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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05032024-181215


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GURRIERI, ELISABETTA
URN
etd-05032024-181215
Titolo
Il fenomeno delle baby gang in Italia tra repressione e rieducazione
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Borghini, Andrea
Parole chiave
  • baby gang
  • devianza
  • disagio
Data inizio appello
20/05/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/05/2094
Riassunto
Il presente lavoro di tesi è incentrato sullo studio delle baby gang e sulle relative risposte istituzionali.
Il primo capitolo dell’elaborato affronta il tema del disagio giovanile e adolescenziale delineando i suoi elementi e aspetti centrali. In particolare, viene introdotta una descrizione della fase adolescenziale della vita dell’essere umano e viene analizzato il concetto di disagio giovanile fornendo una classificazione delle sue tipologie e dei comportamenti che ne derivano. Viene spiegata, inoltre, la strutturazione del disagio tramite i suoi elementi chiave e i principali fattori di rischio. Infine, si illustrano le sue manifestazioni, estrapolate dal sito ufficiale dell’Associazione Italiana contro la Diffusione del Disagio giovanile e si espone l’analisi di alcuni aspetti del disagio giovanile contemporaneo secondo gli esperti che hanno contribuito alla stesura del report “Il disagio giovanile oggi”, pubblicato nel 2022 a cura del Consiglio Nazionale dei Giovani.
Il secondo capitolo spiega la relazione e la distinzione tra i concetti di disagio, disadattamento, emarginazione e marginalità e tra disagio, devianza e delinquenza. Grazie al testo di Franco Prina dal titolo “Devianza e criminalità. Concetti, metodi di ricerca, cause, politiche”, vengono approfonditi: il concetto di devianza; le categorie dei comportamenti devianti; e le forme della criminalità specificando diverse tipologie di reati da un punto di vista sociologico. Infine, il capitolo restituisce attraverso le teorie delle subculture delle spiegazioni e interpretazioni sociologiche di forme di devianza specifiche come la devianza collettiva delle bande, la violenza giovanile e i reati espressivi.
Il terzo capitolo affronta il fenomeno delle gang giovanili. Viene spiegato l’uso dei termini più frequenti, come ‘gang’, ‘banda’ e ‘baby gang’ tramite il testo di Franco Prina intitolato “Gang giovanili. Perché nascono, chi ne fa parte, come intervenire”. Si espongono: un’illustrazione storica del fenomeno e diverse tipologie di definizioni; diversi criteri di classificazione delle bande; e alcune interpretazioni sociologiche del fenomeno e dei relativi comportamenti. Infine, viene fornita una mappatura del fenomeno italiano delle gang giovanili grazie ad un articolo di Transcrime, centro di ricerca interuniversitario sulla criminalità transnazionale, in collaborazione con la Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia.
Il quarto capitolo illustra gli eventi accaduti nel Comune di Caivano e si analizzano gli aspetti salienti del Decreto Caivano, nonché decreto-legge 123/23 dal titolo "Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale”, convertito in legge 159/23. Viene riportata la posizione di Antigone, fortemente contraria al decreto-legge in questione e ai suoi effetti e viene illustrato il punto di vista qualificato del professore Gerardo Pastore dell’Università di Pisa, che attraverso lo strumento dell’intervista individuale ha espresso le sue opinioni e posizioni in merito al disagio giovanile e al Decreto Caivano. L’intervista svolta è rilevante per la riflessione che ne emerge e che ruota attorno al lavoro di tesi nel suo complesso, ovvero quale sia la migliore risposta istituzionale difronte ai fenomeni trattati tra educare e socializzare o reprimere e punire.

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