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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05032017-154343


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CREA, ANGELA MARIA ANTONIA
URN
etd-05032017-154343
Titolo
ASSOCIAZIONE TRA CARCINOMA DIFFERENZIATO DELLA TIROIDE E TIROIDITE AUTOIMMUNE
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Antonelli, Alessandro
Parole chiave
  • tiroidite di Hashimoto.
  • tiroidite autoimmune
  • carcinomi della tiroide
  • Carcinoma differenziato della tiroide
Data inizio appello
23/05/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il carcinoma differenziato della tiroide (DTC) costituisce la quota predominante delle neoplasie maligne tiroidee. Negli ultimi decenni è stato registrato un notevole incremento dell’incidenza, non accompagnato da aumento della mortalità. Parallelamente, una simile tendenza epidemiologica è stata osservata per la tiroidite autoimmune (o tiroidite di Hashimoto, HT), il principale fenotipo delle patologie autoimmuni tiroidee.
La coesistenza di carcinoma differenziato della tiroide e tiroidite autoimmune è riportata in letteratura con variabile frequenza. Sebbene, negli anni, il volume di evidenze a favore di una correlazione tra le due patologie sia cresciuto, tuttora l’associazione non risulta confermata in maniera univoca e la natura del legame rimane incerta, prestandosi a differenti interpretazioni.
La tiroidite autoimmune potrebbe configurarsi come evento secondario all’insorgenza della neoplasia, in quanto espressione della reazione del sistema immunitario alle cellule neoplastiche, o come fattore di rischio per lo sviluppo del tumore.
In particolare, le ipotesi più accreditate per giustificare la maggiore incidenza di DTC nei pazienti con HT prendono in considerazione: la condizione di persistente attivazione del SI e dunque il potenziale tumorale dei mediatori del processo infiammatorio, la stimolazione cronica da parte del TSH sui tireociti ed, infine, il possibile effetto cancerogeno diretto o indiretto degli autoanticorpi tiroidei.
Numerosi, inoltre, sono gli studi molecolari che hanno individuato elementi comuni a DTC e HT (RET, CXCL10, BRAF, COX2) quali probabili anelli di congiunzione tra le due patologie.
Lo scopo del presente lavoro di tesi è stato valutare la relazione tra carcinoma differenziato della tiroide e tiroidite autoimmune in una coorte di pazienti sottoposti a tiroidectomia totale per neoplasia confermata istologicamente (DTC), rispetto ad un gruppo di controllo di pazienti tiroidectomizzati per patologia benigna (gozzo multinodulare, GMN).
Lo studio è stato condotto raccogliendo i dati anamnestici, ematochimici (ormonali ed anticorpali) ed anatomopatologici di 452 pazienti inviati all’intervento chirurgico e suddivisi nei gruppi CA (carcinoma, DTC) e GMN in base ai reperti istologici post-intervento.
È emersa una maggiore prevalenza della patologia neoplastica e del gozzo multinodulare nel sesso femminile, in accordo con i dati epidemiologici presenti in letteratura.
L’età alla diagnosi dei soggetti affetti da carcinoma si è rivelata più bassa rispetto a quella dei soggetti con GMN e l’istotipo più frequentemente riscontrato è stato il carcinoma Papillare, come atteso.
È stata evidenziata un’associazione tra carcinoma ed autoimmunità, risultando maggiore la prevalenza della positività anticorpale per gli anticorpi anti-tireoglobulina e anti-tireoperossidasi (AbTg e AbTPO), o per almeno uno dei due anticorpi, nei pazienti con DTC (Chi Square P-value: 0,0211) rispetto ai controlli con GMN.
Esaminando singolarmente gli anticorpi, è stata confermata la correlazione tra DTC e autoimmunità tiroidea, più evidente per gli AbTg che per gli AbTPO (Chi Square P-value: 0,0056 vs Chi Square P-value: 0,0174).
È stata riscontrata, inoltre, una maggiore prevalenza del DTC rispetto al GMN in presenza di TSH elevato (Chi Square P-value: 0,0105), a sostegno del ruolo di fattore di rischio ipotizzato per l’ormone.
Infine la regressione logistica multivariata tra istologia, età, AbTg e TSH, ha individuato minore età, positività degli AbTg e TSH elevato quali fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di DTC, confermando alcuni lavori presenti in letteratura.
Risulta, pertanto, fondamentale un attento monitoraggio dei pazienti con tiroidite autoimmune, considerando il ruolo non marginale probabilmente rivestito dall’autoimmunità nella cancerogenesi.
Sarebbe interessante, in futuro, studiare la correlazione tra reperti ecografici suggestivi di autoimmunità e neoplasia, ricercare la prevalenza delle patologie autoimmuni sistemiche nei pazienti con DTC e valutare l’incidenza di recidiva e metastasi a distanza nei pazienti con carcinoma associato ad autoimmunità tiroidea.

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