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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05052024-180252


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASCIANI, MARTINA
URN
etd-05052024-180252
Titolo
Un'esperienza didattica ai tempi del Covid. Il vissuto emotivo-esperenziale dei bambini della scuola primaria durante la pandemia.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Prof.ssa Incardona, Paola
Parole chiave
  • covid
  • dad
  • pandemia
  • psicocinetica
  • psicomotricità
Data inizio appello
22/05/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/05/2094
Riassunto
La tesi presenta la descrizione delle impostazioni didattiche e alcuni dati rilevati prima e durante la recente pandemia di Covid 19. L’attività, da me condotta, si è svolta presso la scuola primaria di Piegaio, facente parte dell’Istituto comprensivo Giacomo Puccini di Pescaglia ed ha coinvolto gli alunni delle classi 1ᵃ e 2ᵃ. L'esperienza può sicuramente definirsi per me “unica”, nella sua portata, e non certo priva di criticità seppure portatrice di inaspettati elementi di tipo psicologico che si possono definire “non del tutto negativi” negli alunni più piccoli. Se è vero che il Covid ci ha fatto soffrire tanto, dal punto di vista dell’esperienza comune sui vari ambiti sociali (colti alla sprovvista da un’emergenza così terribile e marcata), sul piano affettivo-emozionale, parallelamente al senso di isolamento da tutti vissuto, in un ambito familiare ristretto, l’affiancamento del bambino durante alcune attività che hanno coinvolto anche i genitori ha rappresentato l’esperienza di cui inaspettatamente tutti porteranno un caro ricordo.
Tra le criticità emerse va sicuramente segnalata la difficoltà di connettività alla rete di alcuni bambini, la carenza di una preparazione pregressa adeguata allo svolgimento della DAD, ma soprattutto la disponibilità di spazi casalinghi non sempre adeguati per lo svolgimento di una didattica che richiede ampi e liberi movimenti come quelli per l’orientamento spazio-temporale. Sempre fra le criticità rilevate va sottolineata la difficoltà dei genitori a ritrovare una disponibilità di tempi lunghi per i giochi da condividere talvolta con i propri bambini nella didattica a distanza.
Tra i fattori positivi, personalmente conservo il ricordo dell’affetto ricevuto dai genitori e dai bambini che interiormente, senza saperlo, mi spronavano e mi rassicuravano di aver superato il mio iniziale timore di non poter garantire una proficua continuità didattica.

Nella tesi vengono riportate alcune lezioni svolte subito prima della pandemia, con la didattica in presenza, impostate secondo la psicomotricità e la psicocinetica del Dottor J. Le Boulch, nei locali attrezzati e negli spazi disponibili della scuola.

L’ultima parte della tesi riporta le lezioni condotte invece durante la pandemia, quindi successivamente alle disposizioni ministeriali di adeguamento in DAD. Anche in questa parte dell’anno sc. elemento guida è stato rappresentato dalla ricerca e organizzazione di situazioni esperienziali condotte con la metodologia di J. Le Boulch, ma notevole è stato l’impegno ad organizzare una comunicazione con i bambini improntata non solo ad un’ espressione di tipo verbale, ma soprattutto realizzata con materiale multimediale capace di adescare la loro attenzione, le capacità organizzative (seppur ancora latenti) la creatività, la capacità manuale fine. In tale contesto aver dovuto affrontare le esperienze di motricità in un ambiente dove gli attrezzi erano costituiti da materiale di recupero rintracciato in casa ci ha portato ad una metodologia creativa (che per certi versi ricorda quella Agazziana) in cui tutti gli oggetti vicino al bambino potevano contribuire ad un’esperienza didattica attraverso il gioco. È questo recupero occasionale, questa costruzione manuale del bambino e della mamma che calati nell’esperienza della psicomotricità e psicocinetica di Le Boulch, si sono arricchiti di elementi che hanno condotto questi piccoli alunni al vissuto psicocinetico e psicoesperenziale del bambino in una cornice familiare.
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