logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05032011-104210


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VALLARELLI, LUCA
URN
etd-05032011-104210
Titolo
Un profilo del nuovo Iraq
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Vernassa, Maurizio
Parole chiave
  • casa130
Data inizio appello
23/05/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo della tesi è lo studio della questione irachena al fine di individuare e valutare non solo l’impatto dell’invasione americana in Iraq nel 2003, ma anche di mettere in evidenza come la fine di uno degli ultimi regimi del nazionalismo panarabo, che aveva come figura di Saddam Hussein e la politica del Partito Baath, abbia dato vita ad un lento e lungo processo di creazione di una democrazia in Iraq.
Questo elaborato di tesi è composto da cinque capitoli, distinti ma complementari. Nei primi due capitoli si cerca di analizzare gli anni a partire dal 1952 fino all’attentato terroristico dell’11 settembre 2001. Nel 1979, Saddam Hussein andò al potere e le sue mire espansionistiche misero in serio pericolo la stabilità in Medio Oriente. Le due guerre con l’Iran e il Kuwait fecero comprendere ai paesi occidentali che sarebbe stato necessario intervenire. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per limitare il potere di Saddam e creare i presupposti per la pace in medio oriente, emanò diverse Risoluzioni restrittive che però non impedirono al dittatore di minacciare la tranquillità nella zona.
Gli altri tre capitoli si concentrano invece su come l’attentato terroristico dell’11 settembre cambiò il modo di pensare e di agire dell’Amministrazione americana e di come il Presidente Bush decretò la fine della deterrenza e del contenimento per affrontare con “un intervento preventivo” la guerra al terrorismo. Washington indicò il governo di Baghdad come l’obiettivo principale da annichilire, per evitare che il Rais potesse elargire finanziamenti alle organizzazioni terroristiche internazionali e vendere le sue armi di distruzione di massa.
Se dopo un breve conflitto militare si è facilmente raggiunto l’obiettivo di rovesciare il regime dittatoriale, con cui la minoranza sunnita aveva governato il paese per tre decadi, il vuoto di potere istituzionale creatosi, fece precipitare il paese verso la guerra civile e accentuò le rimostranze etnico-confessionali tra curdi, sciti e sunniti, motivo questo di stallo nell’avvio del processo democratico che iniziò a consolidarsi a partire dalle elezioni del 2005. Ancora oggi, purtroppo, gli interessi economici tra arabi e curdi minano fortemente la creazione di un Iraq unito, nonostante le recenti elezioni del marzo 2010 abbiano messo in evidenza una più ampia collaborazione tra le diverse etnie.
File