Tesi etd-05022016-122034 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SCOZZARO, MARIA TIZIANA
URN
etd-05022016-122034
Titolo
IL RUOLO DI CD36 NELL'ATEROSCLEROSI
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof. Natali, Andrea
Parole chiave
- aterosclerosi
- CD36
- diabete
Data inizio appello
23/05/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/05/2086
Riassunto
Introduzione:
Il CD36 è un recettore di membrana appartenente alla classe B dei recettori “scavenger” che lega le lipoproteine LDL ossidate, ed è espresso su molti tipi cellulari, tra cui i monociti.
La sua espressione sulla membrana dei monociti circolanti è stata messa in relazione con la presenza di aterosclerosi in pazienti con diabete di tipo 2.
Scopo e metodiche:
Lo scopo della tesi è quello di valutare l’impatto indipendente di diabete, malattie cardiovascolari e severità dell’aterosclerosi sull’espressione del CD36 sulla membrana dei monociti e sulla capacità di risposta pro-infiammatoria dei monociti in seguito a stimolo con LDL nella loro forma nativa ed ossidata.
Il progetto si avvale di pazienti diabetici, con e senza malattia cardiovascolare, e non diabetici, con e senza malattia cardiovascolare, che fanno parte del progetto europeo “SUMMIT” e che sono stati ampiamente studiati sotto il profilo clinico, biochimico e vascolare.
I monociti isolati a fresco dal plasma sono a) incubati con anticorpi anti-CD14 ed anti-CD36 per la determinazione di CD36 tramite citofluorimetria, b) messi in coltura e cimentati con LDL native e Cu++-ossidate per la misurazione nel sovranatante della produzione di citochine e chemochine pro-infiammatorie quali IL-6, Tnf-α e MCP-1.
Risultati previsti:
I nostri dati preliminari indicano che l’espressione di CD36 nei monociti circolanti non è influenzata dalla presenza di diabete, di malattia cardiovascolare e né dal grado di severità di aterosclerosi dei soggetti studiati. L’analisi delle determinazioni sui sovranatanti è tutt’ora in corso.
Il CD36 è un recettore di membrana appartenente alla classe B dei recettori “scavenger” che lega le lipoproteine LDL ossidate, ed è espresso su molti tipi cellulari, tra cui i monociti.
La sua espressione sulla membrana dei monociti circolanti è stata messa in relazione con la presenza di aterosclerosi in pazienti con diabete di tipo 2.
Scopo e metodiche:
Lo scopo della tesi è quello di valutare l’impatto indipendente di diabete, malattie cardiovascolari e severità dell’aterosclerosi sull’espressione del CD36 sulla membrana dei monociti e sulla capacità di risposta pro-infiammatoria dei monociti in seguito a stimolo con LDL nella loro forma nativa ed ossidata.
Il progetto si avvale di pazienti diabetici, con e senza malattia cardiovascolare, e non diabetici, con e senza malattia cardiovascolare, che fanno parte del progetto europeo “SUMMIT” e che sono stati ampiamente studiati sotto il profilo clinico, biochimico e vascolare.
I monociti isolati a fresco dal plasma sono a) incubati con anticorpi anti-CD14 ed anti-CD36 per la determinazione di CD36 tramite citofluorimetria, b) messi in coltura e cimentati con LDL native e Cu++-ossidate per la misurazione nel sovranatante della produzione di citochine e chemochine pro-infiammatorie quali IL-6, Tnf-α e MCP-1.
Risultati previsti:
I nostri dati preliminari indicano che l’espressione di CD36 nei monociti circolanti non è influenzata dalla presenza di diabete, di malattia cardiovascolare e né dal grado di severità di aterosclerosi dei soggetti studiati. L’analisi delle determinazioni sui sovranatanti è tutt’ora in corso.
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