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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05052015-191717


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
RIGHI, GABRIELE
URN
etd-05052015-191717
Titolo
Gravi cerebrolesioni acquisite in fase subacuta: relazione tra assetto ormonale, malnutrizione e comorbilità
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
Relatori
relatore Dott.ssa Carboncini, Maria Chiara
correlatore Prof. Rossi, Bruno
Parole chiave
  • subarachnoid hemorrhage
  • trauma cranico
  • severe acquired brain injury
  • riabilitazione
  • rehabilitation
  • neurorehabilitation
  • neuroriabilitazione
  • malnutrition
  • malnutrizione
  • hormone levels
  • Gravi cerebrolesioni acquisite
  • emorragia subaracnoidea
  • disordini della coscienza
  • disorder of consciousness
  • assetto ormonale
  • traumatic brain injury
Data inizio appello
21/05/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/05/2085
Riassunto
I pazienti con esiti di Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) sono frequentemente soggetti a sviluppare alterazioni Neuroendocrine, ipercatabolismo e malnutrizione proteico-calorica, condizioni che contribuiscono ciascuna al mantenimento dell’altra tramite meccanismi di retroazione negativa.
Nel presente studio sono stati valutati la funzionalità dell’ipofisi anteriore (mediante il dosaggio dei livelli circolanti di TSH, fT3, fT4, ACTH, cortisolo, GH, IGF-1, prolattina, FSH, LH, estradiolo, progesterone, testosterone) e indici nutrizionali (le concentrazioni plasmatiche di albumina, prealbumina, transferrina e proteina legante il retinolo) in un campione di 32 pazienti con esiti di GCA in fase subacuta (la distanza media dall’evento lesivo delle valutazioni era di 46 giorni) al momento del ricovero presso un reparto di riabilitazione intensiva intraospedaliera. E’ stata inoltre valutata l’incidenza di alcune complicanze secondarie (infezioni, interventi chirurgici, lesioni cutanee da pressione, parossismi neurovegetativi) in tali pazienti. E’ stata quindi effettuata un’analisi statistica della correlazione tra lo sviluppo di complicanze secondarie e i parametri ormonali e nutrizionali rilevati e della correlazione tra indici nutrizionali e ormoni.
L’analisi descrittiva delle valutazioni dello stato nutrizionale (che mostra l’alterazione di almeno un parametro nel 68% del campione) ha dato risultati analoghi ai dati presenti in letteratura; anche i risultati dell’analisi descrittiva sulle complicazioni secondarie a grave cerebrolesione prese in esame sono risultati in linea con la letteratura, in particolare per quanto riguarda l’incidenza di infezioni (65% del campione). Per quanto riguarda l’analisi descrittiva della valutazione delle alterazioni neuroendocrine, l’assetto ormonale è risultato nella maggior parte dei pazienti paragonabile a quello che si verifica in fase cronica (caratterizzato da bassi livelli di fT3 e IGF-1, ipercortisolemia con ACTH normale, ipogonadismo ipogonadotropo, iperprolattinemia) con un’incidenza che è risultata intermedia tra quella, più elevata, riportata in letteratura nella fase iperacuta e quella propria della fase cronica.
Per quanto riguarda invece i risultati dell’analisi statistica, è stata rilevata una correlazione tra livelli plasmatici di albumina e prealbumina e rischio di sviluppare infezioni, dato noto da tempo in letteratura, anche nei pazienti con esiti di grave cerebrolesione. E’ stata riscontrata una correlazione inversa tra livelli plasmatici di ACTH ed albumina, presumibilmente dovuta ad un esaurimento della riserva cortico-surrenalica in tali pazienti, caratterizzati da uno stato ipercatabolico avanzato e pertanto esposti ad altissimo rischio di malnutrizione. La correlazione dei livelli plasmatici di albumina con quelli di fT3 ed IGF-1, è invece più strettamente connessa con le reciproche interazioni tra alterazioni neuroendocrine e malnutrizione nei pazienti con esiti di grave cerebrolesione: albumina, fT3 e IGF-1 rappresentano infatti uno snodo centrale del circolo vizioso deficit di funzionalità ipofisaria-ipercatabolismo-malnutrizione.
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