Tesi etd-05042024-115423 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ALLEGRA, ANDREA
URN
etd-05042024-115423
Titolo
Gabriel Marcel: l'etica-ontologica concreta, il coesse e la relazione con Dio
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Fabris, Adriano
Parole chiave
- Dio
- filosofia morale
- Gabriel Marcel
- God
- mistero
- mistery
- moral philosophy
- ontologia
- ontology
- pedagogia
- pedagogy
- relationships
- relazioni
- religion
- religione
Data inizio appello
05/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/07/2064
Riassunto
Under the light of a world more and more broken, in which technology, individualism, egocentrism, lack of relationships, distance, atheism, nihilism etc. are idolized, Gabriel Marcel’s philosophy is a dissonant voice that must be taken into account and presented to follow the path that leads to relationships, goodness, God, comparisons, love and friendship. In fact, Gabriel Marcel presents a concrete ontological ethics. This statement is, in itself, self-explanatory: it announces an ontology that does not present classical characteristics, formal methods or all-encompassing systems, but rather claims that dealing with the being requires an ethical act instead of a theoretical and formal one. Marcel refuses any kind of conceptualization of being: the being that we are, the being of reality, the being of the companion, the neighbor, the being of God. The relationship - the co-esse - is what Marcel writes for and fights for, establishing itself in love – with a Christian meaning - to defend it and reaffirm it loudly. In a time when values crumble , in a post-religious society of the death of the other, it is possible thanks also to Marcel's metaphysics to touch that side of humanity that will always be present in us. The concrete approach of Marcel's philosophy involves a constant reference to real life situations and, to support this, Marcel also uses theatrical works - his own or of others -, historical references and examples of concrete life, so it can happen the rediscovery of the deepest, most humble and human aspect through what Marcel defines "recovery reflection". In this way, it will also possible for him to rediscover the - vital - relationship that binds him to reality, to others and to God, and he will recognize, starting from the awareness of his finiteness and his creaturely being, his real dependence on God. God will be recognized as the fulcrum of relationships and existence, as the omnipresent Being with whom man can always relate and in whom he can always hope. The man that, from himself, develops the vision of the reality, will naturally understand what were defined by Marcel as the "concrete approaches to the mystery of being": charity, love, hope, fidelity, faith, testimony, attestation, etc.: the only way to live in Truth and Good.
Alla luce di un mondo sempre più in "frantumi", dove prendono il sopravvento: l'idolatria della tecnica, l'individualismo, l'egocentrismo, la mancanza di relazioni, la distanza, l'ateismo, il nichilismo ecc., la filosofia di Gabriel Marcel è una voce fuori dal coro, che proprio per questo deve essere riscoperta e presentata, per aiutarci a percorrere il cammino che conduce alla relazione, al bene, a Dio, ai confronti, all'amore, all'amicizia. La proposta di Gabriel Marcel è quella di un'etica-ontologica concreta, come scrivo già a partire dal titolo della tesi. Questa presa di posizione è già di per sé autoesplicativa: essa annuncia un'ontologia che non presenta caratteri classici, metodi formali o sistemi onnicomprensivi, bensì comprende che avere a che fare con l'essere non si traduce mai in un atto teoretico e formale ma etico. Marcel rifiuta ogni presa sull'essere: l'essere che noi siamo, l'essere della realtà, l'essere del compagno, del vicino, l'essere di Dio. La relazione - il coesse - è ciò per cui Marcel scrive e si batte, stabilendosi nella frontiera dell'amore - nel senso cristiano del termine - per difenderlo e riaffermarlo a gran voce. Nell'epoca