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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05062020-191236


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GALLI, GABRIELE
URN
etd-05062020-191236
Titolo
Il c.d. mercato dei dati personali. Analisi, limiti e possibili sviluppi.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Poletti, Dianora
Parole chiave
  • controprestazione
  • data protection
  • tutela del consumatore
  • contratto
  • proprietà
  • consenso
  • data governance
  • privacy
  • gdpr
  • dato personale
  • direttiva 770/2019
  • offerta servizi online
Data inizio appello
29/05/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il presente elaborato analizza il tema della “commercializzazione” del dato personale in una prospettiva di mercato alla luce del Regolamento europeo (GDPR) e delle Direttive europee 770/2019 e 2161/2019, nonché delle recenti pronunce della giurisprudenza nazionale, civile e amministrativa. Il punto di partenza dell’indagine è suggerito dall’analisi della prassi che vede il crescente diffondersi di operazioni commerciali consistenti nell’offerta di servizi la cui erogazione è subordinata alla prestazione del consenso al trattamento dei dati dell’utente (c.d. operazioni di tying). La Corte di Cassazione Civile n.17278 del 2018, che per prima si è pronunciata sulla questione non stabilisce in merito un divieto assoluto ma ammette tale prassi quando siano soddisfatte precise condizioni. Questa sentenza ha sollevato in dottrina un acceso dibattito che si riconnette a quello, peraltro già avanzato in precedenza da alcuni studiosi della materia, sulla natura autorizzatoria o dispositiva del consenso al trattamento. L’analisi della dottrina più recente in materia di commercializzazione dei dati personali vede contrapporsi coloro che sostengono la non alienabilità del dato personale sulla base della diffusa concezione della indisponibilità della privacy quale diritto della personalità e coloro che invece, sulla base del GDPR e soprattutto della Direttiva 770/2019, a cui si aggiunge la recentissima sentenza del T.A.R. Lazio n.261 del 2020, considerano il dato personale come un bene scambiabile e dotato di preciso valore economico. Lo scopo della presente indagine è dunque quello di analizzare il fenomeno descritto da una diversa prospettiva che, consapevole delle potenzialità della tecnologia e del suo crescente utilizzo, si interroghi sul modello più efficace di governance del dato, tenendo presente che la tutela della persona riveste una posizione di centrale importanza nell’ambito della fiorente economia digitale e in quello che viene definito “mercato dei dati personali”.
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