logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05022023-180838


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CAMPANELLA, ERIKA
URN
etd-05022023-180838
Titolo
I Charter-parties e la prassi contrattuale marittima
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Montesano, Anna
Parole chiave
  • charterparty
  • contratti di utilizzazione della nave
  • voyage-charter
  • time-charter
  • covid-19
  • diritto della navigazione
  • charterer
  • disponent owner
  • clausole
Data inizio appello
22/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/05/2093
Riassunto
L’elaborato analizza la prassi contrattuale in ambito marittimo.
In particolare l’attenzione sarà focalizzata nei Charter-parties, contratti di utilizzazione della nave di origine anglosassone e utilizzati a livello internazionale.
Si partirà dalla definizione di charterparty e si prenderà al vaglio la distinzione tra voyage charter e time charter.
Verranno trattati gli aspetti storici di questo tipo contrattuale partendo dal codice sumero sino all’elaborazione da parte del diritto romano dell’istituto della locatio-conductio, per giungere in epoca classica in cui si assiste alla tripartizione dell’unitario istituto della locatio-conductio in: locatio rei, locatio operis e locatio operarum.
L’analisi proseguirà con la qualificazione della natura giuridica di tali contratti e il confronto con i contratti di utilizzazione della nave previsti nella disciplina italiana dal Codice della Navigazione che vengono suddivisi in contratto di locazione, contratto di noleggio e contratto di trasporto.
Nel terzo capitolo si procederà alla disamina delle clausole presenti nei formulari, si tratta di contratti-tipo elaborati dalle associazioni di categoria in base al tipo di merce da caricare o al tipo di viaggio da effettuare, tali clausole daranno vita, poi, al contratto di Charterparty.
Si esaminerà, quindi, la costruzione di un formulario mediante l’utilizzo di clausole che disciplinano i rapporti tra le due parti contrattuali, il disponent owner e il charterer.
In particolare si tratterà della clausola sulla determinazione della nave, sui termini e sul luogo di presentazione della nave stessa; la clausola dell’employment e la colpa commerciale; la clausola sulla ripartizione delle spese che ricomprendono spese come il nolo differenziandolo tra voyage charter e time charter, le spese di caricazione, le stallie e controstallie; la clausola sulla responsabilità per avaria o perdita del carico; la indemnity clause; i liens e la cesser clause; le clausole sui limiti geografici di traffico e le clausole di guerra.
Il quarto capitola tratterà degli effetti della pandemia di Covid-19 su i charter-parties, si esaminerà come le parti contrattuali e, in special modo, le compagnie di navigazione abbiano affrontato l’evento pandemico che, dai primi mesi del 2020, ha influenzato le sorti dei traffici commerciali e quali strategie hanno adottato per far fronte alle restrizioni e lockdown presenti, quasi, in ogni parte del mondo.
In particolare si procederà all’analisi di due arbitrati di Londra: il London Arbitration 4/22 e il London Arbitration 6/22.
Verrà trattata la clausola di forza maggiore e la sua non applicabilità ai casi di specie.
Successivamente si esamineranno le clausole predisposte in relazione al Covid-19, come le clausole Infectous or Contagious Diseases Clause 2022 per time-charter e voyage-charter elaborate dal BIMCO o la Covid-19 (‘Coronavirus’) Clause elaborata da Intertanko ed altre.
Si farà un confronto tra la clausola Infectous or Contagious Diseases Clause elaborata nel 2015 per fronteggiare l’epidemia di ebola e la sua non applicabilità, se non temporanea, alla pandemia Covid-19.
Inoltre, si procederà all’analisi comparativa tra le diverse peculiarità delle clausole create per fronteggiare la pandemia di Covid-19.
In conclusione si farà un’analisi su cosa aspettarci dal futuro e quali ulteriori sfide dovrà affrontare il trasporto marittimo, obiettivo principale sarà la costruzione di una logistica marittima resiliente.
File