dello sgretolamento dei valori - se non del loro dissolvimento assoluto -, della società post-religiosa della morte dell'altro, è possibile, grazie anche alla metafisica di Marcel, toccare quel lato di umanità che sarà sempre presente in noi. L'approccio concreto della filosofia marceliana prevede il riferimento costante a situazioni di vita vissuta e, a supporto di ciò, Marcel utilizza anche le opere teatrali - sue o di altri -, riferimenti storici ed esempi di vita concreta, affinché possa avvenire, nell'uomo che legge, attraverso quell'operazione che Marcel definisce "riflessione recuperatrice", la riscoperta del suo aspetto più profondo, umile e umano. In questo modo, gli sarà possibile riscoprire anche la relazione - vitale - che lo lega alla realtà, agli altri e a Dio, e riconoscerà, a partire dalla consapevolezza della sua finitezza e del suo essere creaturale, la sua reale dipendenza da Dio. Dio verrà riconosciuto come il fulcro delle relazioni e dell'esistenza, come l'Essere onnipresente con il quale l'uomo può sempre relazionarsi e nel quale può sempre sperare. L'uomo che, a partire da sé, maturerà la visione di tutta questa realtà, comprenderà naturalmente quelli che sono stati definiti da Marcel gli "approcci concreti al mistero dell'essere": carità, amore, speranza, fedeltà, fede, testimonianza, attestazione, ecc.: gli unici modi di vivere nella Verità e nel Bene.
Alla luce di un mondo sempre più in "frantumi", dove prendono il sopravvento: l'idolatria della tecnica, l'individualismo, l'egocentrismo, la mancanza di relazioni, la distanza, l'ateismo, il nichilismo ecc., la filosofia di Gabriel Marcel è una voce fuori dal coro, che proprio per questo deve essere riscoperta e presentata, per aiutarci a percorrere il cammino che conduce alla relazione, al bene, a Dio, ai confronti, all'amore, all'amicizia. La proposta di Gabriel Marcel è quella di un'etica-ontologica concreta, come scrivo già a partire dal titolo della tesi. Questa presa di posizione è già di per sé autoesplicativa: essa annuncia un'ontologia che non presenta caratteri classici, metodi formali o sistemi onnicomprensivi, bensì comprende che avere a che fare con l'essere non si traduce mai in un atto teoretico e formale ma etico. Marcel rifiuta ogni presa sull'essere: l'essere che noi siamo, l'essere della realtà, l'essere del compagno, del vicino, l'essere di Dio. La relazione - il coesse - è ciò per cui Marcel scrive e si batte, stabilendosi nella frontiera dell'amore - nel senso cristiano del termine - per difenderlo e riaffermarlo a gran voce. Nell'epoca dello sgretolamento dei valori - se non del loro dissolvimento assoluto -, della società post-religiosa della morte dell'altro, è possibile, grazie anche alla metafisica di Marcel, toccare quel lato di umanità che sarà sempre presente in noi. L'approccio concreto della filosofia marceliana prevede il riferimento costante a situazioni di vita vissuta e, a supporto di ciò, Marcel utilizza anche le opere teatrali - sue o di altri -, riferimenti storici ed esempi di vita concreta, affinché possa avvenire, nell'uomo che legge, attraverso quell'operazione che Marcel definisce "riflessione recuperatrice", la riscoperta del suo aspetto più profondo, umile e umano. In questo modo, gli sarà possibile riscoprire anche la relazione - vitale - che lo lega alla realtà, agli altri e a Dio, e riconoscerà, a partire dalla consapevolezza della sua finitezza e del suo essere creaturale, la sua reale dipendenza da Dio. Dio verrà riconosciuto come il fulcro delle relazioni e dell'esistenza, come l'Essere onnipresente con il quale l'uomo può sempre relazionarsi e nel quale può sempre sperare. L'uomo che, a partire da sé, maturerà la visione di tutta questa realtà, comprenderà naturalmente quelli che sono stati definiti da Marcel gli "approcci concreti al mistero dell'essere": carità, amore, speranza, fedeltà, fede, testimonianza, attestazione, ecc.: gli unici modi di vivere nella Verità e nel Bene.
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