Tesi etd-05052015-112108 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CUPIRAGGI, VIOLA SIMONA
URN
etd-05052015-112108
Titolo
La gestione della sepsi nel Dipartimento di Emergenza e Accettazione: il ruolo della Terapia Sub-Intensiva di Medicina d'Urgenza.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Santini, Massimo
Parole chiave
- sepsi
- terapia sub-intensiva
Data inizio appello
26/05/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La sepsi è un insieme di condizioni cliniche causate dalla risposta sistemica dell'organismo ad una infezione, che possono causare la disfunzione di uno o più organi (spesi severa) e condurre il paziente a morte.
Il medico di Pronto Soccorso si trova molto spesso a dover diagnosticare e gestire pazienti che presentano forme più o meno gravi di sepsi; la difficoltà maggiore sta nel fatto che la sepsi si presenta con sintomi talvolta sovrapposti a quelli di altre malattie e per questo non di rado viene scoperta in ritardo.
Negli ultimi anni, così come si è verificato per l'ictus e l'infarto miocardico, è stata riconosciuta l'importanza di una diagnosi precoce della sepsi per una altrettanto precoce terapia, documentando che il raggiungimento di precisi obiettivi emodinamici ne può influenzare positivamente la prognosi.
Una volta fatta la diagnosi e iniziato un trattamento aggressivo, il medico di Pronto Soccorso deve disporre il ricovero del paziente in un ambiente ad alta intensità di cura.
Oggi, accanto alle Terapie Intensive, il medico di Pronto Soccorso può contare, perlomeno negli ospedali più avanzati, sulle Terapie Sub-Intensive di Medicina d'Urgenza: qui, seguendo protocolli condivisi, basati sulle evidenze scientifiche, il paziente con sepsi prosegue il trattamento intensivo già iniziato in Pronto Soccorso.
Nella presente tesi, attraverso l'analisi dei pazienti con sepsi/sepsi severa/shock settico ricoverati dal Pronto Soccorso nella Terapia Sub-Intensiva della Medicina d'Urgenza, proverò a mettere in risalto le criticità e le aree migliorabili di una completa gestione del paziente settico nel Dipartimento di Emergenza.
Il medico di Pronto Soccorso si trova molto spesso a dover diagnosticare e gestire pazienti che presentano forme più o meno gravi di sepsi; la difficoltà maggiore sta nel fatto che la sepsi si presenta con sintomi talvolta sovrapposti a quelli di altre malattie e per questo non di rado viene scoperta in ritardo.
Negli ultimi anni, così come si è verificato per l'ictus e l'infarto miocardico, è stata riconosciuta l'importanza di una diagnosi precoce della sepsi per una altrettanto precoce terapia, documentando che il raggiungimento di precisi obiettivi emodinamici ne può influenzare positivamente la prognosi.
Una volta fatta la diagnosi e iniziato un trattamento aggressivo, il medico di Pronto Soccorso deve disporre il ricovero del paziente in un ambiente ad alta intensità di cura.
Oggi, accanto alle Terapie Intensive, il medico di Pronto Soccorso può contare, perlomeno negli ospedali più avanzati, sulle Terapie Sub-Intensive di Medicina d'Urgenza: qui, seguendo protocolli condivisi, basati sulle evidenze scientifiche, il paziente con sepsi prosegue il trattamento intensivo già iniziato in Pronto Soccorso.
Nella presente tesi, attraverso l'analisi dei pazienti con sepsi/sepsi severa/shock settico ricoverati dal Pronto Soccorso nella Terapia Sub-Intensiva della Medicina d'Urgenza, proverò a mettere in risalto le criticità e le aree migliorabili di una completa gestione del paziente settico nel Dipartimento di Emergenza.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
tesi.def...raggi.pdf | 796.06 Kb |
Contatta l’autore |