Tesi etd-05042023-145052 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GIROLAMI, NICOLA
URN
etd-05042023-145052
Titolo
Valutazione degli effetti di una miscela di probiotici nel contrastare la neurodegenerazione in un modello murino di malattia di Alzheimer.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Testai, Lara
relatore Prof.ssa Bernardini, Nunzia
correlatore Dott.ssa D'Antongiovanni, Vanessa
relatore Prof.ssa Bernardini, Nunzia
correlatore Dott.ssa D'Antongiovanni, Vanessa
Parole chiave
- Alzheimer
- Probiotici.
Data inizio appello
24/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/05/2093
Riassunto
La malattia di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo ed è la causa più comune di demenza. Questa patologia è caratterizzata da deficit cognitivi e funzionali a cui si associano anche cambiamenti comportamentali. I sintomi più comuni della MA riguardano la perdita di memoria, difficoltà nello svolgimento di azioni quotidiane, agitazione, ansia e depressione.
La MA è associata anche a disturbi gastrointestinali funzionali come la distensione addominale e la costipazione, i quali incidono negativamente sulla qualità della vita dei pazienti complicando la loro gestione.
Secondo studi recenti la modulazione del microbiota intestinale rappresenta un’interessante strategia terapeutica per rallentare il declino cognitivo e contrastare le disfunzioni intestinali associate alla MA.
La presente tesi si basa sulla valutazione degli effetti di una miscela di probiotici (MP) nel contrastare la neurodegenerazione e le disfunzioni intestinali in un modello murino di MA.
Per tale studio sono stati utilizzati:
- Topi SAMP8 (modello sperimentale di senescenza accelerata che sviluppa la patologia a partire da sei mesi di età) ai quali è stata somministrata una miscela di probiotici
- Topi SAMR1 utilizzati come controllo
Gli animali sono stati alimentati con mangime standard in commercio e acqua ad libitum e sono stati trattati con un mix di probiotici a partire dai 4 mesi di età per due mesi, fino a sei mesi.
Al termine dei trattamenti i topi sono stati sottoposti a test comportamentali (test di Morris), per la valutazione delle funzioni cognitive.
Gli animali SAMP8 trattati con Mix di probiotici (MP) hanno mostrato una diminuzione del tempo di latenza di fuga, a partire dal terzo giorno di test, rispetto ai SAMP8 trattati con Placebo.
Gli animali sono stati sacrificati e sono stati prelevati diversi tessuti e organi.
Il trattamento con MP ha ridotto significativamente i livelli di IL-1β nel colon degli animali SAMP8, rispetto agli animali SAMP8 non trattati.
I tessuti sono stati utilizzati anche per una reazione di immunofluorescenza GFAP a livello centrale. Al termine della reazione si è visto che i risultati mostrano che il MP ha contrastato l’astrogliosi reattiva nei topi SAMP8.
Dall’analisi quantitativa delle cellule della microglia marcate con Iba1 nella corteccia cerebrale e nella sostanza bianca sottocorticale sono emersi risultati che hanno confermato che il trattamento con MP riduce la microgliosi reattiva.
IN CONCLUSIONE, I risultati del presente progetto di ricerca mostrano che la modulazione del microbiota intestinale con una miscela costituita da vari ceppi batterici esercita effetti benefici nella MA, contrastando il deterioramento cognitivo, l’infiammazione a livello centrale e il deterioramento dell’integrità della barriera mucosale.
PERTANTO, l’assunzione di probiotici potrebbe rappresentare un utile approccio terapeutico da aggiungere alle terapie attuali per il trattamento della MA.
La MA è associata anche a disturbi gastrointestinali funzionali come la distensione addominale e la costipazione, i quali incidono negativamente sulla qualità della vita dei pazienti complicando la loro gestione.
Secondo studi recenti la modulazione del microbiota intestinale rappresenta un’interessante strategia terapeutica per rallentare il declino cognitivo e contrastare le disfunzioni intestinali associate alla MA.
La presente tesi si basa sulla valutazione degli effetti di una miscela di probiotici (MP) nel contrastare la neurodegenerazione e le disfunzioni intestinali in un modello murino di MA.
Per tale studio sono stati utilizzati:
- Topi SAMP8 (modello sperimentale di senescenza accelerata che sviluppa la patologia a partire da sei mesi di età) ai quali è stata somministrata una miscela di probiotici
- Topi SAMR1 utilizzati come controllo
Gli animali sono stati alimentati con mangime standard in commercio e acqua ad libitum e sono stati trattati con un mix di probiotici a partire dai 4 mesi di età per due mesi, fino a sei mesi.
Al termine dei trattamenti i topi sono stati sottoposti a test comportamentali (test di Morris), per la valutazione delle funzioni cognitive.
Gli animali SAMP8 trattati con Mix di probiotici (MP) hanno mostrato una diminuzione del tempo di latenza di fuga, a partire dal terzo giorno di test, rispetto ai SAMP8 trattati con Placebo.
Gli animali sono stati sacrificati e sono stati prelevati diversi tessuti e organi.
Il trattamento con MP ha ridotto significativamente i livelli di IL-1β nel colon degli animali SAMP8, rispetto agli animali SAMP8 non trattati.
I tessuti sono stati utilizzati anche per una reazione di immunofluorescenza GFAP a livello centrale. Al termine della reazione si è visto che i risultati mostrano che il MP ha contrastato l’astrogliosi reattiva nei topi SAMP8.
Dall’analisi quantitativa delle cellule della microglia marcate con Iba1 nella corteccia cerebrale e nella sostanza bianca sottocorticale sono emersi risultati che hanno confermato che il trattamento con MP riduce la microgliosi reattiva.
IN CONCLUSIONE, I risultati del presente progetto di ricerca mostrano che la modulazione del microbiota intestinale con una miscela costituita da vari ceppi batterici esercita effetti benefici nella MA, contrastando il deterioramento cognitivo, l’infiammazione a livello centrale e il deterioramento dell’integrità della barriera mucosale.
PERTANTO, l’assunzione di probiotici potrebbe rappresentare un utile approccio terapeutico da aggiungere alle terapie attuali per il trattamento della MA.
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