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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05042017-103526


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BRIZI, MARIA GIUSEPPINA
URN
etd-05042017-103526
Titolo
Efficacia e sicurezza di Adalimumab in una coorte di pazienti con spondiloartrite assiale non radiografica
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
REUMATOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Galeazzi, Mauro
Parole chiave
  • progressione radiologica
  • risonanza magnetica
  • sacroileite
  • spondiloartriti
Data inizio appello
30/05/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La spondiloartrite assiale non radiografica (nr-axSpA) è una patologia caratterizzata principalmente da lombalgia a carattere infiammatorio e può essere accompagnata da artrite periferica e da manifestazioni oculari e/o intestinali. Spesso concomita la positività per l’allele HLA B27. La nr-axSpA rientra nel gruppo delle spondiloartriti (SpA), un insieme di patologie che condividono caratteristiche cliniche, radiologiche e genetiche comuni e di cui fanno parte la spondilite anchilosante, l’artrite psoriasica, l’artrite reattiva, l’enteroartrite e le spondiloartriti indifferenziate. L’ASAS (Assessment of SpondyloArthritis International Society) ha recentemente proposto e validato nuovi criteri di classificazione per le SpA assiali e periferiche in base ai quali l’utilizzo della risonanza magnetica si aggiunge alla radiologia convenzionale per l’identificazione precoce dei segni infiammatori a livello delle articolazioni sacroiliache. I pazienti con nr-axSpA hanno segni e sintomi simili a quelli della spondilite anchilosante, ma non sono ancora evidenziabili i danni strutturali alla radiologia convenzionale. I farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) rappresentano la terapia di prima linea, mentre i DMARDs (disease modifying anti-rheumatic drugs) tradizionali risultano inefficaci. I farmaci anti-TNF sono, invece, approvati nei pazienti non responsivi ai FANS.
Lo scopo principale del lavoro è stato quello di valutare il profilo di efficacia e sicurezza a lungo termine dell’anticorpo monoclonale anti-TNFα Adalimumab (ADA) in una coorte monocentrica di pazienti affetti da nr-axSpA; gli obiettivi secondari sono stati quello di identificare eventuali fattori predittivi di risposta alla terapia e di valutare la progressione radiologica. Gli indici di valutazione clinica includevano l’Ankylosing spondylitis Disease Activity Score (ASDAS), il Bath Ankylosing Spondylitis Disease Activity Index (BASDAI) ed il Bath Ankylosing Spondylitis Functional Index (BASFI) ed erano somministrati al basale e a 6, 12 e 24 mesi dall’inizio della terapia. La risonanza magnetica delle articolazioni sacroiliache e la radiografia del rachide erano eseguite al basale ed in occasione delle successive rivalutazioni. Abbiamo valutato una coorte di 37 pazienti (12 maschi, 25 femmine; età media 49±14 anni; durata di malattia 6,3±5,8 anni) con nr-axSpA in fase attiva nonostante il trattamento con FANS da almeno 3 mesi; ADA era somministrato s.c. al dosaggio di 40 mg ogni due settimane per un periodo di 24 mesi. Da un punto di vista clinico, la percentuale dei pazienti con un miglioramento di almeno il 50% del BASDAI a 6, 12 e 24 mesi era del 51.3%, 70.3%, e 76.8%, rispettivamente. Da un punto di vista strumentale, era segnalata una tendenza al miglioramento degli score radiologici (modified Stoke Ankylosing Spondylitis Spine Score e Spondyloarthritis Research Consortium of Canada). Non erano identificati fattori predittivo di risposta alla terapia. Tutti i pazienti terminavano lo studio e non venivano segnalati eventi avversi. In conclusione, ADA si è dimostrato efficace nel controllare l’attività di malattia e nell’evitare la progressione radiografica nel lungo termine, con un ottimo profilo di sicurezza e tollerabilità.
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