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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05032009-173054


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VEZZONI, SIMONE
URN
etd-05032009-173054
Titolo
Dicchi e skarn di Campiglia Marittima: assetto geometrico, processi geochimici e cronologia relativa
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
Relatore Prof. Rocchi, Sergio
Parole chiave
  • mineralizzazioni
  • dicchi
  • skarn
  • Campiglia Marittima
  • Colline Metallifere
Data inizio appello
22/05/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/05/2049
Riassunto
La formazione degli skarn e le loro relazioni con rocce magmatiche rappresentano un argomento di primario interesse geologico in quanto a queste rocce sono spesso associati i principali giacimenti minerari per l’estrazione di Cu, Fe, Pb, Zn, Ag, Sn e Mo. In questo quadro, il presente lavoro di tesi ha lo scopo di contribuire alla conoscenza del chimismo e dei processi di messa in posto delle rocce magmatiche di Campiglia Marittima e degli skarn associati a queste manifestazioni.
L’area oggetto di studio è situata nella parte occidentale della regione delle Colline Metallifere (Toscana meridionale) nei pressi di Campiglia Marittima. In questa zona affiorano, oltre a un plutone felsico, dicchi ignei porfirici associati a skarn e mineralizzazioni a solfuri, coltivate a partire dall’epoca etrusca e, in maniera più o meno continua, fino al 1976 per l’estrazione di Cu, Fe, Pb, Zn e Ag.
L’assetto geometrico e strutturale dei corpi ignei e di skarn è estremamente variabile nello spazio, per cui la ricostruzione si è basata su un rilevamento geologico di dettaglio sia in superficie che in alcuni dei livelli ancora accessibili del complesso minerario del Temperino. Inoltre, i dati del rilevamento sono stati integrati con dati cartografici di superficie, con dati planimetrico-cartografici di sottosuolo e con log di perforazioni provenienti da archivi geologico-minerari. E’ stato così possibile ricostruire un modello “tridimensionale” dei corpi geologici investigati, che tenesse conto anche delle variazioni geometriche di questi corpi in profondità.
In parallelo alla raccolta di questi dati geologici, sono state effettuate analisi petrografiche (microscopia ottica e SEM-EDS), mineralogiche (SEM-EDS e XRD) e geochimiche-isotopiche (XRF, ICP-MS e TIMS). Questo ulteriore set di dati ha fornito vincoli fondamentali per la comprensione del contributo e dell’origine dei fluidi metasomatizzanti di origine profonda e delle relazioni geochimiche tra composizione dei magmi, formazione degli skarn e alterazione idrotermale delle rocce ignee.
L’integrazione dei dati geometrico-strutturali, geochimici e di cronologia relativa dei corpi ignei e degli skarn di Campiglia Marittima ha permesso di risolvere le relazioni esistenti fra questi oggetti geologici, portando alla formulazione di un nuovo modello geometrico-temporale-geochimico.
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