Tesi etd-05052020-113048 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MUSCO, DAVIDE
URN
etd-05052020-113048
Titolo
Gestione e valorizzazione del Patrimonio Culturale: gli accordi con enti non profit
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Gioli, Antonella
Parole chiave
- accordi con le P.A.
- enti non profit
- patrimonio culturale
- riuso del patrimonio culturale
- terzo settore
- valorizzazione
Data inizio appello
01/06/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/06/2090
Riassunto
L’elaborato intende analizzare gli strumenti normativi adottati dalle Pubbliche Amministrazioni per la gestione e valorizzazione del patrimonio culturale immobile da parte di enti non profit.
L’elaborato prevede una prima sezione di inquadramento generale del tema. Vengono esposti i principali riferimenti storici e normativi che hanno condotto ad una inclusione degli enti non profit nella valorizzazione del patrimonio culturale. Segue l'analisi della disciplina del patrimonio culturale immobile di proprietà pubblica, oggetto del presente studio; vengono analizzati i criteri e le difficoltà riscontrate nella gestione, insieme alle ragioni che hanno condotto ad una progressiva inclusione degli enti non profit. Il tema della valorizzazione, in genere associato alla rifunzionalizzazione degli spazi, ha visto un crescente interesse pubblico negli ultimi anni.
Segue una disamina della classificazione e dei caratteri degli enti non profit, come disciplinati dal Codice del Terzo Settore. Vengono analizzati nello specifico: associazioni, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, fondazioni, enti filantropici, reti associative, società di mutuo soccorso, imprese sociali, cooperative sociali. Enti filantropici e fondazioni sono esclusi dall'oggetto specifico dell’elaborato. Vengono infine elencati e analizzati i principali strumenti finalizzati alla valorizzazione del Patrimonio Culturale immobile, adottati dalle Pubbliche Amministrazioni nei rapporti con gli enti non profit. Gli strumenti analizzati sono: Convenzione, Concessione (in uso-di servizi), Concessione di valorizzazione, Partenariato, Partenariato Speciale pubblico-privato.
Viene effettuata una rilevazione dei suddetti strumenti su scala nazionale: sono stati selezionati e classificati 40 casi studio. Segue un’analisi delle caratteristiche principali (tipo di ente pubblico proprietario dell’immobile, tipo di ente non profit gestore dell’immobile, natura dell’accordo).
Infine, viene effettuata l’analisi puntuale di tre casi studio, selezionati per distribuzione geografica, caratteristiche dell’ente non profit, forma dell’accordo. I casi presi in considerazione sono:
1. BERGAMO: EX MONASTERO DEL CARMINE – Comune di Bergamo- Cooperativa Teatro Tascabile Bergamo;
2. PISA, EX CHIESA DI SAN BERNARDO – Comune di Pisa- Associazione Cantiere San Bernardo;
3. CATANIA, EX MONASTERO DEI BENEDETTINI –Università di Catania- Associazione Officine Culturali;
Ogni scheda viene analizzata secondo il seguente schema: descrizione del Bene Culturale in oggetto; descrizione dell’ente proprietario; descrizione dell’ente non profit gestore; descrizione dell’accordo; descrizione delle attività svolte dall’ente non profit; analisi dell’accordo.
L’elaborato prevede una prima sezione di inquadramento generale del tema. Vengono esposti i principali riferimenti storici e normativi che hanno condotto ad una inclusione degli enti non profit nella valorizzazione del patrimonio culturale. Segue l'analisi della disciplina del patrimonio culturale immobile di proprietà pubblica, oggetto del presente studio; vengono analizzati i criteri e le difficoltà riscontrate nella gestione, insieme alle ragioni che hanno condotto ad una progressiva inclusione degli enti non profit. Il tema della valorizzazione, in genere associato alla rifunzionalizzazione degli spazi, ha visto un crescente interesse pubblico negli ultimi anni.
Segue una disamina della classificazione e dei caratteri degli enti non profit, come disciplinati dal Codice del Terzo Settore. Vengono analizzati nello specifico: associazioni, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, fondazioni, enti filantropici, reti associative, società di mutuo soccorso, imprese sociali, cooperative sociali. Enti filantropici e fondazioni sono esclusi dall'oggetto specifico dell’elaborato. Vengono infine elencati e analizzati i principali strumenti finalizzati alla valorizzazione del Patrimonio Culturale immobile, adottati dalle Pubbliche Amministrazioni nei rapporti con gli enti non profit. Gli strumenti analizzati sono: Convenzione, Concessione (in uso-di servizi), Concessione di valorizzazione, Partenariato, Partenariato Speciale pubblico-privato.
Viene effettuata una rilevazione dei suddetti strumenti su scala nazionale: sono stati selezionati e classificati 40 casi studio. Segue un’analisi delle caratteristiche principali (tipo di ente pubblico proprietario dell’immobile, tipo di ente non profit gestore dell’immobile, natura dell’accordo).
Infine, viene effettuata l’analisi puntuale di tre casi studio, selezionati per distribuzione geografica, caratteristiche dell’ente non profit, forma dell’accordo. I casi presi in considerazione sono:
1. BERGAMO: EX MONASTERO DEL CARMINE – Comune di Bergamo- Cooperativa Teatro Tascabile Bergamo;
2. PISA, EX CHIESA DI SAN BERNARDO – Comune di Pisa- Associazione Cantiere San Bernardo;
3. CATANIA, EX MONASTERO DEI BENEDETTINI –Università di Catania- Associazione Officine Culturali;
Ogni scheda viene analizzata secondo il seguente schema: descrizione del Bene Culturale in oggetto; descrizione dell’ente proprietario; descrizione dell’ente non profit gestore; descrizione dell’accordo; descrizione delle attività svolte dall’ente non profit; analisi dell’accordo.
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