geni che sono stati messi in correlazione con epilessia.
La terapia, nonostante l’indubbia efficacia di alcuni farmaci come l’ACTH, i corticosteroidi, la vigabatrina è ancora controversa per quanto riguarda il meccanismo di azione, le dosi e il farmaco di prima scelta da utilizzare.
Materiali e metodi
Il presente lavoro costituisce uno studio retrospettivo osservazionale effettuato su pazienti in età evolutiva affetti da sindrome degli spasmi infantili.
Lo scopo di tale studio è quello di far emergere eventuali differenze di diagnosi e trattamento tra Turchia ed Italia, comparando il percorso clinico dei pazienti e la loro risposta alla terapia.
Nella prima parte del lavoro verranno quindi illustrate le generalità sulle epilessie, seguite da una breve illustrazione delle tecniche citogenetiche, tecniche di sequenziamento e delle novità apportate con la tecnologia NGS.
Nella seconda parte, incentrata invece sullo studio effettuato, verranno descritte le caratteristiche dei pazienti inclusi nel campione, illustrate le differenze di diagnosi e trattamento tra i pazienti Italiani e Turchi, successivamente riportati e discussi i risultati ottenuti.
Risultati
Un differenza significativa tra i due campioni la ritroviamo nella consanguineità che risulta essere del 7% nei pazienti Italiani rispetto al 41% dei pazienti Turchi, molto probabilmente anche in conseguenza di questo i pazienti Turchi sono risultati più farmaco resistenti e sostanzialmente più gravi.
Il campione Turco risulta essere farmacoresistente nel 75% dei casi rispetto al 22% del campione Italiano, questa forte discrepanza in termini di percentuale può essere data a causa di un uso improprio di farmaci o di forme genetiche più gravi.
La differenza di utilizzo in termini di percentuale dell’acido valproico (52% nei pazienti Italiani e 0% nei pazienti Turchi) può essere attribuita al fatto che negli USA l’indicazione dell’ FDA è di utilizzarlo almeno sopra i 2 anni, in Italia come pratica clinica spesso viene utilizzato anche in pazienti più piccoli. Probabilmente in Turchia viene usato al posto dell’Acido Valproico il Levetiracetam, utilizzato solamente nel 7,40% dei pazienti Italiani. I pazienti Italiani inoltre usano maggiormente la Vigabatrina e meno l'ACTH rispetto ai pazienti Turchi.
Conclusioni
I due paesi non sono molto dissimili come caratteristiche demografiche e diagnostica strumentale effettuata, una differenza significativa è risultata nella consanguineità (maggiormente presente nella casistica Turca).
Inoltre i pazienti italiani utilizzano maggiormente pannelli genici di NGS rispetto a quelli turchi. Questo molto probabilmente per un maggior investimento del SSN pubblico che si traduce nella possibilità di terapia di precisione (terapia genica).
Introduzione
La Sindrome degli Spasmi Infantili,è un rara e severa forma di epilessia che colpisce selettivamente bambini di età compresa tra 3 e 12 mesi e che è caratterizzata dalla triade, spasmi, tracciato elettroencefalografico ipsaritmico e ritardo di sviluppo psicomotorio.
L’eziologia nella sindrome degli spasmi infantili nella maggior parte dei casi (circa il 70%-80%), è data da malformazioni a livello cerebrale , anomalie genetiche (trisomia 21 o ad esempio mutazioni dei geni ARX o CDKL5), disturbi metabolici o una sofferenza ipossico ischemica pre-perinatale.
Circa il 10% può essere di origine idiopatica, con uno sviluppo normale fino all’apparizione dei primi spasmi e di solito da parte di questi soggetti c’è una buona risposta alla terapia.
Infine, il restante 10% è di origine criptogenica.
Si sottolinea inoltre che le recenti tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (NGS, Next Generation Sequencing), hanno consentito di analizzare contemporaneamente, con tempi e costi contenuti, ampi pannelli di geni che sono stati messi in correlazione con epilessia.
La terapia, nonostante l’indubbia efficacia di alcuni farmaci come l’ACTH, i corticosteroidi, la vigabatrina è ancora controversa per quanto riguarda il meccanismo di azione, le dosi e il farmaco di prima scelta da utilizzare.
Materiali e metodi
Il presente lavoro costituisce uno studio retrospettivo osservazionale effettuato su pazienti in età evolutiva affetti da sindrome degli spasmi infantili.
Lo scopo di tale studio è quello di far emergere eventuali differenze di diagnosi e trattamento tra Turchia ed Italia, comparando il percorso clinico dei pazienti e la loro risposta alla terapia.
Nella prima parte del lavoro verranno quindi illustrate le generalità sulle epilessie, seguite da una breve illustrazione delle tecniche citogenetiche, tecniche di sequenziamento e delle novità apportate con la tecnologia NGS.
Nella seconda parte, incentrata invece sullo studio effettuato, verranno descritte le caratteristiche dei pazienti inclusi nel campione, illustrate le differenze di diagnosi e trattamento tra i pazienti Italiani e Turchi, successivamente riportati e discussi i risultati ottenuti.
Risultati
Un differenza significativa tra i due campioni la ritroviamo nella consanguineità che risulta essere del 7% nei pazienti Italiani rispetto al 41% dei pazienti Turchi, molto probabilmente anche in conseguenza di questo i pazienti Turchi sono risultati più farmaco resistenti e sostanzialmente più gravi.
Il campione Turco risulta essere farmacoresistente nel 75% dei casi rispetto al 22% del campione Italiano, questa forte discrepanza in termini di percentuale può essere data a causa di un uso improprio di farmaci o di forme genetiche più gravi.
La differenza di utilizzo in termini di percentuale dell’acido valproico (52% nei pazienti Italiani e 0% nei pazienti Turchi) può essere attribuita al fatto che negli USA l’indicazione dell’ FDA è di utilizzarlo almeno sopra i 2 anni, in Italia come pratica clinica spesso viene utilizzato anche in pazienti più piccoli. Probabilmente in Turchia viene usato al posto dell’Acido Valproico il Levetiracetam, utilizzato solamente nel 7,40% dei pazienti Italiani. I pazienti Italiani inoltre usano maggiormente la Vigabatrina e meno l'ACTH rispetto ai pazienti Turchi.
Conclusioni
I due paesi non sono molto dissimili come caratteristiche demografiche e diagnostica strumentale effettuata, una differenza significativa è risultata nella consanguineità (maggiormente presente nella casistica Turca).
Inoltre i pazienti italiani utilizzano maggiormente pannelli genici di NGS rispetto a quelli turchi. Questo molto probabilmente per un maggior investimento del SSN pubblico che si traduce nella possibilità di terapia di precisione (terapia genica).
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