Tesi etd-05032016-094717 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MALLI, GAETANO
URN
etd-05032016-094717
Titolo
Nivasio Dolcemare: un "Maskara'" al servizio della Rivoluzione
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Relatori
relatore Prof. Curti, Luca
Parole chiave
- Civismo
- Memoria
- narrativa italiana
- Savinio
- Surrealismo
Data inizio appello
23/05/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Mediante un ampio anche se circoscritto studio dell'opera di Alberto Savinio, la mia ricerca si propone la realizzazione di un oggetto critico atto a definire il capitale ruolo dell'infanzia all'interno della narrativa dello scrittore ateniese. All'infanzia Savinio infatti dedica due romanzi, diversi racconti, vari saggi e opere pittoriche, e non certo con intenti memorialistici, poiché il confronto con l'immaginario infantile costituisce uno dei pignoni della sua poetica.
Messo di fronte ai vividi ricordi della propria memoria (che è poi la Memoria stessa dell'uomo, la Memoria collettiva dell'umanità), Savinio si specchia infatti in Nivasio, ritorna nella Grecia meravigliosa della propria fanciullezza, ritorna bambino per combattere e rimanere se stesso, per non soccombere al conformismo, all'apatia del tritacarne borghese, alle regole di una società che opprime l'infanzia - il "pericolo rosa" - per la sua essenza sregolata e anarchica, perché nel bambino non si sono sedimentate le leggi che egli è dunque in grado di superare.
Anche se la guerra dei piccoli contro i grandi verrà sempre persa a ogni generazione, questo combattimento deve avvenire; l'unico gesto di valore per Savinio/Nivasio è tentare la resistenza.
Messo di fronte ai vividi ricordi della propria memoria (che è poi la Memoria stessa dell'uomo, la Memoria collettiva dell'umanità), Savinio si specchia infatti in Nivasio, ritorna nella Grecia meravigliosa della propria fanciullezza, ritorna bambino per combattere e rimanere se stesso, per non soccombere al conformismo, all'apatia del tritacarne borghese, alle regole di una società che opprime l'infanzia - il "pericolo rosa" - per la sua essenza sregolata e anarchica, perché nel bambino non si sono sedimentate le leggi che egli è dunque in grado di superare.
Anche se la guerra dei piccoli contro i grandi verrà sempre persa a ogni generazione, questo combattimento deve avvenire; l'unico gesto di valore per Savinio/Nivasio è tentare la resistenza.
File
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CAPITOLO_PRIMO.pdf | 382.39 Kb |
CAPITOLO_SECONDO.pdf | 562.43 Kb |
Capitolo_Terzo.pdf | 665.25 Kb |
Epitaffio.pdf | 188.91 Kb |
Indice.pdf | 91.99 Kb |
Nota_int...ttiva.pdf | 284.71 Kb |
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