Tesi etd-05042014-233202 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARGHINI, SAMUELE
Indirizzo email
sam.barghini@gmail.com
URN
etd-05042014-233202
Titolo
Il diritto all'istruzione tra Stato e mercato
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Passalacqua, Michela
Parole chiave
- finanziamento
- istruzione
- mercato
- quasi-market
- scuola paritaria privata
- scuola pubblica
- servizio pubblico
Data inizio appello
26/05/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il diritto all’istruzione può intendersi come un fine, ma anche costituire uno strumento, a disposizione di ciascun individuo, attraverso cui arrivare a maturare una riflessione che lo porti ad una presa di coscienza circa i propri diritti e le proprie responsabilità, così come può svolgere un’azione efficace nella promozione della comprensione e dell'integrazione tra diversi punti di vista.
Si prendono in esame le disposizioni costituzionali che direttamente riguardano questo fondamentale diritto (ossia, gli artt. 33 e 34 Cost.), cercando di coglierne il reale significato, sia come diritto di promozione individuale sia come diritto avente rilevanza sociale, con particolare riguardo all’istruzione inferiore, gratuita e obbligatoria.
Viene poi dedicata attenzione alla diversa prospettiva dei rapporti di tale diritto con la nozione di servizio pubblico e con la libertà di iniziativa economica, cercando di vedere, in sostanza, se l’istruzione possa considerarsi alla stregua di un servizio erogabile da soggetti operanti nel settore privato, come fosse un bene della vita da “affidare” pertanto ai meccanismi concorrenziali della domanda e della offerta.
Sarà questa anche l'occasione per affrontare un discorso sull'applicazione in ambito scolastico (realizzatasi nell'esperienza inglese dalla fine degli anni Ottanta) del modello del c.d. quasi-mercato e sulla problematica del finanziamento pubblico alle scuole non statali, eterno terreno di forte scontro politico e culturale nel nostro Paese, come dimostrato di recente dalla vicenda del referendum consultivo di Bologna del maggio 2013 sulla destinazione delle risorse pubbliche alle locali scuole dell'infanzia paritarie private.
Si prendono in esame le disposizioni costituzionali che direttamente riguardano questo fondamentale diritto (ossia, gli artt. 33 e 34 Cost.), cercando di coglierne il reale significato, sia come diritto di promozione individuale sia come diritto avente rilevanza sociale, con particolare riguardo all’istruzione inferiore, gratuita e obbligatoria.
Viene poi dedicata attenzione alla diversa prospettiva dei rapporti di tale diritto con la nozione di servizio pubblico e con la libertà di iniziativa economica, cercando di vedere, in sostanza, se l’istruzione possa considerarsi alla stregua di un servizio erogabile da soggetti operanti nel settore privato, come fosse un bene della vita da “affidare” pertanto ai meccanismi concorrenziali della domanda e della offerta.
Sarà questa anche l'occasione per affrontare un discorso sull'applicazione in ambito scolastico (realizzatasi nell'esperienza inglese dalla fine degli anni Ottanta) del modello del c.d. quasi-mercato e sulla problematica del finanziamento pubblico alle scuole non statali, eterno terreno di forte scontro politico e culturale nel nostro Paese, come dimostrato di recente dalla vicenda del referendum consultivo di Bologna del maggio 2013 sulla destinazione delle risorse pubbliche alle locali scuole dell'infanzia paritarie private.
File
Nome file | Dimensione |
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Capitolo_2.pdf | 917.22 Kb |
Capitolo_3.pdf | 827.40 Kb |
Conclusi...iblio.pdf | 281.82 Kb |
Frontesp..._tesi.pdf | 87.87 Kb |
Indice.i...tolo1.pdf | 885.37 Kb |
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