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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05032018-101942


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MATTEUZZI, BENEDETTA
URN
etd-05032018-101942
Titolo
L’opposizione a forme di potere autoritarie nelle pièce 'La storia del comunismo raccontata ai malati di mente' di Matei Vişniec e 'La Prigione' di Kenneth Brown
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa David, Emilia
correlatore Prof.ssa Marinai, Eva
Parole chiave
  • Alienazione
  • Comunismo
  • Dittatura
  • Marines
  • Oppressione
  • pièce
  • Stati Uniti
  • Teatro 'postdrammatico'
Data inizio appello
28/05/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel seguente lavoro di tesi sarà svolta un’analisi approfondita su due pièce, scritte e rappresentate nella seconda metà del XX secolo, seguendo i dettami del nuovo teatro 'postdrammatico': La storia del comunismo raccontata ai malati di mente, a opera del noto drammaturgo e giornalista Matei Vişniec, e La Prigione, redatta come testimonianza personale da un ex membro del Corpo dei Marines, Kenneth Brown, e messa in scena dalla Compagnia del Living Theatre.
Seppur appartenenti a due sfere di influenza politica differenti, come l’URSS della dittatura stalinista e gli Stati Uniti, entrambi i contesti rappresentati esprimono, allo stesso modo, il disagio provato da chi vive in un clima di costante oppressione e privazione di ogni libertà. Le realtà che figurano nelle due pièce, una clinica psichiatrica nel primo caso e una prigione militare nel secondo, infatti, sebbene siano apparentemente dissimili, possiedono un importante elemento comune: l’alienazione che affligge chi vi è prigioniero. In entrambi i casi tuttavia, sono presenti alcune figure importanti che agiscono al fine di ribellarsi al sistema coercitivo a cui sono sottoposte e, soprattutto, di modificarlo.
Le due opere costituiscono, dunque, una risposta, o meglio una reazione, da parte degli intellettuali agli orientamenti delle rispettive istituzioni, nel complesso periodo della ‘Guerra fredda’. In questo, all’impianto dittatoriale della realtà sovietica si oppone la democrazia statunitense, con i propri punti di forza e le svariate debolezze le quali vengono rappresentate, in toto, da un’assidua lotta contro il comunismo, che caratterizzerà tali anni e che vedrà la propria realizzazione nel triste fenomeno del Maccartismo.
Pertanto, ai fini dell’analisi drammaturgica, sarà necessario principiare tale lavoro con una breve descrizione del periodo storico della ‘Guerra fredda’, affinché sia possibile comprenderne i meccanismi e gli eventi principali. Sarà importante, successivamente, focalizzarsi sulla realtà culturale e sulle reazioni degli intellettuali alle imposizioni del regime sovietico, in particolare nel contesto romeno, in cui lo stesso Vişniec ha rivestito un ruolo attivo; e alle dure prese di posizione del governo americano contro il comunismo.
L’interpretazione delle pièce, infine, sarà preceduta da una breve introduzione al teatro 'postrammatico', nei cui dettami entrambe affondano le radici e, soprattutto, dalla descrizione della semiotica teatrale. Essa richiede una certa attenzione, in quanto si tratta di una scienza che, di per sé, è volta a studiare la produzione di significato nella società e che, nell’ambito drammaturgico, tende a focalizzarsi sul messaggio dell’opera, ovvero su ciò che essa intende comunicare al pubblico.
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