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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05032023-155513


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SIMONETTI, MARCO
URN
etd-05032023-155513
Titolo
Il contratto di giuoco dalla disciplina del Code Napoléon alla elaborazione della Scuola dell'Esegesi
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Galligani, Chiara
Parole chiave
  • bet
  • Napoleonic Code
  • Exegesis school
  • giuoco
  • scommessa
  • Codice napoleonico
  • scuola dell'esegesi
  • game
Data inizio appello
22/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/05/2026
Riassunto
Il presente lavoro nasce dall’interesse e dalla curiosità che i negozi aleatori hanno sempre suscitato in me, durante il percorso di studi. L’alea, elemento presente in tutte le relazioni umane, fin dagli albori della società, ha ricevuto nel mondo giuridico dei trattamenti che si sono evoluti e che, al giurista, risultano spesso contraddittori.
La scienza giuridica, infatti, figlia delle culture che si sono susseguite nel corso dei secoli, è stata spesso condizionata da aspetti metagiuridici, morali, religiosi, che hanno dato luogo a “interminabili discussioni” sul fenomeno ludico.
L’interesse verso il fenomeno aleatorio permane nella società attuale, in cui rivestono un ruolo sempre più preminente, anche sul piano economico, istituti dal carattere squisitamente aleatorio; si pensi all’importanza dei contratti di assicurazione o la rilevanza dei contratti di borsa, solo per citare alcuni di questi istituti. Non meno interesse suscita l’ulteriore materia, spesso presente nelle cronache quotidiane, dei giochi e scommesse pubblici: fenomeni come il superenalotto, il totocalcio e le scommesse sportive appaiono sempre più presenti nella quotidianità di milioni di persone, fino a divenire addirittura, in certi sventurati casi, fonte di disagio e patologie.
Alla luce di tutto ciò, con questo lavoro, si è cercato di analizzare l’evoluzione giuridica degli istituti del giuoco e della scommessa, partendo da una sommaria ricostruzione storica, che prende le mosse dalle epoche del diritto romano e medioevale, in cui la pratica diffusa dei giuochi di abilità e l’esaltazione delle abilità fisiche, si fondono spesso con il timore circa le conseguenze dell’azzardo e la preoccupazione dei governanti di limitare e disincentivare i fenomeni aleatori.
Si è cercato successivamente di addentrarsi nel lavoro di alcuni studiosi di diritto moderno, che hanno plasmato questi istituti, per poi analizzare le novità introdotte dalla codificazione napoleonica – con cui giuoco e scommessa furono finalmente e con chiarezza, elevati al rango di istituti giuridici - ed infine, le elaborazioni che la Scuola dell’Esegesi francese fece in questa materia.
In chiusura, infine, verrà dato uno sguardo ai riflessi delle novità francesi sul territorio peninsulare italiano, che seppero trovare nuova vitalità grazie all’opera dei legislatori preunitari, i quali, in alcuni casi, non si limitarono a recepire la “nuova” normativa, ma seppero aggiungere elementi, anche sulla scorta delle esperienze giurisprudenziali pregresse.
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