Tesi etd-05042011-120153 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
CRISTOFARO, MARIO
URN
etd-05042011-120153
Titolo
Cardioprotezione anti-ischemica di Naringenina e flavonoidi correlati:
potenziale coinvolgimento dei canali del potassio mitocondriali di tipo BK
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
correlatore Dott.ssa Testai, Lara
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
Parole chiave
- canali del potassio
- ischemia-riperfusione
- mitocondrio
Data inizio appello
08/06/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/06/2051
Riassunto
La presenza di particolari canali al potassio nei mitocondri conferisce a quest’organulo un ruolo importante nelle malattie cardio-vascolari e negli attacchi ischemici. L’apoptosi delle cellule del miocardio, in seguito ad ischemia-riperfusione, è dovuta fondamentalmente a un massivo ingresso di calcio all’interno del mitocondrio. Questa elevata concentrazione porta nella fase di riperfusione all’attivazione di alcuni pori localizzati a livello della membrana mitocondriale, gli mPTP. L’apertura di questi pori è inibita da 2 canali al potassio mitocondriali: i KATP e i BK. Durante la fase ischemica, infatti, l’attivazione di questi canali, attraverso la depolarizzazione della membrana mitocondriale, determinerebbe un ridotto sovraccarico di Ca2+ nella matrice del mitocondrio; questo abbassamento di concentrazione, a sua volta, preverrebbe al momento della riperfusione la sostenuta apertura dei mPTP, inducendo cardioprotezione. In questi ultimi anni, si sono intensificati gli studi riguardanti la sintesi e la scoperta di sostanze in grado di aprire i canali BK. Sostanze di origine naturali attivatrici di questi canali sono i flavonoidi. Sulla base di questi dati, lo scopo dei questo lavoro di tesi è stato valutare se alcuni flavonoidi selezionati fossero in grado di indurre cardioprotezione. Tra i flavonoidi testati abbiamo osservato, su cuori di ratto sottoposti ad ischemia-riperfusione secondo il modello sperimentale di Langendorff, una attivazione anti-ischemica da parte del 5-idrossiflavanone e del 5-metossiflavanone (tra i monosostituiti) mentre tra quelli che portano più sostituenti idrossilici sull’anello fenilico la protezione maggiore è stata data da Apigenina, Crisina e Naringenina.
La Naringenina, un flavonoide tra i più attivi, è stato selezionato al fine di accertare la possibile correlazione tra l’effetto cardioprotettivo ed il reale coinvolgimento dei canali espressi a livello mitocondriale. A tale scopo sono stati condotti due tipi di esperimenti su mitocondri cardiaci isolati. Un primo set di esperimenti, condotti misurando il potenziale di membrana e utilizzando inibitori selettivi per i mito-BK, ha accertato che la Naringenina apre selettivamente questi canali al potassio mitocondriali. Un secondo tipo di esperimenti, condotti sempre sui mitocondri cardiaci, ha dimostrato che questo flavone, attivando i mito-BK, causa un significativo calo nell’uptake di calcio da parte del mitocondrio, inducendo quindi cardioprotezione. Questi risultati indicano che questo può essere realmente un meccanismo rilevante negli effetti protettivi contro gli insulti da ischemia-riperfusione. Associata agli altri effetti, questa attivazione può essere vista come un ulteriore meccanismo d’azione che contribuisce significativamente al meccanismo globale di cardioprotezione posseduto da queste sostanze di origine naturale.
La Naringenina, un flavonoide tra i più attivi, è stato selezionato al fine di accertare la possibile correlazione tra l’effetto cardioprotettivo ed il reale coinvolgimento dei canali espressi a livello mitocondriale. A tale scopo sono stati condotti due tipi di esperimenti su mitocondri cardiaci isolati. Un primo set di esperimenti, condotti misurando il potenziale di membrana e utilizzando inibitori selettivi per i mito-BK, ha accertato che la Naringenina apre selettivamente questi canali al potassio mitocondriali. Un secondo tipo di esperimenti, condotti sempre sui mitocondri cardiaci, ha dimostrato che questo flavone, attivando i mito-BK, causa un significativo calo nell’uptake di calcio da parte del mitocondrio, inducendo quindi cardioprotezione. Questi risultati indicano che questo può essere realmente un meccanismo rilevante negli effetti protettivi contro gli insulti da ischemia-riperfusione. Associata agli altri effetti, questa attivazione può essere vista come un ulteriore meccanismo d’azione che contribuisce significativamente al meccanismo globale di cardioprotezione posseduto da queste sostanze di origine naturale.
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