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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05042021-091249


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ROBOTTI, MARZIA
URN
etd-05042021-091249
Titolo
Ricerca in saliva di biomarcatori miRNomici di tumore dell'ovaio
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott.ssa Angeloni, Debora
Parole chiave
  • biomarcatori
  • miRNA
  • saliva
  • tumore dell'ovaio
Data inizio appello
25/05/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/05/2091
Riassunto
Le ovaie, ghiandole con funzione riproduttiva ed endocrina, possono essere la sede di sviluppo di uno dei più letali tumori ginecologici: il carcinoma ovarico. Tale condizione, secondo le stime più recenti, colpisce una donna su 74 e, nella maggior parte dei casi, la rilevazione tardiva non consente un efficace piano terapeutico. Esistono diversi tipi di tumore ovarico, il più frequente in assoluto dei quali è il tumore dell’epitelio superficiale: costituisce il 90% delle neoplasie ovariche maligne. In base all’istologia, all’immunoistochimica ed alla genetica molecolare, sono stati attualmente identificati 5 sottotipi di carcinoma ovarico epiteliale: sieroso di alto grado; endometrioide; a cellule chiare; mucinoso e sieroso di basso grado.
I sintomi rilevati nelle pazienti sono sempre piuttosto aspecifici: dolori addominali, rigonfiamenti o sintomi gastrointestinali. Questo rende ancor più difficile implementare un programma di prevenzione con diagnosi precoce di carcinoma ovarico.
Ad oggi, solo alcuni marker tumorali sono stati considerati effettivamente utilizzabili: fra questi, la glicoproteina CA125, che però, per la sua bassa sensibilità e specificità, dev’essere associata ad altri biomarcatori proteici o ad altre tecniche diagnostiche.
Sempre maggiore attenzione è rivolta in campo oncologico ai miRNA, come possibili marcatori tumorali. Questi piccoli acidi nucleici, una volta esportati nel citoplasma, possono regolare l’espressione di mRNA bersaglio. È stato dimostrato inoltre, come i miRNA reprimano l’espressione d’importanti geni correlati al cancro e possano rivelarsi utili nella diagnosi e nel trattamento dei tumori. Molti di questi miRNA si trovano circolanti nei fluidi biologici e sono dunque, facili da testare: crescente attenzione è quindi indirizzata alla ricerca selettiva di miRNA nel sangue, nell’urina, nonché nella saliva.
Partendo dalle difficoltà riscontrate nel rilevare in anticipo la presenza di un carcinoma ovarico, nel presente studio, è stata analizzata l’espressione di miRNA nella saliva di donne sane, rispetto a donne affette da tumori ginecologici (ovaio e mammella). Ne è risultata un’espressione differenziale fra i vari gruppi oggetto di analisi, il che ha fatto ipotizzare l’opportunità di ricercare biomarcatori miRNomici, ai fini della diagnosi di tumore ovarico.
A monte del presente studio, è stata necessaria la messa a punto di un protocollo di estrazione di RNA da un fluido biologico diverso dal plasma, ossia la saliva. Una volta collaudata tale procedura di estrazione dei miRNA dalla saliva, è stata condotta un’analisi globale del profilo d’espressione dei miRNA su sei pools di saliva (due per ogni gruppo). Ciascuna coppia di pools ha rappresentato una condizione: donne sane, con tumore ovarico e con tumore al seno. Questa fase preliminare sul miRNoma è stata condotta con Microarray Affymetrix GeneChip 4.0.
I risultati del miRNoma hanno evidenziato la presenza di 98 non coding-RNA differenzialmente espressi in almeno una condizione. Confrontando in coppie le diverse condizioni, invece, è stata rilevata la presenza di: 39 RNA (miRNA, stem-loop, snoRNA, 5.8s RNA) differenzialmente espressi fra pools di tumore ovarico-controllo; 63 fra tumore ovarico-tumore mammella e infine 44 fra tumore mammella-controllo. Dunque, soffermandosi sui 39 RNA (di cui 25 miRNA) differenzialmente espressi nella condizione di tumore ovarico: 17 sono risultati sovra-regolati e 22 sotto-regolati.
Partendo da questa lista, l’attenzione è stata focalizzata sui seguenti miRNA sovraregolati: miR-A-3p, miR-B-3p, miR-C-5p e miR-D; e sul seguente miRNA sotto-regolato: miR-E-3p. Questi, oltre ad essere differenzialmente espressi, hanno dato elevati valori medi d’ibridazione e sono già noti in letteratura.
A questo punto, è stata messa in atto una procedura di validazione su campioni singoli di saliva, con l’obiettivo di verificare l’espressione differenziale dei miRNA precedentemente indicati. Per approfondire il valore predittivo di ciascuno dei cinque miRNA, sono state raccolte informazioni già note dalla letteratura riguardo al loro coinvolgimento in meccanismi molecolari correlati al tumore. Infine, confrontando le caratteristiche cliniche delle pazienti con i diversi valori di espressione genica dei miRNA, sarà possibile valutare se esistano eventuali correlazioni.
Per verificare la differente espressione dei cinque miRNA selezionati come possibili candidati biomarker è stata utilizzata la quantitative Real time PCR.
I risultati preliminari della Real time PCR tendono a confermare, con un grado maggiore di variabilità, quanto emerso dall’analisi del miRNoma, suggerendo che i cinque miRNA oggetto dello studio potrebbero rivelarsi dei buoni candidati biomarcatori.
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