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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05042023-184804


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LI CAUSI, ALESSANDRO
URN
etd-05042023-184804
Titolo
Termoablazione a microonde dell'epatocarcinoma: valutazione dell'efficacia a lungo termine
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Crocetti, Laura
correlatore Dott. Aquaro, Giovanni Donato
Parole chiave
  • lungo termine
  • LTP
  • efficacia
  • local tumor progression
  • radiologia interventistica
  • recidiva
  • microwave ablation
  • microonde
  • termoablazione
  • hepatocellular carcinoma
  • epatocarcinoma
Data inizio appello
23/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/05/2093
Riassunto
Il carcinoma epatocellulare (HCC) rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità correlate al cancro in tutto il mondo. Le metodiche di termoablazione costituiscono una parte fondamentale del moderno armamentario per il trattamento di questo tumore e uno dei maggiori progressi oncologici nel trattamento delle neoplasie epatiche degli ultimi anni. Nei pazienti con epatocarcinoma in stadio BCLC molto precoce e precoce (BCLC 0 e A), la termoablazione è riconosciuta come trattamento potenzialmente curativo ed è inclusa nelle principali linee guida internazionali sia come terapia di prima linea che come importante alternativa alla resezione chirurgica.

La tecnologia ablativa si è evoluta rapidamente nel tempo, con sostanziali progressi tecnici e procedurali che ne hanno migliorato i risultati clinici e i profili di sicurezza. Sebbene l’ablazione a radiofrequenze (RFA) abbia appresentato negli ultimi decenni lo standard di cura in tutto il mondo, l’uso delle microonde (MWA) si è dimostrata non solo una valida alternativa alla RFA convenzionale, ma anche una modalità di trattamento teoricamente superiore per tumori di dimensioni.
Data la più recente introduzione e diffusione di questa tecnologia, sono ancora limitati i dati in letteratura che consentono una valutazione dell’efficacia e della sicurezza a lungo termine della MWA. Il ridotto periodo di osservazione e/o la limitata coorte di pazienti di diversi studi precedenti, non consentono una reale stima dei tassi di progressione tumorale locale (LTP) che rappresenta uno dei criteri più affidabili per la valutazione dell’efficacia procedurale. Inoltre, i fattori di rischio associati a LTP rimangono controversi e mancano studi che dimostrino in modo completo il loro impatto sul rischio di recidiva, soprattutto nel lungo periodo.

In questo contesto si colloca la presente analisi retrospettiva condotta presso l’Unità Operativa di Radiologia Interventistica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP). L’outcome primario di questo studio è valutare retrospettivamente gli esiti oncologici a lungo termine dopo termoablazione a microonde dell’epatocarcinoma di dimensione minore o uguale a 3 cm in termini di sicurezza ed efficacia. Lo scopo e quello di identificare l’incidenza di LTP dopo l’ablazione insieme ai fattori associati in modo da sviluppare eventuali metodi di previsione del rischio di recidiva e migliorare il tasso di successo procedurale.

Sulla base dei risultati ottenuti in questa ampia coorte di pazienti, la termoablazione a microonde dell’epatocarcinoma risulta essere sicura ed efficace anche nel lungo periodo. Le dimensioni tumorali e la vicinanza del nodulo ad un vaso sono fattori importanti che impattano sul rischio di LTP. Inoltre, l’efficacia tecnica sembra essere influenzata dall’esperienza dell’operatore e la sua padronanza con la procedura. Nel complesso, considerando la bassa incidenza e l’ampia possibilità di ritrattamento, il rischio di LTP associato a MWA risulta accettabile.

I risultati ottenuti rappresentano dei dati preliminari nell’ottica di una valutazione più ampia che prevede l’integrazione con variabili cliniche del paziente. Lo scopo futuro è quello di ottenere una panoramica completa di tutti i possibili fattori di rischio associati all’efficacia della procedura e valutare il ruolo di possibili terapie di combinazione o dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) con lo scopo di migliorare ulteriormente l’efficacia clinica del trattamento.
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