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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05042022-111535


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
VARRECCHIA, ANNAMARIA
URN
etd-05042022-111535
Titolo
Valutazione dell’interessamento polmonare in pazienti affetti da spondiloentesoartrite mediante studio ecografico del profilo pleurico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Mosca, Marta
Parole chiave
  • spondilite anchilosante
  • artrite psoriasica
  • spondiloartriti
  • spondiloentesoartriti
  • interstiziopatia polmonare
  • pleura
  • ecografia toracica
Data inizio appello
24/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/05/2092
Riassunto
Le Spondiloentesoartriti (SpA) rappresentano un importante gruppo di malattie reumatiche caratterizzate, oltre che dal classico impegno infiammatorio cronico articolare/periarticolare, anche da una serie di manifestazioni non muscolo-scheletriche, tra cui l’impegno polmonare. Nonostante tale coinvolgimento sia ben noto in varie malattie reumatiche a carattere sistemico, per le SpA i dati a disposizione sono attualmente pochi, anche se in aumento, a causa della mancanza di esami poco costosi ed invasivi, di facile realizzazione, per indagare un aspetto che, seppur raro, potrebbe essere rilevante nella gestione complessiva di tali pazienti. Ad eccezione della fibrosi del lobo superiore, la cui prevalenza presenta correlazione con la durata di malattia in pazienti affetti da Spondilite Anchilosante (AS), gli altri quadri di interessamento polmonare interstiziale sembrerebbero presentarsi anche in pazienti con diagnosi recente e a complicare lo studio vi è la discrepanza tra le alterazioni presenti all’imaging e la clinica dei pazienti, spesso muta.
La TC ad alta risoluzione (HRCT) rappresenta, ad oggi, il gold standard nella diagnosi di Interstiziopatia Polmonare (Intestitial Lung Disease; ILD), ma si tratta di un esame costoso che espone il paziente ad una dose notevole di radiazioni ionizzanti, ragioni che ne giustificano l’utilizzo solo in caso di sospetto clinico. In altre malattie reumatiche caratterizzate da elevato rischio di sviluppare ILD è stato esplorato il ruolo dell’ecografia toracica come esame di screening, con risultati incoraggianti sulla sua sensibilità e specificità, in rapporto proprio alla HRCT e agli esami spirometrici, arrivando ad avviare delle procedure di standardizzazione della metodica per patologie come la Sclerosi Sistemica.
L’obiettivo di questo studio è valutare, sulla base delle conoscenze già acquisite in altri campi, il possibile ruolo dell'ecografia toracica, in particolare attraverso lo studio del profilo pleurico, nella diagnosi di impegno polmonare interstiziale in pazienti affetti da SpA.
A questo scopo abbiamo dunque arruolato una popolazione di pazienti affetti da SpA composta in totale da 73 soggetti, di cui 27 con diagnosi di AS e 46 di Artrite Psoriasica (PsA) confrontati successivamente con 56 controlli sani. Tutti i soggetti arruolati, in seguito alla somministrazione di alcuni questionari per indagare eventuali sintomi respiratori e la qualità di vita, sono stati sottoposti ad esame obiettivo e ad esame ecografico polmonare, seguendo un protocollo standardizzato.
Dall'analisi dei risultati è emerso che la prevalenza di alterazioni suggestive di ILD, valutata con metodica ecografica, è significativamente superiore nel gruppo SpA rispetto al gruppo di controllo. In entrambi i gruppi è stata poi evidenziata una correlazione tra l'esposizione al fumo e la presenza di tali alterazioni, mentre non sono state evidenziate correlazioni significative tra attività di malattia, durata di malattia, tipo di terapia assunta (tra cui l'assunzione di Methotrexate) e la presenza di ILD.
Alla luce di tali risultati sarebbe utile estendere lo studio ad un campione più numeroso per confermare quanto osservato e, in tal caso, considerare l'interessamento polmonare come una delle manifestazioni possibili e frequenti anche nelle SpA. Rimane, inoltre, da capire quale sia la rilevanza clinica del dato ottenuto dal momento che i pazienti arruolati si presentavano asintomatici, in tal senso si potrebbe prendere in considerazione uno studio di follow-up.

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