Tesi etd-05042014-172246 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CENSOPLANO, PAOLO
URN
etd-05042014-172246
Titolo
Le fonti dell'obbligo di garanzia alla prova del contatto sociale
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. De Francesco, Giovannangelo
Parole chiave
- contatto sociale
- posizione di garanzia
- reato omissivo improprio
Data inizio appello
26/05/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro affronta le problematiche inerenti alle fonti dell'obbligo di garanzia ex art. 40, 2° c., c.p.,
con particolare riguardo alla figura del "contatto sociale", ritenuta fonte idonea a fondare obblighi di impedire l'evento dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 25527/2007. A tal proposito, l'analisi si soffermerà su alcune delle fonti più discusse in materia (in particolare, la c.d. assunzione volontaria), nonché sulla figura dell'obbligazione da "contatto sociale". Al termine della disamina verranno proposte alcune conclusioni più generali con riguardo a due punti principali. In primo luogo, esse saranno volte a verificare la fondatezza, la legittimità o, comunque, l'opportunità di ricorrere a quelli che i civilisti chiamano "quasi-contratti" (diversi, peraltro, da quelli tipizzati dal legislatore civile, come invece la gestione di affari) per risolvere casi problematici come quello che la Corte ha dovuto affrontare. In secondo luogo, poi, allargando ancor più il campo, si proporranno alcune riflessioni circa il difficile bilanciamento di istanze formali e sostanziali a fronte della molteplicità dei casi prospettabili all'interprete che si trovi a dover applicare l'articolo 40, 2° comma, c.p. Si accennerà, infine, al progetto di riforma del c.p. redatto dalla Commissione Grosso, il quale fornirà spunti interessanti proprio sugli argomenti trattati.
con particolare riguardo alla figura del "contatto sociale", ritenuta fonte idonea a fondare obblighi di impedire l'evento dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 25527/2007. A tal proposito, l'analisi si soffermerà su alcune delle fonti più discusse in materia (in particolare, la c.d. assunzione volontaria), nonché sulla figura dell'obbligazione da "contatto sociale". Al termine della disamina verranno proposte alcune conclusioni più generali con riguardo a due punti principali. In primo luogo, esse saranno volte a verificare la fondatezza, la legittimità o, comunque, l'opportunità di ricorrere a quelli che i civilisti chiamano "quasi-contratti" (diversi, peraltro, da quelli tipizzati dal legislatore civile, come invece la gestione di affari) per risolvere casi problematici come quello che la Corte ha dovuto affrontare. In secondo luogo, poi, allargando ancor più il campo, si proporranno alcune riflessioni circa il difficile bilanciamento di istanze formali e sostanziali a fronte della molteplicità dei casi prospettabili all'interprete che si trovi a dover applicare l'articolo 40, 2° comma, c.p. Si accennerà, infine, al progetto di riforma del c.p. redatto dalla Commissione Grosso, il quale fornirà spunti interessanti proprio sugli argomenti trattati.
File
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