Ruolo della chinasi GRK2 nella desensitizzazione del recettore GPR17
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
correlatore Dott.ssa Daniele, Simona relatore Prof.ssa Trincavelli, Maria Letizia
Parole chiave
desensitizzazione
GPR17
GRK2
Data inizio appello
06/06/2012
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
06/06/2052
Riassunto
La scopo di questa tesi è stato quello di studiare il ruolo della GRK, in particolare della GRK2, nei processi di desensitizzazione del GPR17. Questo GPCR è un recettore dualistico, che risponde a due classi di molecole: ai ligandi uridinici (quali UDP, UDP-glucosio) e ai cisteinil leucotrieni (LTC4, LTD4, LTE4), con una affinità nell’ordine del micromolare e nanomolare, rispettivamente. In condizioni patologiche, quali ischemia cerebrale e lesioni al midollo spinale, sono stati osservati profondi cambiamenti nel profilo di espressione spazio-temporale di questo recettore a partire dal sito della lesione: il GPR17 funziona infatti come “sensore” attivato dal danno, inducendo, nelle prime fasi, la morte cellulare nel core della lesione, e promuovendo, in tempi successivi, processi riparativi e di ripresa della funzione tissutale. Studi recenti dimostrano che l'espressione del GPR17 aumenta durante il differenziamento degli OPC a pre-oligodendrociti, e si riduce successivamente durante la transizione a cellule mature, producenti mielina; a stadi avanzati di differenziamento sembra essere necessaria una drastica diminuzione dell’espressione del recettore GPR17 affinchè le cellule possano completare la maturazione. Sulla base di questi dati è stato presupposto che, affinchè si completi la maturazione dei pre-oligodendrociti, questo GPCR debba andare incontro a fenomeni di desensitizzazione (ovvero perdita della funzionalità in seguito a stimolazione prolungata del recettore), internalizzazione e down-regulation.
La desensitizzazione di un GPCR implica, in genere, la fosforilazione del recettore su residui amminoacidici conservati, come serina e treonina, ad opera di chinasi specifiche, (dette GRK) e la conseguente internalizzazione del complesso recettore-ligando. Questo processo va ad aumentare l’affinità del recettore per una proteina citoplasmatica, denominata ß-arrestina, che, una volta legatasi al recettore fosforilato, ne permette l’internalizzazione.
Tra le diverse GRK, il ruolo centrale della GRK2 in molti pathway cellulari, suggerisce che l’alterata espressione di questa proteina e/o la sua attività possano avere importanti effetti sulle vie di segnale intracellulari.