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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05052024-094753


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
AMBROGINI, CHIARA
URN
etd-05052024-094753
Titolo
Duloxetina: una strategia promettente per il dolore neuropatico diabetico e oncologico
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Martelli, Alma
Parole chiave
  • dolore neuropatico
  • dolore neuropatico nei pazienti diabetici
  • dolore neuropatico nei pazienti oncologici
  • Duloxetina
  • Duloxetine
  • neuropathic pain
  • neuropathic pain in cancer patients
  • neuropathic pain in diabetic patients
Data inizio appello
22/05/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Duloxetina emerge per il suo profilo farmacologico, che va oltre la sfera antidepressiva, in quanto agisce inibendo la ricaptazione della serotonina e della noradrenalina, due neurotrasmettitori coinvolti nella trasmissione della sensazione dolorifica.  In particolar modo, si è dimostrata efficace nel trattamento del dolore neuropatico nei pazienti diabetici ed oncologici, soprattutto nel caso in cui ci sia un’intolleranza o una non responsività al trattamento con oppioidi e Pregabalin. La Duloxetina si contraddistingue dagli altri farmaci presenti in commercio ed approvati per tale patologia, come il Gabapentin e l'Amitriptilina, per il suo profilo di sicurezza e tollerabilitá in quanto non comporta effetti collaterali rilevanti. Viene somministrata per via orale sotto forma di compresse gastroresistenti, ad un dosaggio che va dai 30 ai 60 mg al giorno e la sua efficacia rimane invariata indipendentemente dal fatto che venga assunta a stomaco pieno o a stomaco vuoto. Gli studi clinici mostrano che
nel momento in cui viene co-somministrata la Rosuvastatina, si verifica un potenziamento dell’effetto antinocicettivo, grazie al sinergismo dei due farmaci, che consente di ridurre notevolmente la dose. Questa associazione, perciò, risulta essere migliore rispetto alla monoterapia. Sia la Duloxetina che il Pregabalin vengono considerati trattamenti di prima linea per il dolore neuropatico.  Tuttavia, la Duloxetina si è dimostrata maggiormente efficace nel ridurre il dolore neuropatico indotto da Oxalilplatino, mentre il Pregabalin nel ridurre il dolore neuropatico indotto da Paclitaxel. Per quanto riguarda invece la neuropatia diabetica dolorosa, entrambi i farmaci sembrano avere la stessa efficacia.

Duloxetine stands out for its pharmacological profile, which goes beyond the antidepressant sphere, as it acts by inhibiting the reuptake of serotonin and norepinephrine, two neurotransmitters involved in the transmission of pain sensations. In particular, it has proven effective in the treatment of neuropathic pain in diabetic and oncological patients, especially in cases where there is intolerance or non-responsiveness to treatment with opioids and Pregabalin. Duloxetine stands out from other drugs on the market and approved for this pathology, such as Gabapentin and Amitriptyline, for its safety and tolerability profile as it does not involve significant side effects. It is administered orally in the form of gastro-resistant tablets, at a dosage ranging from 30 to 60 mg per day and its effectiveness remains unchanged regardless of whether it is taken on a full or empty stomach. Clinical studies show that
when Rosuvastatin is co-administered, there is an enhancement of the antinociceptive effect, thanks to the synergism of the two drugs, which allows the dose to be significantly reduced. This association, therefore, appears to be better than monotherapy. Both Duloxetine and Pregabalin are considered first-line treatments for neuropathic pain. However, Duloxetine proved to be more effective in reducing neuropathic pain induced by Oxalylplatin, while Pregabalin in reducing neuropathic pain induced by Paclitaxel. However, as regards painful diabetic neuropathy, both drugs appear to have the same effectiveness.
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