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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05052023-132334


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
EL FADIL, EKRAM
URN
etd-05052023-132334
Titolo
Ottimizzazione di una formulazione oftalmica gelificante in situ a base di gomma gellano e arabinogalattano per il trattamento dell'occhio secco
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Chetoni, Patrizia
relatore Prof.ssa Tampucci, Silvia
Parole chiave
  • gellan gum
  • arabinogalactan
  • in situ gelling system
  • ocular delivery
  • rheology
Data inizio appello
24/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/05/2026
Riassunto
La scarsa biodisponibilità delle convenzionali formulazioni oftalmiche, dovuta al drenaggio oculare, ha portato alla ricerca di nuovi sistemi di delivery. I sistemi oftalmici gelificanti in situ rappresentano una promettente strategia per aumentare la permanenza del collirio sulla superficie oculare. In questo lavoro di tesi sono state preparate formulazioni a base di Gomma gellano e Arabinogalattano, gelificanti in situ a contatto con il fluido lacrimale artificiale, per il trattamento dell’occhio secco. Gli obiettivi perseguiti sono stati: l’ottimizzazione del metodo di preparazione delle formulazioni e l’individuazione della migliore combinazione polimerica e concentrazione ionica della soluzione tampone per produrre una più sostanziale transizione sol-gel a contatto con il fluido lacrimale artificiale. La Gomma gellano è in studio per la progettazione di sistemi gelificanti in situ, essendo capace di gelificare a contatto con i sali del fluido lacrimale. Studi recenti hanno dimostrato il potenziale uso dell’Arabinogalattano per trattare la secchezza oculare, in quanto possiede proprietà curative e mucoadesive che fanno aumentare la permanenza corneale del collirio. Per questo motivo, in questo lavoro di tesi, sono stati selezionati questi polimeri. La caratterizzazione delle formulazioni è consistita in analisi reologiche e di bagnabilità, sia prima che dopo diluizione con fluido lacrimale artificiale. Tramite calorimetria differenziale a scansione, sono state valutate eventuali alterazioni strutturali dei polimeri in funzione della temperatura e, con il Ferning test, è stata indagata la capacità delle formulazioni di assumere, dopo evaporazione della componente acquosa, una struttura simile a quella del fluido lacrimale essiccato.
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