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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05022015-104743


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
MARCONCINI, RICCARDO
URN
etd-05022015-104743
Titolo
Confronto tra analoghi della somatostatina nel trattamento dei tumori neuroendocrini
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ONCOLOGIA MEDICA
Relatori
relatore Prof. Falcone, Alfredo
Parole chiave
  • tumori neuroendocrini
  • analoghi della somatostatina
Data inizio appello
19/05/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
I tumori neuroendocrini sono in grado di esprimere i recettori per la somatostatina i quali vengono legati dalla somatostatina o dai suoi analoghi sintetici.
I recettori della somatostatina (SSTRs) si dividono in cinque sottotipi: SSTR1-5 i quali vengono espressi diversamente nelle varie tipologie di NET. La somatostatina nativa e i suoi analoghi sintetici (SSA) mostrano differente affinità per i 5 specifici recettori della somatostatina.
Nel tempo si è accumulata evidenza di una attività antitumorale degli SSA, in particolare Octreotide LAR e Lanereotide Autogel. L’attività antiproliferativa degli SSA sembra essere mediata da meccanismo diretto di legame con i recettori SSRs, in merito ai quali Octreotide e Lanreotide presentano diverso profilo di affinità, e un meccanismo di azione indiretto, coinvolgente l’immunomodulazione e attività antiangiogenica, il cui peso nell’azione specifica di Octreotide e Lanreotide è ancora oggetto di studio.
Lo studio prospettico PROMID randomizzato doppio cieco controllato con placebo ha investigato l’effetto antitumorale di Octreotide LAR nei pazienti affetti da NET ben differenziato derivante dal midgut dimostrando un vantaggio in TTP rispetto al placebo con una TTP mediana per Octrotide LAR di 14,3 mesi rispetto ai 6 mesi del gruppo trattato con placebo.
Lo studio CLARINET randomizzato verso placebo ha indagato l’effetto antitumorale di Lanreotide nei NET ben e moderatamente differenziati di origine sia pancreatica che gastrointestinale e Lanreotide autogel dimostrava di prolungare significativamente la PFS (18 vs 6 mesi).
Ad oggi non esiste in letteratura uno studio che confronti direttamente questi due differenti SSA. Sebbene simili i due farmaci presentano differenze nella struttura e nella affinità per i differenti recettori SSRs ed I due principali studi che hanno indagato la loro attività antitumorale presentavano differenze nella tipologia di pazienti utilizzata come campione di studio in merito a grading, sede del tumore primitivo status recettoriale espresso all’octreoscan.
Nella prima parte della presente tesi, presentiamo uno studio retrospettivo volto a valutare la casistica di 130 pazienti affetti da NET localmente avanzato non resecabile o metastatico trattati in prima linea o con Octreotide LAR o Lanreotide Autogel presso il reparto di Oncologia Medica di Pisa al fine di individuare uguaglianza o differenza di efficacia tra i due trattamenti, dare una suggestione ai quesiti non ancora risolti emersi dagli studi prospettici randomizzati (attività di Octreotide in NET pancreatici, attività di Octreotide LAR per NET con ki67>2%, ruolo della caratterizzazione Octreoscan a fini predittivi di risposta al trattamento con analoghi) e quindi identificare possibili fattori predittivi di risposta al trattamento con gli SSA.
Nella seconda parte, illustriamo uno studio retrospettivo condotto su un gruppo di 27 pazienti che, alla progressione dopo prima linea con SSA, sono stati sottoposti ad una seconda linea di trattamento con l’analogo della somatostatina non utilizzato in prima linea (o Lanreotide Autogel o Octreotide LAR). Scopo di questa analisi è dimostrare che l’utilizzo in sequenza di differenti SSA può risultare una strategia terapeutica efficace, probabilmente in virtù della differenze tra i due SSA riguardo ad affinità per SSRs e meccanismo di azione indiretto, e quindi meritevole di ulteriori indagini.
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